In questi giorni un nuovo dibattito è entrato nelle nostre teste: prostituzione, droga (Muccioli intanto è lì a sfregarsi le mani grazie alla complicità di poteri perversi) e guarda un pò chi ritorna in veste di assassino e delinquente? Il migrante... ancora una volta, con questo governo, siamo davanti al ladro che ruba e grida al ladro appunto indicando un innocente che intanto è costretto alla fuga...
Secondo me davvero non è il caso di polemizzare tra di noi mentre l'attacco sferrato dai "nuovi barbari" non ha più limiti... Guardate quanto sono ipocriti la Mussolini (il passaggio è storico: da un possibile calendario con lei in ogni posa siamo passati al calendario del nonno vestito di tutto punto da dittatore fascista) e la moglie del signor Giuliano Ferrara che parlano di donne che al 50% devono avere "potere" e poi i governi che sostengono aumentano discriminazioni e attaccano ogni diritto delle donne appunto. E guardate quanta ipocrisia di tante dive che parlano di famiglia, di cristiani comportamenti ecc. e i loro passati (e probabilmente presente) sono prove continue di svendita della stessa dignità... Prostitute sono quelle donne "deportate e ricattate" anche atraverso riti per vendere il loro corpo e lo sono studentesse, casalinghe e  vittime di droga e povertà, e truffate a volte anche dall'amore di uomini senza scrupoli ecc. Il meccanismo è molto similare ad un venditore di braccia che contratta la vendita del suo tempo per determinate ore in cambio di un salario che creerà ricchezza per profittatori cinici (nel terzo mondo siamo agli inizi della rivoluzione industriale con donne e bambini che lavorano per pochi dollari anche 12 e 15 ore al giorno in condizioni disumane: neo-schiavismo: non posseggo altro che il mio corpo e questo vendo e intanto nelle noste civili società avanza lavoro interinale, part-time, supersfruttato e malpagato e nuovo sommerso... e smantellamento di intere industrie nonostante la legalizzazione degli evasori fiscali verso paradisi salariali). Enormi le violenze verso le donne dietro mostruosi disegni padronali per non parlare delle follie di integralismi di mercato e religiosi. La prostituzione è sempre più nel mercato delle mafie nazionali ed internazionale e ha veri e propri sfruttatori che controllano aree, zone, mercati... Padroni che ricavano guadagni portentosi sulla pelle di donne da rendere oggetto... Poi ci sono altre forme di prostituzione negli ambienti "alti" e l'ipocrisia di chi va con le prostitute magari straniere e poi candidamente è razzista... "tempi moderni" e primitivi al tempo stesso. E' ipocrita non tanto pensare di creare l'emergenza prostituzione, droga e migranti criminalizzando a piene mani quanto farlo per militarizzare la società con pretesti che colgono il senso comune: polizia nella scuola per difendere tuo figlio dagli spacciatori e intanto si strozza la democrazia e non una parola sulle mafie (del resto il signor Ministro ad hoc ha dichiarato che con le stesse bisogna convivere e chissà quanti appalti, riciclaggio di denaro sporco e infrastrutture saranno insozzate dal capitalismo illegale sempre più legalizzato)...
Tra l'altro il potere (tra demagogia e paternalismo, tra un'emergenza e l'altra) ha una capacità incredibile di spostare interessi e dibattiti su terreni utili per lui mentre magari ti taglia i servizi e lo stato sociale ecc. ecc., fa le guerre e licenzia impunemente e via elencando. Come dire: si assassina matteotti ma si deve parlare di Girolimoni. Credo che la rabbia di alcuni nel dire che anche la moglie del leader dei leader non è uno stinco di santa (per alcuni servirebbero ville chiuse) derivi proprio dal ripetersi di un ipocrisia dei nostri leader e del leader dei leader su ogni cosa: è come quando si parla di onestà e magari lo fa chi ha processi in corso per corruzione, istigazione a delinquere, connubi poco chiari, truffe, mercato di morte illegale ecc. e allora ti viene voglia di dirgli "ma brutto mascalzone ma se il re dei briganti sei proprio tu!" Ma è altrettanto vero che non dobbiamo farci trascinare in un dibattito fuorviante su prostituzione e dintorni, chi non ha peccati scagli la prima pietra ecc. ecc. anche perchè noi vogliamo giudicare il potere contro i popoli per le sue scelte politiche (meschine, ciniche, pazzesche) e non dal punto di vista di una moralità spesso non nostra ma indotta... sarebbe intelligente volantinare alle prostitute la richiesta di riconoscimenti come sfruttate, la libertà di decidere che fare del loro corpo, essere con loro contro l'immondizia della pedofilia, gli stupri, la violenza sui corpi di donna e non solo, lo sfruttamento e la mancanza di diritti per pensare come uscire dalle tenaglie di mafie e prepotenze e avere idee chiare pensando ad uno dei mestieri più antichi e più perversi e contradditori del mondo lavorando per una società in cui l'amore non sia per il denaro, non lo sia il sesso e siano i rapporti più intimi la più alta funzione del nostro corpo e al tempo stesso libertà e consapevolezza... Certo che è tosto anche parlarne credetemi! E ci portiamo dietro secoli di miserie e una sinistra che storicamente ha sempre sfuggito tali argomenti e un'altra marea di difetti che farebbero impallidire anche l'Engels che analizzava il movimento operaio inglese. Questi dibattiti mi ricordano quelle sedi del PCI in cui Pasolini era un bravo artista ma era frocio e forse pedofilo e un giovane a rischio marijuana da allontanare e lo straniero uno che tutto sommato toglie il lavoro a tuo figlio... E poi diciamoci la verità: quanto poco conosciamo (dalla vecchia cultura contadina e dell'artigianato alla cultura urbana e dell'industria) dei rapporti tra sessi, del ruolo della donna e quanto poco abbiamo compreso (per non cadere in tranelli suicidi) che non può esservi nessuna liberazione della donna da ogni schiavitù senza una liberazione dei popoli e viceversa... ed ecco donne in carriera diventare paladine di diritti per masse di donne che non vedranno mai quei diritti realizzati e compiuti: ancora ipocrisie... E' certo che qualcosa bisognerà farlo perchè liberalizzare le droghe leggere, capire la prostituzione e il che fare, combattere le mafie, sostenere la società multietnica sono piccoli elementi di socialismo di cui sentiamo la mancanza in attesa di mondi migliori che sono più predicati che possibili nel presente ma intanto davvero dovremmo fare anche l'impossibile per non cadere in un conflitto desiderato e deviante imposto dagli stessi padroni ma farci inseguire su un altro terreno: quello della trasformazione della società!
Mi scuso per mille piccole ingenuità e anche per qualche stupidaggine di troppo ma anche con i nostri limiti teorici e pratici facciamo il possibile per non farci fregare...
menene