Quaderni di birdwatching Anno II - vol. 3 - aprile 2000

Hotspots

Titolo

di Igor Festari

        La Polonia è un paese davvero stupendo da tutti i punti di vista, ma specialmente per quanto riguarda la sua essenza naturalistica ancora pressochè "incontaminata". Molti sono i parchi naturali, le riserve e gli angoli selvaggi di questa nazione che meriterebbero di essere visitati; ma anche sullo sfondo di un tale roseo scenario, c’è una stella che riluce, prepotentemente, su tutte le altre: la Foresta di Bialowieza. Tutti gli uccelli ed i mammiferi più rari dell’Europa centro-orientale possono essere osservati in questa regione; la varietà ambientale presente, inoltre, rende questo territorio un "must" imperdibile agli occhi di ogni botanico, naturalista o fotografo che si rispetti.


 Il territorio

        L’area occupata dalla Foresta di Bialowieza è molto vasta e, per lo più, protetta da vincoli paesaggistici e tutelata per la sua immensa valenza ecologica; costituisce infatti (sommata alla confinante porzione bielorussa) la più grande foresta decidua esistente, al giorno d’oggi, in Europa: 1500 Km2 circa (620 Km2 la parte polacca) formalmente nominati "Biotopo d’interesse internazionale".

        Gran parte del territorio è direttamente gestito e curato dal Corpo Forestale polacco che ne controlla costantemente il perfetto stato di conservazione.

        Esistono anche, all’interno della regione protetta, numerose "Riserve parziali" (ad accesso limitato) o "speciali" (ad accesso vietato), oltre al famoso "Bialowieski Park Narodowy" ("Parco Nazionale di Bialowieza"), posto a nord dell’omonimo paese. Questo parco protegge in maniera assai rigida i tratti forestali più integri e vetusti (l’accesso è possibile esclusivamente per mezzo di visite guidate a numero chiuso), costituenti il 15% circa dell’intera area boschiva.


 L’Ambiente e la Flora

        All’interno del territorio protetto (comprese le riserve ed il Parco nazionale) sono state censite tutte le associazioni vegetazionali tipiche della regione forestale centro-europea oltre a forti influenze nord-orientali tipiche della Fennoscandia e della Russia Europea.

        Gli ambienti principali sono: la foresta di latifoglie (quercie, tigli, carpini, ecc., sia su terreno sub-arido che umido, lungo le valli fluviali); il bosco ripariale, stagionalmente allagato (frassini, ontani, salici, ecc.); il bosco misto (quercie, betulle e pioppi misti a pini ed Abete rosso; presente anch’esso nelle due classiche varianti: substrato calcareo sub-arido o umido ed acido); foresta umida di Conifere (con torbiere e laghetti, in stile tipicamente scandinavo).

        L’enorme variabilità locale delle condizioni microclimatiche e, conseguentemente, ecologiche si riflette nell’eccezionale numero di forme botaniche presenti: più di 1000 specie di piante vascolari sono state, infatti, contate entro i limiti del Biotopo forestale.


 Gli animali

        Grazie al perfetto mantenimento dell’habitat forestale ed alla scarsità di disturbo antropico, il territorio protetto della regione di Bialowieza mantiene importantissime popolazioni animali e può vantare, da questo punto di vista, la presenza di specie rarissime e d’importanza internazionale.

        Tra le numerose specie di MAMMIFERI presenti bisogna ricordare il Bisonte europeo (quella polacca è l’ultima popolazione selvatica d’Europa), l’Alce, il Cervo, la Lince (non troppo scarsa ma assai difficile da vedere), il Lupo (molto raro), il Castoro europeo, il Cane-procione (comune ma assai schivo ed enigmatico), ecc.

