DUNE BUGGY
by Italy

CENNI STORICI

A metà degli anni sessanta un concessionario della VW Porsche di Costa Mesa, California, certo Roger Smith, si costruì la replica di una "Kubelwagen" della seconda guerra mondiale utilizzando un telaio in tubi,carrozzeria in alluminio e sospensioni del "Maggiolino".
Nel medesimo periodo una ditta specializzata in
elaborazioni VW, la E.M.P.I. di Riverside, presentò
una specie di kit formato da un pianale da accorciare
di 14 pollici e mezzo, una carrozzeria in vetroresina e spazio per trapiantare motori Porsche o Corvair: questa è la nascita ufficiale del "dune buggy", cimice delle dune.
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A che cosa è dovuto il successo del dune buggy? E' semplice: poteva, e può, andare ovunque, sterzare di 180° grazie al freno a mano sdoppiato, arrampicarsi per salite impossibili su qualsiasi superficie.
E, come è spesso accaduto nella storia, abbiamo anche un documento storico: il film "L'affare Thomas Crown", se lo avete perso, cercate di procurarvi una cassetta e godetevi la scena dell'inseguimento sulla spiaggia.

 

2brake.gif (see the dual brake levers) steve.gif (Steve McQueen as seen on the screen)
I dune buggies iniziarono presto a correre, per la precisione a sud del confine con il Messico, nell'aprile 1967, quando Bruce Meyer e Ted Mengels guidarono un "Mayers' Manx" da La Paz a Tijuana impiegando solo 34 ore e quarantacinque minuti
Vic Wilson e Ted Mengels, a bordo di un " dune buggy " alla fine del rally svoltosi tra Tijuana e La Paz (Penisola di California, Messico), il primo "Baja 1000" ( o meglio: "Mexican 1000" per la prima edizione).
La partenza venne data il 1 Novembre 1967 a 68 veicoli. Il vincitore, appunto, un dune buggy motorizzato Volkswagen costruito dalla Meyers Manx: curiosità: Bruce Meyers, il costruttore, con il copilota Bill Anderson, al volante di un altro Manx, più potente, ruppero un supporto della trasmissione e furono costretti al ritiro.
I dune buggys ed i veicoli a quattro ruote motrici sono generalmente impiegati in competizioni quali la scalata di dune, l'accelerazione sulla sabbia ed i rallies su lunghe distanze: la cosa più importante, a proposito del dune buggy, è che si tratta del primo veicolo completamente escogitato dai rodders. Hot rods e custom cars, al contrario, partono pur sempre da vetture di produzione e vetture, più o meno riconoscibili, rimangono. Il dune buggy è qualcosa di completamente nuovo, così come fu nuovo il concetto di "van", nato circa dieci anni dopo, soltanto più tardi riproposto dalle fabbriche di automobili.

 

Ed ora veniamo a noi, se avete notato i riferimenti dei cenni storici avete visto che sono tutte antecedenti gl'anni '80, infatti, le dune buggy sono delle trasformazioni di altre auto, quella più usata è il maggiolino, ma possiamo trovare versioni anche con alfa e citroen.
Purtroppo quando queste auto sono uscite fuori produzione dal mercato italiano, e le case italiane che costruivano le "scocche" (che in pratica sono le carrozzerie in vetroresina) anno cessato la produzione per i d.b., è scesa anche la sua notorietà.
Dobbiamo anche dire che, molti anni fa, la dune buggy poteva essere costruita dentro casa, si avete capito bene era possibile acquistare una scocca, con relativo kit di montaggio, e con un vecchio maggiolino si realizzava una dune buggy, questo piccolo o grande particolare portava ogni persona a costruirsi una d.b. a piacimento. Naturalmente anche l'omologazione era molto più semplice, basti pensare che, ancora oggi, non hanno obbligo di montare le cinture di sicurezza, o particolare pneumatici. Tuttora, per mia conoscenza, non è possibile acquistare e realizzare la mitica.
Oggi queste auto si possono trovare solo nel mercato dell'usato, molti mi hanno chiesto il prezzo cui si può acquistare; non esistendo un mercato ufficiale non esiste neanche un prezzo ufficiale, una d.b. può valere molto e poco, è un'auto per appassionati e la passione non ha prezzo.

 

Un ringraziamento particolare va a Franco Canina per la concessione delle notizie sui cenni storici delle dune buggy.