Recensione di Giuseppe Amata
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uesto lavoro, come scrive Carmelo R. Viola nell’ Introduzione, <non vuole essere una narrazione cronologica della recente aggressione della NATO alla Repubblica Federale della Serbia né un suo commento giornalistico. (…) Vuole essere un’analisi sociologica, essenziale ma esauriente dello “stato attuale della civiltà” e una denuncia ragionata del piano di feudalizzazione mondiale perseguito dagli USA come epilogo fisiologico (ma sarebbe meglio dire patologico) della gara a chi diventa più forte – portata al parossismo maniacale dal neoliberismo – nel quale si risolve il capitalismo “bloccato” in sé stesso come un complesso freudiano del genere umano>.
Riassunti gli avvenimenti che diedero inizio ai bombardamenti e le
singole responsabilità, oltre quelle americane, quelle europee nonché quelle
del governo italiano di centro-sinistra, che nel seguito dello scritto saranno
sviluppate in dettaglio (in particolare la violazione dell’art. 11 della
Costituzione), Carmelo R. Viola inizia la sua analisi partendo dal 1949, anno di
fondazione della NATO, e denuncia con meticolosità e precisione storica tutte
le aggressioni che essa ha compiuto fino al bombardamento della Yugoslavia e la
sua funzione provocatoria e ricattatoria nei confronti dell’Unione Sovietica e
del patto di Varsavia (che come è noto è stato costituito diversi anni dopo
della NATO!), in nome dei “valori universali”. Tutto ciò corrisponde <ad
una precisa dinamica biologica del capitalismo, che è concorrenza agonistica e
belluina per il primato dei più forti come, del resto, è comprovato dai
fatti>.
L’aggressione alla Yugoslavia, come quella alla Corea, a Cuba, al
Vietnam, all’Iraq e ad altri paesi e popoli, segue la logica manifestatasi
apertamente con il bombardamento atomico alle città di Hiroshima e di Nagasaki,
mentre il Giappone era ormai quasi del tutto sconfitto militarmente ed
indebolito economicamente. Un bombardamento inutile dal punto di vista
strettamente militare, criminale per gli obiettivi scelti nei confronti della
popolazione civile, ma significativo dal punto di vista politico, non tanto
verso il Giappone, quanto verso gli Alleati del momento (URSS soprattutto) e di
tutti gli Stati del mondo, capitalistici e non. Si voleva, infatti, dimostrare
al mondo che gli americani erano diventati i “nuovi signori feudali” e che
imponevano un nuovo diritto, il loro, per esercitare il dominio.
Sciolto il Patto di Varsavia e crollata l’URSS che rappresentava <il
tentativo scientifico più grande di “rivoluzione biosociale” e svolgeva
comunque un ruolo positivo negli equilibri internazionali non solo come
contrapposizione attuale, purtroppo anche armata al capitalismo assediante e
arrogante> gli USA sono rimasti l’unica potenza con un eccessivo armamento
nucleare e convenzionale e con basi militari ovunque a rappresentare la forza
portante del neoliberismo capitalistico.
Scrive infatti Carmelo R. Viola: <Ogni evento sociale e storico ha una
spiegazione in termini di biologia (ed è come dire di scienza naturale). Basta
cercarla. Si comprende allora bene perché l’ex URSS è stata letteralmente
aggredita (come un organismo immunodepresso da batteri e virus) da imprenditori
di affari e di potere, esterni ed interni, legali e… paralegali (cioè
impropriamente “mafiosi”). Quanto voleva il mondo capitalista, capitanato e
spadroneggiato dagli USA, era appunto omologare a sé il mondo socialista e
presocialista, reo di minare il gioco del business
e del crimine economico>.
Viola, altresì, nella sua analisi demistifica i cosiddetti “valori universali” che gli USA impongono al mondo e tutte le bugie che hanno propinato per conservare la loro potenza egemonica, a partire dall’eliminazione fisica degli indiani americani, per proseguire con i fatti sociali nel loro territorio scaturiti dallo sfruttamento delle minoranze nazionali e per finire ai fatti di politica internazionale degli ultimi 50 anni.
Il lavoro di Carmelo R. Viola, le cui previsioni, anche in fatto di uranio impoverito, si stato puntualmente avverando, può essere richiesto allo stesso autore: Carmelo R. Viola – C.P. 65 – 95024, Acireale-CT – Tel. e fax: 095 763 19 81.
Carmelo
R. Viola – “ A proposito del
Kosovo: come i <Barbari di Nagasaki> vogliono feudalizzare il mondo”
Edizione n. 17 del Centro Studi Biologia Sociale di Acireale/CT –
Interventi e testimonianze di validi studiosi come Antonio Catàlfamo,
Francis Dessart, Jean-Marie Benjamin Gianni Viola e Franz Weber. - Febbraio
2000 – Pagg. 184 in due tomi.