Cicogna bianca (Ciconia ciconia)
(foto © Roberto Garavaglia)

        Per quanto riguarda gli UCCELLI, quest’angolo di Polonia viene da sempre considerato come una delle più ricche ed interessanti regioni europee. Le specie nidificanti sono ben 154 : le specie più interessanti tra quelle presenti regolarmente (dal punto di vista del bird-watcher italiano) sono: Cicogna bianca (comune), Cicogna nera (35 coppie), Cigno selvatico (migratore ed estivante reg.; nidificante occasionale: 1-2 cpp.), Quattrocchi (estivante reg.; nidificante occasionale), Biancone (2 cpp.), Aquila anatraia minore (circa 70 cpp.), Aquila anatraia maggiore (raro visitatore regolare proveniente dalla vicina Bielorussia), Aquila di mare (2/3 coppie nidificanti all’esterno dell’area forestale), Aquila minore (3-4 cpp.), Astore (65-70 cpp.), Francolino di monte (1600-2000 cpp.), Gallo cedrone (al limite dell’estinzione: 3-5 maschi), Re di quaglie (100 cpp.), Gru (30-35 cpp.), Piro piro culbianco (330-390 cpp.), Croccolone (nidificante localizzato al di fuori dell’area forestale), Colombella (250-270 cpp.), Gufo reale (2 cpp.), Civetta nana (30-50 cpp.), Civetta capogrosso (30-40 cpp.), Allocco di Lapponia (visitatore annuale, negli ultimi 20 anni, proveniente probabilmente dalla vicina Bielorussia), Picchio cenerino (20-25 cpp.), Picchio nero (280-300 cpp.), Picchio rosso mezzano (1100-1200 cpp.), Picchio dorsobianco (200-220 cpp.), Picchio tridattilo (150-180 cpp.).

        Per gli appassionati di Passeriformi si segnala la presenza di: Usignolo maggiore (comune), Pettazzurro (migratore reg., nidificante localizzato), Tordo sassello (100-120 cpp.), Salciaiola di fiume (comune), Cannaiola di Blyth (recenti segnalazioni, in primavera/estate, di migratori e maschi cantori), Pagliarolo (nidificante localizzato al di fuori dell’area forestale), Bigia padovana (comune nelle valli fluviali aperte e cespugliate), Luì verdastro (da 10 a poche dozzine di maschi cantori), Pigliamosche pettirosso (1300-1400 cpp.), Balia dal collare (5000-5500 cpp.), Nocciolaia (430 cpp.) e Ciuffolotto scarlatto (800-900 cpp.).


 La visita

        Il periodo migliore per la visita alla foresta ed i suoi dintorni è la tarda primavera/inizio estate (specialmente nel mese di giugno) in quanto le giornate sono già abbastanza lunghe ed il clima piuttosto favorevole (il sole è caldo ma l’aria è carica d’umidità ed i temporali estivi sono sempre possibili); questo è anche il periodo perfetto per le osservazioni naturalistiche: la maggior parte delle piante è in fiore e gli uccelli sono tutti affaccendati nella cova o nella cura dei pulcini (comprese le specie migratrici trans-sahariane più ritardatarie).

        E’ possibile raggiungere l’abitato di Bialowieza (dalle città di Bialystok, Monki, ecc.) grazie ad un viaggio in bus di parecchie ore (per esempio: Bialystok- Bialowieza = 4/5 ore).

        Muovendosi in automobile è possibile raggiungere tutti i più interessanti siti, ubicati entro un raggio di meno di 20 Km. dal paese di Bialowieza. Quest’ultimo è considerato l’ideale base logistica dove soggiornare e dalla quale partire per le "battute" di bird-watching nelle aree circostanti. Alcuni ottimi hotels ed un nuovissimo e comodo ostello garantiscono la possibilità di intrattenersi per più giorni. Per quanto riguarda il vitto non esiste alcun problema: l’unico ristorante presente offre molti coperti, un’ottima cucima locale e prezzi convenienti; esiste poi la possibilità di comprarsi il mangiare in uno dei numerosi spacci alimentari presenti in paese o di cenare nella tavola calda presente all’interno delle pensioni. Un’ottima alternativa all’automobile, per visitare i dintorni di Bialowieza (ma non i siti posti ad una certa distanza), è la bicicletta che è possibile affittare sia presso l’ostello che in altri punti dell’abitato; questa ti dà modo, inoltre, di penetrare direttamente nella foresta, percorrendo gli innumerevoli sentieri attrezzati della regione.

