E'
TORNATO IL MACCARTISMO?
a cura di Andrea Pettinelli
O meglio: non se ne è mai andato.
Un esempio, non dei corsi e ricorsi storici, è dato dal fatto che,
nonostante
le grandi battaglie democratiche e gli slanci rivoluzionari che hanno
caratterizzato
un intero decennio (dal '68 al '77) il nostro Paese ed altri, siamo
ancora bersaglio di attacchi, diffamazioni e tentativi di immissione di
processi disgregativi, sia da parte degli eredi di una cultura reazionaria
che da
parte di alcuni autorevoli personaggi della cosidetta "sinistra" di
governo.
Incredibile!
Quest'ultimo fenomeno, tra l'altro, nonostante l'evidenza delle "cose"
che da più parti ci fa guadagnare stima, è uno dei motivi principali che non
rende credibile la sinistra nel suo insieme e spesso mortifica lo spirito,
il desiderio e la scelta di chi comunque tenta
di aderire e sostenere le iniziative di lotta:
di chi non si è perso, tra
cedimenti ed opportunismi, nelle furbizie tese alla conquista
di privilegi
personali ed esclusivi rappresentando non popolo e lavoratori ma i suoi
oppressori e profittatori.
Ormai da settimane il Forum Giovani di DP, con la partecipazione attiva e
concreta dell'associazione DEDALO-Arci ed il collettivo
indipendente "Punto Critico"
di Aprilia, sono impegnati nell'organizzaione
e
nella costruzione della Prima Festa
Nazionale della Gioventù
"Antagonista" che si svogerà dal 31 ottobre al 5 novembre 2000.
La manifestazione prevede
spettacoli teatrali ed esibizioni di gruppi musicali di base
provenienti da
tutta Italia, dibattiti e presentazione di libri su temi attuali e sociali
tra cui biotecnologia e devastazioni ambientali,
mostre e attività artistiche dei giovani studenti dell'Accademia delle
Arti di Roma e di altri giovani artisti che partiranno
da più parti del
Paese, affrontando costi e sacrifici, per incontrarsi a Sermoneta in
provincia di Latina e valorizzare un programma ricco e plurale, giovane e
"ribelle" che ha programmato
un gran finale al quale parteciperanno numerosi artisti di strada e Jacopo
Fo
che si
esibirà nello spettacolo tratto dal libro "lo ZEN e l'arte di
scopare".
Successivamente sarà redatto un documento di questa manifestazione e
distribuito su
tutto
il territorio nazionale: un primo rapporto sulla gioventù che ha
aderito e che intende socializzare un bisogno di cambiamento e la voglia di
esserci.
E' importante sottolineare che stiamo facendo tutto con le nostre risorse:
cioè gioia, entusiamo e tanta pazienza. Sapevamo che
non avremmo avuto nessun aiuto reale da parte di istituzioni e
organizzazioni che pure amano definirsi progressiste anzi la stessa
Amministrazione comunale prima ha temporeggiato su permessi, autorizzazioni
e via elencando e all'ultimo si è tirata in disparte "concedendoci"
il
minimo di ciò che ci
spetta di diritto: uno
spazio.
Già l'anno scorso alcuni personaggi del "centro anziani"
(oggettivamente
vecchi nell'agire) si contrapposero alle nostre
iniziative con minacce anche fisiche e, naturalmente, pilotati
da vecchi e
nuovi "comitati di potere": il motivo?
I giovani attivi sono
"portatori di
troppa violenza ed indecoro e sventolano bandiere rosse...
Se fanno concerti
rock con tutta la
perdizione che ne consegue...".
Denunce e lettere sono state
indirizzate al
Sindaco, al Parroco ed al Vescovo per fermare
"...questi randagi
senza
fissa dimora...". Siamo in pieno medioevo!
Ed ora non solo c'è qualcuno che si organizza e in poche ore durante la
notte fa sparire dalle affissioni i nostri 150 manifesti e le
locandine, quasi in tempo reale, ma l'agenzia D.O.G.R.E., l'unico
organismo
autorizzato all'affissione in provincia di Latina, non ha ancora ancora
affisso il nostro materiale propagandistico.
Nel frattempo si invita la popolazione a "gridare allo scandalo" perchè
sui
manifesti
della
compagnia teatrale di Jacopo Fo c'è scritto "Lo Zen e l'arte di
scopare": siamo artefici, sembra, di settarismo orgiastico satanico.
Abbiamo voluto utilizzare lo spazio dedicato ai giovani della rivista per
avviare una riflessione che inviti tutti e tutte a farci comprendere quanto
sia importante essere combattenti concreti per edificare una società alternativa dove, insieme ad una nuova qualità della vita, ci sia spazio per
l'intelligenza, la creatività, la fantasia, la gioia e la stessa dignità
umana: "il nuovo stenta a nascere" mentre una nuova barbarie, interclassista
e cinica dentro un processo di americanizzazione e normalizzazione sempre
più evidente, vorrebbe contaminarci tutti e scaraventarci nel baratro dell'apatia, degli egoismi, della solitudine, del regresso in piena
modernità...