Quaderni di birdwatching Anno II - vol. 3 - aprile 2000


Segnalazioni

In questa rubrica ci proponiamo di segnalare articoli apparsi su riviste di birdwatching e di ornitologia che pensiamo possono interessare il birdwatcher italiano, o perché trattano dell'avifauna italiana e europea, o perché scritti da connazionali, o che sono comunque di argomento generale. In qualche caso, ne riporteremo solo il titolo o poco più, altre volte un riassunto più o meno esteso; ciò non vuole in nessun caso rispecchiare una graduatoria di maggiore o minore interesse ma, il più delle volte, è solo il risultato della nostra diversa possibilità di accedere alla pubblicazione originale.

È stato reso noto il rapporto n° 14 del C.O.I., consultabile sul sito del CISO. Ecco dunque le segnalazioni omologate durante la riunione tenutasi il 25 settembre 1999 a Caorle (VE) durate il X Convegno Italiano di Ornitologia. Vi si trovano due prime segnalazioni per l’Italia (Canapino asiatico e Moretta dal collare) e una prima nidificazione (Edredone).

LISTA 1A (segnalazioni accettate sulla base di una documentazione completa e inequivocabile)
Strolaga beccogiallo Gavia adamsii: 1 ind., probabilmente del II anno, osservato al largo di Lignano (UD, Friuli-Venezia Giulia) il 23 aprile 1999. Segnalazione di K. Kravos. Precedenti segnalazioni: 3.
Edredone Somateria mollissima: 1 coppia nidificante (femmina con 3 pulli di c. 4-5 giorni) rilevata il 12 giugno 1999 nella R.N. Foce dell’Isonzo, Staranzano (GO, Friuli-Venezia Giulia). Segnalazione di S. Candotto, B. Cimador, K. Kravos. Probabilmente gli stessi individui (femmina con 2 giovani) osservati alla foce del Timavo (TS) il 10 agosto 1999 da L. Felcher, S. Macuzzi , T. Zorzenon. Primo caso di nidificazione certo per l’Italia (in precedenza solo indizi di nidificazione possibile in Toscana).
Pavoncella armata Hoplopterus spinosus: 1 ind. osservato nell’Oasi del Lago di Alviano (TR, Umbria) dal 15 al 23 marzo 1999. Documentazione fotografica di S. Laurenti. Segnalazione di F. Belisario. Precedenti segnalazioni: 1.
Canapino asiatico Hippolais caligata: 1 ind. osservato alla foce del fiume Serchio (LU, Toscana) il 4 e 5 settembre 1999. Documentazione fotografica. Segnalazione D. Occhiato. Altri osservatori: A. Sacchetti, E. Occhiato, I. Orsi, F. Trafficante. Prima segnalazione per l’Italia.

LISTA 1B (segnalazioni accettate sulla base di una documentazione sufficiente a permettere la corretta determinazione)
Moretta dal collare Aythya collaris: 1 ind. osservato e fotografato sul Lago di Viverone (BI, Piemonte) il 13 febbraio 1999. Segnalazione di B. Caula e P. Beraudo. Prima segnalazione per l’Italia.
Pavoncella armata Hoplopterus spinosus: 1 ind. osservato nelle "Casse di espansione del fiume Secchia", Campogalliano (MO), Rubiera (RE), Modena (Emilia-Romagna) il 24 maggio 1998. Segnalazione di A. Manicardi; altri osservatori: A. Lugli, M. Lugli, R. Bandieri, N. Pivetti, G. Incerti.
Pavoncella armata Hoplopterus spinosus: 1 ind. osservato sul Lago Trasimeno presso Panicarola, Castiglione del Lago (PG, Umbria) il 15 aprile 1999 e il 10 luglio 1999. Segnalazione di F. Belisario. Non è da escludersi che possa trattarsi dello stesso individuo osservato sul Lago di Alviano.
Pavoncella codabianca Vanellus leucurus: 1 ind. osservato nelle Valli del Mezzano (FE, Emilia-Romagna) il 3 giugno 1999. Segnalazione di R. Tinarelli. Precedenti segnalazioni: 3.

