LETTERA DEL SUBCOMANDANTE MARCOS AI PARLAMENTARI DEL CONGRESSO DEL MESSICO
a cura di Ines Venturi

  Ad ogni Parlamentare del Congresso. Scrivo a nome di tutti gli uomini, tutte le donne, i bambini e gli anziani dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN)

Come tutti voi sapete il giorno 25 febbraio di quest’anno una delegazione Zapatista partirà per Città del Mexico con lo scopo d’incontrare il Congresso ed esporre i pregi dell’iniziativa definita “Ley Cocopa” (legge per la Concordia e la Pacificazione). Questa legge raccoglie nella sua sostanza gli accordi tra il governo e  l’EZLN stipulati nel primo incontro di San Andres. Il suo contenuto è la miglior proposta per il riconoscimento costituzionale dei diritti e la cultura delle popolazioni indigene. Passando per dodici Stati della federazione messicana la marcia per il riconoscimento dei popoli indigeni e dei suoi diritti non è più una marcia dell’EZLN ma è la marcia di tutta la popolazione indigena, di tutte le persone oneste che nel nostro Paese e nel resto del mondo lottano e chiedono la fine di una realtà ingiusta e terribile: l’emarginazione di questa gente e della loro cultura. Sapendo che i legislatori rispondono agli interessi della nazione messicana vogliamo invitarli a marciare con noi, sommando la loro presenza alla nostra dalla partenza, o durante il percorso che già si conosce da tempo. Questa presenza non servirà soltanto a garantire il rispetto della Legge per il Dialogo, la Conciliazione e la Pace Degna in Chiapas o verificare in loco l’appoggio popolare alla marcia ma servirà ad essere protagonisti. Il Potere Legislativo della Nazione non deve rimanere spettatore passivo di questo momento storico così importante per il destino del nostro Paese. E’ per questo che invitiamo tutti i legislatori, aldilà della loro appartenenza politica, a partecipare con noi. La lotta per i diritti e il rispetto delle culture indigene è superiore ad ogni interesse di partito: è una lotta di tutti i messicani onesti e di tutti gli uomini di buona volontà.

Facciamo un invito speciale ai legislatori della Commissione di Concordia e Pacificazione (COCOPA) affinché partecipino alla marcia, anche a titolo personale, senza interferire nel loro lavoro dentro la commissione.  
Dalle montagne del Sudeste Mexicano Per il Comite Clandestino Revolucionario Indigena-Comandancia General Del Esercito Zapatista de Liberacion Nacional
Subcomandante Insurgente Marcos    
                                                          Mexico, Febbraio del 2001

 

Il saluto di Marcela Rodrìguez Valdivieso, prigioniera politica cilena e, gravemente malata, ricoverata presso l’Hospital de Infecciosos  “Lucio Còrdova”, alle donne italiane e ad ogni combattente inviato a DP.

Care compagne e care amiche,
dal mio luogo di reclusione vi invio un forte abbraccio e un saluto fraterno in occasione della giornata internazionale delle donne.
In questo 8 marzo saluto tutte le donne che lottano per i loro diritti, le operaie e le lavoratrici precarie umiliate e sfruttate per l’abuso dei padroni, le donne del popolo che soffrono l’angoscia di dover sopravvivere quotidianamente con il misero stipendio dei propri compagni, le artiste e le professioniste, le studentesse con il futuro incerto, le bambine senza infanzia e le donne coraggiose della comunità Mapuche, degne eredi di Fresia, Tegualda e Guacolda, in lotta per riprendere le loro secolari terre e che subiscono l’odio e il razzismo del conquistatore “bianco”, che con superbia ed arroganza le represse e le discriminò. Saluto anche le madri, le mogli e le figlie che continuano a chiedere con insistenza dove sono i “desaparecidos”, cercando la verità, la giustizia e la giusta punizione per i colpevoli. Saluto le donne combattenti e rivoluzionarie che lottano per una società migliore e per questo motivo sono arrestate, torturate e imprigionate. Ma, soprattutto, il mio più profondo e sincero omaggio alle donne che hanno lottato contro una crudele e sanguinaria dittatura militare e che hanno dato la propria vita per realizzare il sogno di una società libera, giusta e solidaria. Perché i diritti, particolarmente quelli delle donne, continuano ad essere violati in tutto il mondo.  

Con allegria e coraggio vi dico: avanti compagne! La lotta continua!
Marcela.