UNIRE QUELLO CHE IL PADRONE DIVIDE
di Massimo Meloni
Ritengo che la proposta fatta dai compagni e dalle compagne di DP sia
assolutamente da accogliere. Penso che ci si trovi tutti d'accordo, care
compagne e cari compagni, sul fatto che ormai l'avanzamento della crisi del
capitalismo abbia raggiunto uno stadio di "sviluppo" altissimo.
Personalmente
ritengo che gli ultimi recenti avvenimenti italiani
(Giubileo, sparate del
Berlusca al meeting di CL etc etc) siano da inserirsi
all'interno di questo
quadro di crisi;un quadro di crisi della quale la Borghesia
è conscia tant'è
che su di essa fa pesare tutta la sua soggettività nel tentativo di
bloccare eventuali avanzate del Proletariato. Proprio questo è il punto (a
mio
modesto avviso): l'avanzata del Proletariato.....sulla scena politica manca
il Partito Comunista che unifichi gli sforzi di difesa del Proletariato e
delle masse popolari dirigendo nel contempo tali sforzi oltre il
difensivismo,
in direzione di una rottura con l'ordine borghese.
Oltre a ciò
penso che sia comunque fondato l'auspicio delle compagne e dei
compagni di
DP di trovare almeno alcuni punti di convergenza con quante
più forze
politiche è possibile nella lotta su scala mondiale al Capitalismo
(pur nel
rispetto delle varie realtà locali che hanno comunque le loro
peculiarità).
Oggi non possiamo più permetterci di essere lontani dai
compagni quali
quelli delle Farc o di altre organizzazioni che lottano
contro l'Imperialismo
e il Capitale Monopolista... occorre che ci si
compatti in
Italia e che si cerchino
sempre più stretti contatti anche con le forze
politiche comuniste di altri paesi,
occorre altresì che si saldino fra loro
la lotta agli aspetti più propriamente culturali
e ideali del Capitale con
quella a quelli più propriamente "concreti" dello
stesso (salari, sindacato, pensioni, Stato etc etc).
Fraterni saluti Comunisti
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