LISTA 3 (segnalazioni sospese per ulteriori approfondimenti)
Sterna di Dougall Sterna dougallii: 1 ind. osservato ad Albinia (GR, Toscana) il 15 luglio 1998. Documentazione fotografica. Segnalazione di J.G. Cecere

LISTA 4 (segnalazioni non omologate)
Fulmaro Fulmarus glacialis: 1 ind. catturato in Sardegna il 7 ottobre 1946, conservato nella collezione G.F. Panont ora presso il Comune di Santo Stino di Livenza (VE). Mancanza di requisiti per l’omologazione.
Nibbio bianco Elanus caeruleus: 1 ind. Catturato a Bosco di Rivignano (UD) il 12 ottobre 1948, conservato nella collezione G.F. Panont. Mancanza di requisiti per l’omologazione.
Pavoncella armata Hoplopterus spinosus: 1 ind. catturato in Sicilia il 6 novembre 1947, conservato nella collezione G.F. Panont. Mancanza di requisiti per l’omologazione.
Gabbiano sghignazzante Larus atricilla: 1 ind. osservato nel porto di Genova il 21 maggio 1999. Documentazione insufficiente. Possibilità di confusione con individui della I estate di Larus pipixan.
Vescovo dorato Euplectes afer: 1 ind. osservato e fotografato presso S. Michele al Tagliamento (Veneto) il 17 agosto 1998. Segnalazione D. Fasano. Individuo ritenuto sfuggito alla cattività.


J. Jackson. 21st century birds. Birdwatch 88, ottobre 1999, pagg. 18-21.
Pochi di noi avranno mancato di accorgersi che il numero delle specie di uccelli del mondo ha cominciato a crescere negli ultimi anni. La tassonomia ornitologica sta attraversando una fase di mutamenti e sempre più numerose sono le sottospecie elevate al rango di specie a pieno titolo, anche nell’avifauna Europea. Il numero delle specie esistenti dipende dal criterio impiegato per definire che cosa esattamente si intende come una specie. L’autore riesce a spiegare in termini divulgativi e comprensibili l’attuale dibattito tra i due diversi criteri ora in voga nella biologia, chiamati rispettivamente Biological Species Concept e Phylogenetical Species Concept. Ma soprattutto riesce, mantenendo opportunamente le distanze tra le due scuole, a chiarire i limiti di entrambi e i casi nei quali ora l’uno ora l’altro trovano applicazioni criticabili. E non perde mai di vista la fondamentale verità che ogni tassonomia altro non è che il tentativo artificiale di incasellare gli organismi in un ordine non naturale, ma gradito dall’uomo.


AA. VV. Telescopes on test. Birdwatch 89, novembre 1999, pagg. 38-43.
Finalmente quello che un po’ tutti avremmo voluto vedere pubblicato da un pezzo: un test dei cinque più famosi modelli di telescopi per il birdwatching, con scheda tecnica, prova sul campo e (soprattutto) un verdetto finale. Le ottiche messe alla prova sono: Optolyth TBS 80 GA HDF, Swarovski AT 80 HD, Kowa Prominar TSN-823, Nikon Fieldscope ED 78 A e Leica Apo-televid 77, i migliori sul mercato. Anche se nessuno può garantire l’assoluta obiettività della redazione della rivista che, supponiamo, dovrà pure cercare di non perdere i suoi inserzionisti pubblicitari, le valutazioni che vengono espresse sembrano ineccepibili. Qual è dunque il telescopio da comprare? Anche se non viene stilata una vera e propria classifica, il giudizio migliore va senza ombra di dubbio allo Swarovski AT 80 HD, definito: "un telescopio superbo da usare sul campo…… dannatamente vicino alla perfezione".


A. Corso. Separating juvenile Imperial and Greater Spotted Eagles, in particular of the pale morph ‘fulvescens’. Dutch Birding 21, 1999 (3), pagg. 150-151.
Dal dicembre 1997 all’inizio di febbraio 1998, una grande aquila di colore chiaro ha svernato nelle Valli del Mezzano, in provincia di Ferrara. Inizialmente era stata identificata come una giovane Aquila anatraia maggiore Aquila clanga, del raro morfismo fulvescens; durante il suo soggiorno divenne invece chiaro che si trattava di un’Aquila imperiale Aquila heliaca. In considerazione delle difficoltà di identificazione dei giovani di queste due specie, Andrea Corso riassume in questa nota i caratteri distintivi tra i giovani di A. heliaca e di A. clanga, compreso il morfismo fulvescens.