        La cartina turistico-naturalistica, prodotta dall’associazione filo-ecologista polacca P.T.O.P., costituisce il miglior aiuto possibile per chi voglia muoversi all’interno della regione; non solo si rivela molto precisa per quanto riguarda l’ubicazione delle stradine, dei sentieri forestali e delle abitazioni isolate, ma mostra anche (con una serie di simboli) la distribuzione delle specie ornitiche più rare ed interessanti. E’ possibile comprarla presso la ricezione dell’ostello della gioventù ed alla sede della P.T.O.P., sita nel Parco pubblico Palacowy di Bialowieza (Punto 1d).


 Gli Hotspots

        Per quanto riguarda i siti principali (qui di seguito trattati), ho ritenuto importante citare, oltre agli hot-spots più famosi e, per così dire, "collaudati", anche alcune località meno conosciute e non strettamente legate all’habitat forestale ma egualmente ricche ed importanti ornitologicamente. La visita a paludi e brughiere ci permette anche di distogliere l’attenzione, per qualche ora, dalla sterminata ed altrimenti monotona distesa d’alberi che caratterizza la foresta di Bialowieza.


 Foresta di Bialowieza

        Le località di maggior interesse naturalistico, interne al territorio del "Biotopo forestale protetto", sono ubicate nei dintorni del paese di Bialowieza e a breve distanza da ciascuna delle tre strade principali che attraversano il settore centro-meridionale della foresta, mettendo in comunicazione i principali centri abitati della regione. Ho perciò suddiviso la zona boschiva in 4 punti, ciascuno dei quali presenta un qualche peculiare interesse naturalistico.


 Punto 1a: La strada Bialowieza (Krzyze) - Hajnowka

        Partendo dal quartiere meridionale "Krzyze" di Bialowieza, dopo aver percorco circa 2,5 Km. lungo la strada principale in direzione Ovest, si può girare a destra e percorrere lentamente la breve stradina, in parte inghiaiata, che porta alla Riserva "Pokazowy Zwierzat" (una specie di zoo che ospita tutte le specie di grossi mammiferi tipici della regione, conosciuta anche come "Reservat Zubrow"). Questo tratto di foresta ospita una buona quantità di Pigliamosche pettirosso e Balie dal collare. Le distese di conifere lungo il reticolato di confine della riserva, inoltre, consentono l’incontro con il Picchio dorsobianco, il Picchio tridattilo ed il raro Crociere; se poi si è davvero fortunati si potranno osservare alcuni Bisonti selvatici che si avventurano da queste parti attirati dall’odore degli esemplari viventi in cattività. Tornati sulla strada principale, continuando a guidare in direzione Hajnowka, si arriva dopo circa 5 Km. all’incrocio con una seconda strada asfaltata (Punto 1b) e alla minuscola frazione di Zwierzyniec, dove è possibile sostare in una grande piazzola di parcheggio. Lasciata l’auto è indispensabile visitare i boschi circostanti, sia a Nord che a Sud della carreggiata, per ricercare il Picchio tridattilo ed il Piro piro culbianco (nei boschi misti presso il torrente Krynica), il Francolino di monte e pigliamosche "vari" (nelle porzioni a caducifoglie). Il rimanente tratto di strada(di circa 8-9 km.) fino alla cittadina di Hajnowka, il maggiore conglomerato urbano della regione, scorre attraverso alcuni dei tratti più vetusti e meglio conservati della foresta di caducifoglie; è quindi d’obbligo fermarsi ad ogni stradina secondaria o lungo la carreggiata per osservare tra gli alberi: la Nocciolaia, il Pigliamosche pettirosso, il Picchio dorsobianco, il Rondone (nidificante ancora nei buchi dei tronchi), l’Astore e le altre specialità silvane sono presenti in buone densità. Per quanto riguarda il Succiacapre, il Gufo comune, l’Allocco ed il Francolino di monte è necessaria un’uscita serale (1 ora circa prima del tramonto), magari utilizzando il metodo del "play-back".


