LETTERA DEL
SUBCOMANDANTE MARCOS AI PARLAMENTARI DEL CONGRESSO DEL MESSICO
a cura di Ines Venturi
Come tutti voi sapete il
giorno 25 febbraio di quest’anno una delegazione Zapatista partirà per Città
del Mexico con lo scopo d’incontrare il Congresso ed esporre i pregi
dell’iniziativa definita “Ley Cocopa” (legge per la Concordia e la
Pacificazione). Questa legge raccoglie nella sua sostanza gli accordi tra il
governo e l’EZLN stipulati nel
primo incontro di San Andres. Il suo contenuto è la miglior proposta per il
riconoscimento costituzionale dei diritti e la cultura delle popolazioni
indigene.
Facciamo un invito speciale
ai legislatori della Commissione di Concordia e Pacificazione (COCOPA) affinché
partecipino alla marcia, anche a titolo personale, senza interferire nel loro
lavoro dentro la commissione.
Dalle
montagne del Sudeste Mexicano
Per il Comite Clandestino Revolucionario Indigena-Comandancia General
Del Esercito Zapatista de Liberacion Nacional
Subcomandante Insurgente Marcos
Il
saluto di Marcela Rodrìguez Valdivieso, prigioniera politica cilena e,
gravemente malata, ricoverata presso l’Hospital de Infecciosos
“Lucio Còrdova”, alle donne italiane e ad ogni combattente inviato a
DP.
Care compagne e care amiche,
dal mio luogo di reclusione vi invio un forte abbraccio e un saluto fraterno in
occasione della giornata internazionale delle donne. In questo 8 marzo
saluto tutte le donne che lottano per i loro diritti, le operaie e le
lavoratrici precarie umiliate e sfruttate per l’abuso dei padroni, le donne
del popolo che soffrono l’angoscia di dover sopravvivere quotidianamente con
il misero stipendio dei propri compagni, le artiste e le professioniste, le
studentesse con il futuro incerto, le bambine senza infanzia e le donne
coraggiose della comunità Mapuche, degne eredi di Fresia, Tegualda e Guacolda,
in lotta per riprendere le loro secolari terre e che subiscono l’odio e il
razzismo del conquistatore “bianco”, che con superbia ed arroganza le
represse e le discriminò. Saluto anche le madri, le mogli e le figlie
che continuano a chiedere con insistenza dove sono i “desaparecidos”,
cercando la verità, la giustizia e la giusta punizione per i colpevoli. Saluto
le donne combattenti e rivoluzionarie che lottano per una società migliore e
per questo motivo sono arrestate, torturate e imprigionate. Ma,
soprattutto, il mio più profondo e sincero omaggio alle donne che hanno lottato
contro una crudele e sanguinaria dittatura militare e che hanno dato la propria
vita per realizzare il sogno di una società libera, giusta e solidaria. Perché
i diritti, particolarmente quelli delle donne, continuano ad essere violati in
tutto il mondo.
Con
allegria e coraggio vi dico: avanti compagne! La lotta continua!
Marcela.