L’architetto ciclista Emilio Lambiase, recordman mondiale di resistenza (Federazione Ciclistica Italiana), dopo aver compiuto l’improbabile impresa di percorrere, per oltre 600 km, i territori palestinesi ancora presidiati dai soldati israeliani, è pronto a ritornarvi per favorire i processi di cooperazione tra la Provincia di Napoli e quella di Ramallah.

Qui il giorno 5 fa il giro della Striscia di Gaza; nei giorni 6 e 7 percorre senza interruzione gran parte dei territori interni della Palestina per oltre 500 km.

Partendo dalle mura di Gerusalemme, tocca Betlemme, Tarqumia, Hebron, attraversa il deserto della Giudea, scende sul Mar Morto, passa per Qumran, quindi per Gerico, di qui sale fino a Nablus, a Qalqiria, a Ramallah e, passando di nuovo per Gerusalemme, conclude a Betlemme, davanti alla chiesa della Natività.

Una impresa ardua,  possibile solo a chi è esercitato alla fatica ed è sorretto da forti motivazioni. Si pensi all’aspra geografia della regione, tutta a sali-scendi, al dislivello di oltre 1000 metri dalla depressione del Mar Morto alle principali città, alle strade dissestate ed al clima torrido del deserto.

 

La performance, proposta dalla Provincia di Napoli, fa parte del grande progetto “Una settimana in Palestina per la Pace nel Medio Oriente”, organizzata per la prima settimana di settembre dal Cordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace in risposta all’appello fatto all’Italia da Yasser Arafat due anni fa.

 

In una conferenza stampa a Betlemme Emilio ha precisato il senso della sua impresa. Il suo sforzo non vuole essere un gesto puramente sportivo, bensì un omaggio a quanti ieri ed oggi si sono sacrificati e si sacrificano in questa terra, cara a tutto il mondo,martoriata da conflitti antichi e recenti. Una testimonianza per la Pace! La pace in Terra Santa è essenziale non solo ai popoli che la abitano ma al mondo intero.

Le autorità palestinesi hanno accolto di buon grado l’omaggio di Lambiase, apprezzandone l’alto valore simbolico. Mettono a disposizione una ambulanza della Palestinian Red Crescent e due auto con rispettivi autisti ed una guida nella persona del prof. Jawdat H. Manna’. Al seguito l’amico Filippo Giordano, il medico sportivo Maria Pia Tarallo, il preparatore tecnico Nicola Chiarelli ed Elio Lamari, regista cinetelevisivo. Ottimo lo spirito di collaborazione ed il clima di amicizia istauratosi nel team tra italiani e palestinesi, coordinati dall’addetto stampa Alex Giordano.

 

Un’auto della polizia accoglie la carovana alle porte delle varie città e la scorta per le vie delle stesse. Lambiase viene ricevuto ufficialmente dalle autorità locali. A Ramallah gli viene offerta la bandiera della Palestina dal governatore della regione. La stampa palestinese e quella internazionale ha dato ampio risalto all’evento. La BBC ha seguito Emilio per l’intero tratto da Rahmalla a Jerusalemme.

E’ stato un percorso estremamente interessante, ricco di sensazioni forti e contrastanti: la gioia e la commozione di attraversare luoghi, i cui soli nomi hanno una forte pregnanza storica e religiosa, e, in pari tempo, la tristezza di vedere tanti steccati e soldati armati nel pieno centro delle città; il degrado dei campi profughi di Gaza e la gioia di risalire la Valle del Giordano in una notte limpida di stelle.

Non sono mancati momenti di tensione come quando, a Hebron ad un check-point nel cuore della città, i soldati israeliani vorrebbero impedire il passaggio del ciclista o quando, nell’attraversare il deserto, davanti ad una postazione militare abbiamo chiaramente sentito il soldato mettere il colpo in canna. Nell’uno e nell’altro caso si è riusciti a fare chiarezza ed a passare.

Particolarmente dura la fatica di dover letteralmente costruire con i sassi un tratto della sterrata del deserto, impossibile da attraversare con le macchine.  Le scorte di acqua si erano esaurite e non c’era nessuna possibilità di comunicare via radio.

Un’episodio toccante e di buon  auspicio il gruppo lo vive a Gaza: Emilio ed il suo team riescono a promuovere un incontro, con saluti e strette di mano attraverso il filo spinato, tra una postazione israeliana ed i soldati palestinesi della scorta.

 

Il giorno 7 il team  è invitato ad una serata di Gala all’Hotel Intercontinental di Bethlemme. Qui Emilio dona la sua bicicletta, ancora sporca di sudore e di sabbia, alla signora Arafat.

E’ verosomile che nelle prossime settimane Emilio Lambiase ed il suo team torneranno in Palestina per incontrare il presidente Yasser Arafat.

 

 

 

Sono disponibili foto, video ed appunti di viaggio in supporti digitali.

 

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