appello pubblicato su "il manifesto" del 26 gennaio 2001
PER UNA POSIZIONE ELETTORALE AUTONOMA DEL PRC CONTRO OGNI ACCORDO CON IL CENTROSINISTRA

Noi sottoscritti militanti e simpatizzanti chiediamo al Partito della Rifondazione Comunista di: abbandonare ogni forma di desistenza mascherata o non-belligeranza in favore del centrosinistra; assumere con determinazione la rappresentanza politica delle fasce più deboli e la responsabilità di un programma contro la globalizzazione dell'economia liberista; porsi alla guida di un programma alternativo a quello, sostanzialmente indifferenziato, dei due poli; perseguire questi obiettivi presentandosi autonomamente nelle prossime elezioni candidando Fausto Bertinotti come premier. Invitiamo gli elettori ad esprimersi con urgenza.

L'appello è già sottoscritto da 99 militanti PRC (sia della maggioranza che della minoranza congressuale) e simpatizzanti di Torino, Padova, Milano, Ancona, Roma, Palermo, Napoli, Livorno, Pavia, Latina, Siracusa, Bologna, Savona, Cosenza, Rimini, Venezia, Siena, Prato, Arezzo, Cagliari, Pistoia, Perugia, Vicenza.

ADESIONI, INFO, AGGIORNAMENTI merira@iol.it

ALCUNI COMMENTI DEI FIRMATARI:

“Dobbiamo essere coerenti con le nostre idee e ascoltare i compagni quando parlano e propongono”

“Aderisco all'appello antidesistenza e contro qualsiasi tipo di alleanza elettorale con il centrosinistra, sia a livello locale che nazionale. Il centrosinistra è uno schieramento che va rotto anziché sostenuto o rinforzato, e in quest'ottica il nostro partito deve garantirsi la massima autonomia politica per gettare le basi per una ricostituzione di un fronte unito della sinistra aliena da logiche liberiste o neoliberiste.”

 “Sono completamente d'accordo sul vostro appello e lo sottoscrivo. Pensavo solo che ci vorrebbe una figura di spicco diversa da quella di partito che è Bertinotti, e che potrebbe coinvolgere nella cosa anche non iscritti a Rifondazione come me. Pensavo a Dario Fo. Altro che sindaco di Milano. Comunque va bene così”

“E' assolutamente necessario che PRC corra da solo alle prossime elezioni”

“Cari compagni, volentieri aderisco all'appello pubblicato. Credo sia tempo di prendere le distanze da un ceto politico squalificato ed intercambiabile che fa della corsa al centro la ragione della propria autoconservazione. Il papalino Rutelli e il questurino Fassino (ricordate gli inviti alla delazione di qualche anno fa, a proposito del cosiddetto “triangolo della morte”?) non differiscono in nulla dai loro omologhi polisti. Invio in allegato un documento a proposito dei prigionieri politici italiani che il circolo nel quale milito fece proprio all'ultimo congresso del PRC, e che presentò al congresso della Federazione di Siena: Diliberto, poi capo dei secondini, dopo la scissione dei comunisti della NATO, lo dichiarò irricevibile”

“Aderisco all'appello perché il PRC sia più credibile e diventi motore di una riaggregazione delle organizzazioni di classe; i due poli sono d'accordo su tutto: dalla guerra alla flessibilità!”

“Consideriamo i due poli privi di sostanziali differenze: la guerra l'hanno fatta insieme, si contendono il primato della fermezza sull'immigrazione, fanno a chi garantisce maggior flessibilità e minor conflitto per le imprese: non ci sembra il caso di non belligerare!”

“Cari compagni come non aderire al vs. appello. Mai con chi ha distrutto sindacato, lavoro fisso e l'ideale della sinistra come la intendevano mio nonno morto in montagna a combattere i fascisti e mio padre che prendeva le bastonate dai celerini negli anni caldi per difendere i suoi diritti in fabbrica”

“Battiamoci perché non ci sia nessun accordo con i sostenitori della guerra della NATO, con gli affossatori dello stato sociale, con i neoliberisti del centrosinistra. Perché il PRC diventi la speranza di tutti gli umili e gli antagonisti"

“Sottoscrivo l'appello contro gli accordi elettorali con il centrosinistra. Il mio pensiero va alle popolazioni della Yugoslavia, alla condizione infame di vita costretti anche per causa nostra (del nostro governo di “centrosinistra”). Potremmo soprassedere su tante cose, non possiamo accettare nessun accordo con questa gente. Tutti sapevano, da d'Alema in giù cosa avrebbe prodotto questa guerra d'aggressione!!!!”