 Punto 1b: La strada Bialowieza (Zastawa) - Pogorzelce - Tereminski - Budy - Zwierzyniec

        Partendo dall’ex-stazione ferroviaria di Bialowieza, nel quartiere "Zastawa", si procede in direzione N-O verso il paese di Pogorzelce. Dopo meno di 500 m. dalle ultime case si parcheggia alla sinistra della carreggiata nei pressi di un’area turistica di ristoro (uno spiazzo con una tettoia in legno); da questo punto parte uno stupendo sentiero ("Zebra Zubra") che si insinua nel bosco. Gli uccelli da ricercare, nei dintorni del parcheggio e lungo i primi 100/200 m. di sentiero, sono: i pigliamosche (tutte le 4 specie centro-europee), il Francolino di monte, i picchi dorsobianco e tridattilo, il Tordo sassello, il Canapino maggiore, il Luì verdastro (1-2 maschi territoriali), la Salciaiola di fiume ed il Ciuffolotto scarlatto. Il tratto di strada (5,5 km.) che divide i due centri abitati costituisce uno degli hot-spots ornitologici più interessanti della regione. A destra della strada si apre, infatti, l’ampia valle del fiume Narewka; le ampie distese erbose, i prati umidi e le paludi che coronano lo scorrere del corso d’acqua offrono uno splandido scorcio paesaggistico ed offrono la possibilità di osservare tutti i grandi veleggiatori della foresta: Cicogna bianca, Cicogna nera, Albanella minore, Poiana, Pecchiaiolo ed Aquila anatraia minore. I prati circostanti l’abitato di Pogorzelce offrono ottime possibilità di sentire (ed osservare, con un po’ di pazienza e fortuna) il Re di Quaglie, mentre i cespuglieti al limitare del bosco (specialmente ad E e N-E del paese) ospitano la Bigia padovana ed il raro Luì verdastro.

        Proseguendo il tragitto lungo la strada principale si incontra (circa 1 km. dopo le ultime case) una strada carrozzabile ("Droga Narewkowska") diretta a Nord che porta ad un’area attrezzata per pic-nic ("Stara Bialowieza": Francolino di monte, Picchio dorsobianco, Picchio cenerino, Bigia padovana, Usignolo maggiore, Salciaiola di fiume e, con un po’ di fortuna, il Bisonte e la Lince) e, poco dopo, ad un ponte sul torrente Lutownia (Re di quaglie, Ciconia nera, Astore e Castoro). Arrivati, in seguito, al paese di Tereminski è consigliato visitare i prati a Sud e a Nord (lungo la stradina che porta al torrente Lutownia ed alla frazione di Dabrowa) dell’abitato per il Re di quaglie e per le cicogne e i rapaci in volo veleggiato. La radura che circonda Budy è, invece, meno ricca di specie ma è comunque consigliabile fermarsi qualche minuto a controllare. La strada che da Budy, dopo aver deviato bruscamente verso Sud, porta al paesino di Zwierzyniec (Punto 1a), offre meravigliosi scorci di foresta di caducifoglie dove ricercare ancora i rapaci silvani (Astore, Sparviero, Lodolaio e Poiana), i pigliamosche ed il Francolino di monte.


