Quaderni di birdwatching Anno II - vol. 3 - aprile 2000

Articolo originale

Titolo

di Andrea Corso

Summary: On 2 September 1997, an hybrid Swallow x House Martin was mist-netted and ringed. Such kind of hybrids are not uncommon. Detailed description of the bird is given, together with some warning on the possible resemblance with Red-rumped Swallow.

        Il 2 settembre 1997, durante una delle regolari sedute di inanellamento organizzate ogni autunno ad un dormitorio di Rondini, è stata catturata una Rondine "strana", che è risultata subito essere un ibrido tra Rondine e Balestruccio. In questi anni, è stato organizzato dall’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica un massiccio e capillare programma di ricerca sulle Rondini, nell’ambito del quale sono state catturate e inanellate molte migliaia di Rondini, assieme a Balestrucci e Topini, e anche qualche Rondine rossiccia. Ogni autunno, in mezzo a tutti questi uccelli, è stato inanellato anche qualche ibrido Rondine x Balestruccio, in diverse località, sempre in dormitori di Rondini all’interno di canneti. Questo tipo di ibridi è considerato relativamente frequente (Turner, 1989).
L’individuo del 2/9/97, catturato nella riserva di Macchiagrande nei pressi di Roma, era un giovane dell’anno. Ne sono state registrate le principali misure morfometriche (peso di 16,1 grammi, lunghezza della terza primaria 82,5 mm).

Ibrido Rondine per Balestruccio
(foto © Enzo Savo)

        Per quanto riguarda il piumaggio, il groppone si presentava bianco, con qualche indistinta striscia grigiastra e le copritrici del sopracoda erano nerastre, entrambi caratteri del Balestruccio juv. Il mento e metà della gola erano di colore brunastro-castano, come nel juv. di Rondine, sebbene quest’area colorata fosse più ristretta del normale; la fronte era pallida, sfumata di castano, come nella Rondine juv e la banda pettorale nera era del tutto assente.

        La coda forcuta aveva un’intaccatura più profonda che nel Balestruccio, ma non tanto quanto la Rondine e le remiganti bruno-nerastre mancavano delle macchie bianche presenti nella Rondine. La proiezione delle primarie appariva simile a quella della Rondine, più lunga che nel Balestruccio, ma la lunghezza delle ali era intermedia tra le due specie. Il tarso, infine, si presentava piumato come nel Balestruccio, sebbene i piedi lo fossero solo in maniera molto rada.

        Quasi tutti gli ibridi sinora catturati sono simili a quello qui descritto, tranne per il fatto che nella maggior parte dei casi è visibile uno stretto, indistinto collare scuro o nerastro, come nel Balestruccio; il colore del groppone chiaro può variare dal bianco a rosato, o anche sfumato di castano, in maniera che ricorda la Rondine rossiccia. Il tarso è quasi sempre piumato, almeno per metà (solo due individui con tarsi non piumati); le remiganti sono più spesso simili a quelle del della Rondine (e non del Balestruccio, come nell’individuo del 2/9/97). La lunghezza delle ali varia considerevolmente, anche se rimane sempre intermedia tra i valori tipici delle due specie.

Ibrido Rondine per Balestruccio
(foto © Enzo Savo)

        E’ interessante notare che si riteneva che questi ibridi non hanno possibilità di sopravvivere all’inverno o alla migrazione (P. Micheloni, in verbis); al contrario, alcuni di questi ibridi si sono dimostrati in grado di ritornare la primavera successiva: uno di essi è stato visto transitare in migrazione allo Stretto di Messina nel maggio 1997 e uno nell’aprile 1999. Inoltre, alcuni sono stati catturati, sempre nell’ambito di un progetto patrocinato dall’I.N.F.S., nell’area di svernamento in Nigeria, durante il tardo inverno (P. Micheloni, in verbis).

        Per concludere, ritengo che per tutti i birdwatcher sia utile conoscere il possibile aspetto di questi ibridi, a causa della loro somiglianza con la Rondine rossiccia (in distanza, possono risultare davvero molto simili). Prima di identificare una Rondine rossiccia in area dove questa è solo accidentale, bisognerebbe notare tutti i caratteri identificativi (Beaman & Madge, 1998), in particolare:

  • parti inferiori slavate di rossiccio o arancio (più bianche negli ibridi)
  • profonda intaccatura della coda
  • copritrici del sottocoda scure (sempre bianche negli ibridi)
  • groppone tutto o almeno per metà rossastro scuro invece che bianco, rosato o al più sfumato di castano (ma attenzione ai giovani che hanno spesso groppone bianco!!)
  • sottili striature scure sul petto mai mostrate dagli ibridi (al massimo solo sottili e indistinte, mai visibili sul campo)

  • Bibliografia

    * Turner A. & Rose C. 1989. A Handbook to the Swallows and Martins of the World. Pagg. 226 — 230. Christopher Helm, London.
    * Beaman M. & Madge S. 1998. The handbook of Bird Identification for Europe and the Western Palearctic. Pag. 574. Christopher Helm, London.

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