In questi giorni si sta tentando di creare in Venezuela (e lo diciamo senza esagerazioni), ripercorrendo una strategia subdola e sotterranea come avvenne per il Cile di Unidad Popular, una situazione destabilizzante e golpista. Identici gli attori ed uguale il desiderio di uccidere ogni democrazia nel cortile di casa degli Stati Uniti d’America. La nostra solidarietà al popolo libero del Venezuela e al suo presidente. La nostra adesione alla “rivoluzione bolivariana”. Ospitiamo, in questo spazio un piccolo articolo per chiedere libertà per Grenada, per non dimenticare, per ragionare e riflettere.

 

GRENADA: L’OPPRESSIONE NASCOSTA
di Marco Quagliaroli.

 

Grenada, piccola isola caraibica di 150.000 abitanti, giunse all’indipendenza nel 1974, dopo oltre tre secoli di dominazione, prima francese e poi britannica, che portarono allo sterminio della popolazione indigena. Il primo governo indipendente fu guidato dal laburista Eric Gairy: fantoccio dichiarato degli Stati Uniti: la miseria divenne di massa e superò le stesse drammatiche condizioni di vita dell’epoca coloniale. Nel 1979 il leader comunista Maurice Bishop, segretario del Movimento per l’Educazione, il Benessere e la Liberazione di Grenada, guidò un’insurrezione popolare che ebbe come risultato di avviare, vincendo, una transizione non facile verso il socialismo sperimentando anche strade nuove. Dal 1979 al 1983 si ridusse drasticamente l’analfabetismo e si debellarono diverse malattie grazie anche alla presenza di insegnanti e medici cubani presenti sull’isola come volontari. Fu avviata la riforma agraria e garantiti i diritti civili prima ignorati come l’assistenza sanitaria gratuita. L’isola, inoltre, smise di essere un crocevia del mercato della droga. Le forze armate USA invasero Grenada con il pretesto che minacciava la loro libertà (intanto continua l’embargo a Cuba, si strangolano le economie di Argentina e Brasile, si propone il Plan Colombia per dominarla e il Plan Panama per soffocare ogni antagonismo in Chiapas, si sollecita un golpe in Venezuela e si arrestano i dirigenti comunisti in Cile: sono solo alcuni esempi mentre si bombarda l’Afghanistan e l’Iraq (e non certo per fermare terroristi e pazzi al potere) con idea di farlo in Somalia e nelle Filippine e si stringe d’assedio economico con governi compiacenti l’Europa in tutti i suoi punti cardinali e decine di paesi africani e asiatici; continua l’aggressione in Palestina e al popolo curdo e ancora ecc. ecc.). Probabilmente gli USA temevano che Cuba diventasse un esempio: Bishop fu assassinato, il governo rovesciato manu militari e alcuni operai cubani che stavano lavorando alla costruzione dell’aeroporto della capitale S. Gorge persero la vita. Un nuovo fantoccio, Herbert Blaize, divenne capo di stato. Tutte le riforme e le conquiste sociali del breve periodo socialista furono smantellate ed attualmente droga, disoccupazione, miseria, malattie sono realtà quotidiana per il popolo di Grenada. Il terrorismo ha mille volti! I democratici, i nemici del terrore e di politiche aggressive e violente, i comunisti, si sono riorganizzati nel Movimento Patriottico Bishop e chi lotta per la libertà e l’indipendenza nazionale si chiama partigiano. Ora un ricordo: i nazisti chiamavano banditi e terroristi i protagonisti della Resistenza d’Italia e d’Europa. Abbiamo il dovere di aiutare la storia a rispettare la verità ed oggi, come allora, a schierarci con il progresso e la giustizia, la democrazia e la civiltà, contro i loro nemici comunque mascherati.

 

                      UNA POESIA INEDITA DI SALVADOR  ALLENDE 

Questa poesia riflette la spiccata sensibilità di Allende fin dai primi passi nella vita pubblica verso ogni cosa che lo circonda e le angosce del suo tempo alla ricerca di una felicità per tanti e tante. E’ stata trovata in una rivista di Viña del Mar, dove era nato, e risale agli anni venti. Rimane nascosta ai più (in Cile e nel mondo) ma incredibilmente indicativa del pensiero di un uomo, un compagno, barbaramente assassinato da golpisti feroci al servizio dell’imperialismo e delle sue ciniche mani rapaci che nelle tenebre da loro stesse generate hanno derubato non solo la ricchezza ma anche la dignità di un popolo che sognava la democrazia socialista, un Paese libero, un muro da dipingere, una cultura da difendere e rinnovare, il lavoro da rendere libero… un necessario mondo nuovo. Ancora oggi, in questi freddi giorni di fine autunno del terzo millennio, a pochi giorni dal 2002, Gladys Marin, segretaria nazionale del Partito Comunista del Cile subiva una vile aggressione poliziesca e la galera mentre difendeva i diritti dei senza casa e le ragioni della sua gente… La lotta prosegue. La nostra solidarietà non è per memoria ma guarda al futuro.

  Calma un istante le tue folli angosce
povero cuore mio,
se senti che ti opprime il fondo freddo
delle nevi eterne e delle rocce.

Presto a quest’Inverno seguirà l’Estate.
Ogni cosa nella vita ha
ore amare di implacabile duello:
le ha l’uccello che, nella selva, ferito
trascina il suo nido da ramo in ramo,
i fiori che verso il suolo curvano
pallidi i moribondi petali,
la vergine infelice, che soffre e ama, e
divora in silenzio la sua angoscia,
la madre afflitta, che dilaniata sente
Il suo cuore ferito
vedendo che per sempre dormirà
Il figlio tra le braccia,
e anche il mare, immenso, che lotta
solo, con il suo dolore
e, singhiozzando, sparge sulla spiaggia
come torrente di lacrime, le onde.

Però non tutto è duello, abbattimento
ne, mai, è eterna l’agonia,
e sgorga a volte, il piacere del pianto
come dopo la notte segue il giorno.

Non soffrire cuore mio, calma un istante
l’angoscia letale che ti domina
abbi valore nell’aspra giornata,
l’allegro risvegliar non è distante,
ormai l’oscuro orizzonte s’illumina
con tutto lo splendore dell’alba!