 Punto 1c: La strada Bialowieza (Krzyze) - Basen - Orzeszkowo - Hajnowka

        Partendo dalle ultime case del quartiere meridionale ("Krzyze") di Bialowieza, in direzione Hajnowka (Punto 1a), si incontrerà, dopo circa 1 km., la deviazione Sud diretta al paese di Basen. Lungo un primo tratto di strada ("Sinicka Droga") di circa 9 km., ci si addentra all’interno della foresta più selvaggia e primordiale, tanto fitta in alcuni punti da sembrare inospitale e priva di vita. In realtà molti sono gli animali che la abitano: il Succiacapre, i pigliamosche (di tutte le specie) ed i tordi prediligono le caducifoglie mentre la Civetta capogrosso ed i picchi più rari (dorsobianco, nero e tridattilo) frequentano i boschi misti di quercie e conifere. Pochi kilometri dopo aver superato l’unica costruzione ("Podcerkwy") presente lungo questo tratto di percorso, si arriva ad un punto in cui la strada vira bruscamente a destra, proseguendo verso Ovest, e facendosi, quindi, chiamare "Droga Olemburska". Una deviazione verso Sud, che parte proprio dal punto di contatto tra "Droga Olemburska" e "Sinicka Droga", conduce alla costruzione abbandonata(?) conosciuta col nome di "Przewloka". L’area ivi circostante è ottima per il bird-watching e, percorrendo a piedi i numerosi sentieri e visitando le radure nel bosco e nei pressi del fiume Lesna, è possibile osservare (oltre agli ubiquitari pigliamosche e balie): molte specie di picchi (verde, cenerino, nero, tridattilo, ecc.), i classici rapaci della foresta, Francolino di monte, Corvo imperiale, Nocciolaia, Tottavilla e molto altro. Una più attenta ispezione del fitto bosco può sempre riservare piacevoli sorprese: nel 1988 (e forse anche in annate successive) uno splendido Allocco di Lapponia ha svernato nel bosco di pini ed Abete rosso prossimo al vicino torrente. Tornati a percorrere la strada principale in direzione Basen si incontra, circa 4,5 Km. prima del paese, il ponte sul fiume Lesna; la visuale che si domina da questo punto è davvero eccezionale ed è necessario spendere qualche ora a "scannerizzare" attentamente ogni angolo di cielo per poter osservare cicogne, rapaci (Aquila anatraia minore, Astore, Albanella minore, ecc.), il Piro piro culbianco (che in primavera inoltrata si destreggia in stupendi voli nuziali arricchiti dal tipico canto squillante) e la Gru (nidificante nei boschi palustri circostanti). I prati umidi ed i cespuglieti della valle sono frequentati dal Re di Quaglie, dal Voltolino e da numerosi passeriformi (Salciaiola di fiume, Canapino maggiore, Bigia padovana e Ciuffolotto scarlatto su tutti); il Succiacapre ed il Gufo reale (una delle sole 2 coppie della regione nidifica qui) cacciano al limitare del bosco, durante le ore crepuscolari. Dopo aver lasciato il paesaggio aperto tipico della valle fluviale, proseguiamo all’interno del bosco fino ad arrivare, finalmente, al paese di Basen (facente parte di un piccolo complesso urbanistico chiamato "Topilo-Basen-Grosz"). L’attrattiva naturalistica di questa località risiede nella presenza di un lago, di origine artificiale, ma oggi spontaneamente ri-naturalizzatosi. La porzione del bacino posta a Nord della strada è la più profonda, per via della presenza della diga, ed ospita (anche in primavera avanzata) numerosi svassi ed anatidi migratori; tra questi ultimi sia il Quattrocchi che il Cigno selvatico possono fermarsi occasionalmente ad estivare e, addirittura, a nidificare. I Rallidi (Re di quaglie, Porciglione, Voltolino e, possibilmente, Schiribilla), il Piro piro culbianco e numerose specie di passeriformi (attenzione specialmente alla Cannaiola di Blyth ed al Pagliarolo, sempre possibili in migrazione) frequentano gli ambienti umidi che caratterizzano la metà meridionale del lago, specialmente nei pressi dell’imbocco del piccolo corso d’acqua emissario. Ripreso il nostro cammino (si fa per dire) alla volta di Hajnowka, ci troviamo nuovamente in mezzo al bosco. I migliori punti d’osservazione posti lungo quest’ultima parte d’itinerario sono ubicati presso la frazioncina di Lozice (al limitare della foresta è possibile osservare i tipici passeriformi silvani, compreso il Pigliamosche pettirosso) e presso il paesino di Olszyna (i prati a nord del paese ospitano la rarissima Ghiandaia marina, in via d’estinzione in quest’angolo di Polonia). Dall’abitato di Orzeskowo è possibile, infine, raggiungere senza ulteriori soste, la città di Hajnowka.


 Punto 1d: Il paese di Bialowieza e dintorni

        Il paese stesso di Bialowieza rappresenta un’eccezionale hot-spot per il bird-watcher accanito; nei suoi dintorni è possibile, infatti, osservare alcune delle specie (sia di uccelli che di mammiferi) più rare ed interessanti dell’intera regione. Incominciamo dall’interno dell’abitato. Il Parco "Palacowy", che segna il confine occidentale del paese, pur non essendo estesissimo, costituisce un ottimo esempio di area boschiva intatta ma attrezzata (con sentieri, stradine, ponticelli e panchine) per una perfetta fruizione da parte dei turisti e degli abitanti locali. Al suo interno vivono, oltre agli Scoiattoli rossi ed agli occasionali Daini e Cervi, anche numerose specie di uccelli: Frosone, Verzellino, Codirosso spazzacamino, Ciuffolotto scarlatto, Tordo sassello, Canapino maggiore, Torcicollo, Rigogolo, Allocco, Balia nera, Balia dal collare, Pigliamosche pettirosso, Luì verdastro (1-5 maschi cantori regolarmente presenti), ecc. Le radure più estese attirano l’Averla piccola e vengono quotidianamente sorvolate dall’Aquila anatraia minore e dalle due specie di cicogne in cerca di cibo. I laghetti presenti all’entrata meridionale del parco ospitano, oltre ai numerosi Germani e Cigni reali semi-domestici, anche anatre migratrici (Fischioni, Mestoloni, Alzavole, Morette, Moriglioni, ecc.; il Quattrocchi è regolare anche come estivante: 2 esemplari nell’Agosto’99-pers.comm.) e numerosi passeriformi tipici del canneto e degli incolti umidi (Cannareccione, Cannaiola, Cannaiola verdognola, Salciaiola di fiume, Forapaglie, Usignolo maggiore, Bigia padovana, ecc.). L’unico altro parco pubblico di Bialowieza (il Parco "Dyreczyjny" situato nella parte N-E del paese), pur essendo assai più piccolo, viene considerato ancora migliore del precedente per l’osservazione del Luì verdastro in epoca riproduttiva. L’ampia estensione di prati presente a Nord dell’abitato costituisce il terreno d’alimentazione prediletto da diverse Aquile anatraie minori, dalla Cicogna nera, dall’Albanella minore e dall’Upupa (rarissima in tutta la regione); sono presenti anche il Re di quaglie e la Bigia padovana. Ancora più a Nord troviamo il Parco Nazionale della Foresta di Bialowieza; si tratta di un’enorme riserva integrale nata per proteggere la parte di foresta più antica e meglio conservata della regione. Al suo interno è possibile osservare praticamente tutte le specialità silvane del N-E-Polonia: dai pigliamosche (le 4 specie) ai picchi più rari, dal Piro piro culbianco alla Nocciolaia, dal Francolino di monte alla Civetta nana e capogrosso, ecc. Sono, inoltre, presenti importanti contingenti numerici di tutte le principali specie di mammiferi, quali Bisonte, Lince, Lupo, Cane procione, Alce, Cervo, ecc. E’ possibile visitare il parco solo ed esclusivamente prenotando una visita guidata alla sede della riserva, che si trova in paese, nella parte meridionale del "Parco pubblico Palacowy". A Sud dell’agglomerato urbano scorre il fiume Narewka che, rallentando il proprio corso (dopo aver dato vita ai due laghetti cittadini visti precedentemente), forma una stupenda ed estesa area palustre con canneti, boschetti allagati e prati umidi. In questa zona è possibile reperire tutte le specie tipiche delle zone umide della regione compreso il Re di quaglie, il Voltolino, la Bigia padovana a la Salciaiola di fiume. Anche il Castoro europeo è presente (piuttosto comune) e facilmente osservabile anche dal ponticello sul fiume, all’interno di Bialowieza. L’ultima area di una certa importanza naturalistica sita nei pressi dell’abitato, che consiglio di visitare, è la riserva di "Wysokie Bagno" al confine con la Bielorussia e raggiungibile dall’estremo orientale del paese. L’oasi è stata creata per proteggere una porzione di bosco umido di conifere (sito di nidificazione del raro Crociere e, forse, della Gru) che col suo alternarsi di conifere a stagni torbosi e laghetti, ci regala reminescenze del paesaggio boreale della taiga siberiana.


  La Riserva di Gorniaskie Laki

        Si tratta di una riserva naturale, di proprietà dell’associazione protezionistica polacca P.T.O.P., situata a circa 3km. a S-O della città di Hajnowka. Quest’area è stata creata appositamente per proteggere un territorio di circa 16 ettari ricoperto da paludi, prati umidi e costellata di laghetti. Al suo interno sopravvive un’avifauna d’eccezionale interesse in quanto legata ad un’habitat (quello delle zone umide incontaminate) che rischia, poco a poco, il completo annientamento da parte dell’agricoltura e per mezzo della pratica della bonifica. Le specie più interessanti, tra quelle nidificanti all’interno del parco, sono: anatre di varie specie (il Mestolone e l’Alzavola nidificano regolarmente), rapaci legati alle aree aperte (Aquila anatraia minore, Albanella minore, ecc.), le "sterne di palude"(il Mignattino ed il Mignattino alibianche nidificano; il piombato è regolarmente presente in migrazione e come estivante), il Combattente (pochi ma regolari i maschi che si esibiscono in primavera nel locale "lek"), l’Upupa e molti altri. Ma le vere star dello spettacolo sono il Croccolone (è presente una piccola colonia) ed il Pagliarolo; queste due sono probabilmente da considerarsi le specie simbolo dell’avifauna polacca e, all’interno della regione della foresta di Bialowieza, possono essere contattate solo in questa piccola area protetta. Per visitare la Riserva di "Gorniaski Laki" è necessario chiedere informazioni, riguardo le correnti modalità d’entrata, alla sede della P.T.O.P. (la stessa che ospita il quartier generale del Parco nazionale di Bialowieza, sita nel parco cittadino "Palacowy"); io consiglio, inoltre, di chiedere preventivamente ragguagli ai birdwatcher locali (contattabili presso le sedi delle associazioni naturalistiche, negli abitati di Bialowieza e Hajnowka), sulla situazione del livello delle acque e della presenza di uccelli.


  Il Lago di Siemianòwka

        A Nord della sconfinata distesa d’alberi, che caratterizza la Foresta di Bialowieza, troviamo il grande "Lago di Siemianowka", località mitica ed ancora alquanto misteriosa (almeno dal punto di vista ornitologico).Quando, negli anni’80, cominciarono i lavori per la creazione di un grosso invaso artificiale nei pressi del paese di Siemianòwka, scoppiarono un mare di critiche da parte degli ambientalisti; l’opera di bonifica e di scavo avrebbe dovuto (teoricamente) mettere in pericolo il naturale assetto idrogeologico dell’intera foresta circostante e prosciugare l’estesa area palustre che aveva da sempre caratterizzato la valle del fiume Narew. Tuttavia, terminato l’intervento umano, nel nuovo bacino cominciò immediatamente un rapido processo di spontanea ri-naturalizzazione; il lago venne, inoltre, immediatamente colonizzato dalle 3 specie di Mignattini europei (simbolo della zona umida) ed altre specie di uccelli tipiche di habitat lacustri e palustri, precedentemente sconosciute in questa regione della Polonia. Oggi è possibile, visitando questo sito, entrare all’interno di uno degli scenari di maggior effetto paesaggistico ed importanza naturalistica dell’intera nazione (non a caso molti ornitologi polacchi lo considerano come il miglior hot-spot del paese). Si tratta di un basso lago paludoso di enormi proporzioni (10 x 4,5km.circa), quasi completamente coperto da vegetazione acquatica e circondato da una spessissima frangia ripariale di canneto e saliceto allagato. L’argine a Nord del paese di Siemianowka offre, probabilmente, la migliore visuale sulle acque interne del lago e la possibilità di osservare quelle specie di uccelli, tipiche delle "acque aperte", quali: Oca selvatica, Marzaiola, Mestolone, Quattrocchi (nidificante regolare), Cigno selvatico (migratore ed estivante regolare; nidificante occasionale), Svasso piccolo, Svasso collorosso, Gabbianello ecc. Lungo la spiaggetta che costeggia l’argine è possibile ammirare numerosi limicoli (Pavoncella, Piro, piro piccolo, Piro piro culbianco, Pettegola, Combattente ed il raro Albastrello, regolarmente estivante e nidificante). Proseguendo ad est del paesino, lungo una strada secondaria che conduce alla frazione di Siemieniakowszczyzna, è possibile avvicinarsi maggiormente all’area palustre (deviando a sinistra lungo uno dei numerosi tratturi diretti ad alcuni "cottage" sorti in riva al lago). Lungo questo tratto ripariale troviamo un’habitat più "chiuso", formato da vasti canneti e stagni ricoperti di vegetazione galleggiante; questo è il regno degli uccelli palustri: centinaia di Mignattini (delle 3 specie europee) costruiscono il nido sulle coltri di ninfee e nannufari mentre i Rallidi (Porciglione, Voltolino e, possibilmente, Schiribilla) ed il Tarabuso nidificano al riparo delle cannuccie palustri (Phragmites sp.). Le lame fangose e le basse rive erbose ospitano altre due specie rarissime, di origine orientale, e degne di nota: l’Albastrello e la Cutrettola testa-gialla orientale (poche coppie regolarmente presenti in periodo riproduttivo). Altre ampie visuali su tratti d’acqua libera possono essere ottenute dalla diga di Rybaki (e dalla vicina frazione di "Rudnia"), dalla strada che passa attraverso il paese di Bachury e dagli argini posti ad Est ed a Sud di Cisòwka. Oltre alle specie legate essenzialmente all’ambiente lacustre o palustre, è anche possibile compiere eccezionali osservazioni di uccelli non propriamente acquatici ma in grado di sfruttare la zona umida per la ricerca del cibo; tra queste le più interessanti sono: Cicogna nera, Lodolaio, Falco di palude, Albanella minore, Pecchiaiolo, Falco pescatore (probabilmente nidificante sul lago), Aquila anatraia minore, Aquila anatraia maggiore (raro ma regolare visitatore proveniente dalla vicina Bielorussia) ed Aquila di mare (2/3 coppie nidificanti nei dintorni). Le aree consigliate per l’osservazione di questi animali, oltre ai punti panoramici posti sugli argini in riva al bacino, sono le distese prative e parzialmente coltivate nei dintorni di Cisowka (dove è possibile trovare anche l’Upupa), l’ampia brughiera ad est del lago (la Gru nidifica nei boschetti umidi di pini e betulle; Calandro, Bigia padovana e Ciuffolotto scarlatto sono comuni) e le praterie erbose a Nord di Narewka (Upupa, Averla piccola e Fagiano di monte).


Bibliografia
  • AAVV, (Cartina) "Puszcza Bialowieska - mapa przyrodnicza - Polish part", P.T.O.P.
  • AAVV, "Important Bird Areas in Europe", International Council for Bird Preservation
  • Dyczkowski J., "Where to watch birds in Poland: Bialowieza, Siemianowka, Biebrza", (in prep.)
  • Gosney D., "Finding Birds in Poland - Revised Edition", GosTour Guide
  • Snow and Perrins, "Birds of the Western Paleartic- Concise Edition", Oxford University
  • Sokolowski A., "Flora roslin naczyniowych puszczy Bialowieskiej (The flora of vascular plants in the Bialowieza forest)", Bialowieza Park Narodowy Ed.

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