A. Corso. Sexing of juvenile Montagu’s Harrier. Dutch Birding 21, 1999 (4), pagg. 189-192.
L’identificazione dell’Albanella minore è stata discussa in numerose pubblicazioni, ma la determinazione del sesso dei giovani è quasi sempre basata sul colore dell’occhio. Nel corso di uno studio sulla nidificazione dell’Albanella minore in Italia, l’autore ha rilevato alcune differenze di struttura e di piumaggio tra le giovani femmine e i giovani maschi. Questi caratteri vengono proposti per la determinazione in campo. Oltre ad una serie di differenze nel piumaggio, viene citata la lunghezza delle ali chiuse rispetto alla coda: nelle giovani femmine la proiezione della coda è molto più lunga che nei maschi, nei quali appare quasi del tutto assente.


D. Forsman. Identification of Eleonora’s Falcon. Alula 4, 1999, pagg.122-126.
Il Falco della Regina abita le isole rocciose del Mediterraneo; l’Italia ne ospita una popolazione consistente, in termini globali. In ottobre, terminata la stagione riproduttiva, i Falchi della Regina migrano attraverso il Medio Oriente fino all’Oceano Indiano, dove svernano soprattutto nel Madagascar. Ritornano da noi in aprile-maggio, ma è solo in luglio e agosto che si stabiliscono sui territori di nidificazione. Alcuni dei piumaggi del Falco della Regina sono di facile riconoscimento, ma la variabilità di questa specie è tale che vi sono piumaggi che possono creare grande confusione. L’articolo tratta l’identificazione sul campo di tutte le fasi di età e la separazione dalle specie simili, con la solita abbondanza di approfonditi dettagli cui ci ha abituati Dick Forsman, e con l’ausilio di splendide fotografie.


A. Corso. Slender-billed Gull. Alula 4, 1999, pagg.122-126.
Per il birdwatcher italiano, il Gabbiano roseo è una specie relativamente abituale, che di solito non presenta grossi problemi di riconoscimento. Ma può capitare che qualche individuo atipico del molto più diffuso Gabbiano comune crei perplessità e dubbi di identificazione. Questo articolo è principalmente dedicato ai birder del nord Europa, che non sono affatto abituati alla specie, ed è accompagnato da ottime foto che illustrano i piumaggi delle diverse età e la variabilità nei caratteri morfologici.


R. Aymi. Identification of adult male yellow wagtails in winter plumage in western Europe. Dutch Birding 23, 1999 (5).
Sebbene esistano molti studi sui piumaggi dei maschi dei diversi taxa (sottospecie? specie?) delle Cutrettole, la maggior parte di essi si riferiscono al caratteristico piumaggio estivo. Esistono ancora poche informazioni per la loro identificazione in piumaggio invernale. Questo studio presenta un’analisi delle differenze tra i maschi adulti delle varie forme di Cutrettola ed è basato sui dati raccolti in campagne di cattura e inanellamento condotte nel delta dell’Ebro (Spagna) nel corso di diversi anni. Sono stati studiati e identificati oltre 1600 maschi adulti delle forme: flavissima, flava, thunbergi, iberiae e cinerocapilla. L’attenzione è rivolta ai soli maschi adulti perché gli individui al primo inverno e le femmine adulte sono impossibili da separare con certezza. I criteri di identificazione sono basati essenzialmente sulle caratteristiche della testa: sopracciglio, mento e gola, copritrici auricolari, capo e redini.


B. Massa. New and less known bird from Libya. Bulletin of the British Ornithologists’ Club 119 n° 2, 1999: pagg. 129-133.
Dal punto di vista ornitologico, la Libia è il meno esplorato dei paesi dell’Africa del nord. Quindi anche una check-list delle osservazioni compiute durante un viaggio che ha attraversato tutta la Libia, dal confine con la Tunisia e quello con l’Egitto, può contribuire alla conoscenza della sua avifauna. Tra le segnalazioni più significative, un Nibbio bianco, il corteggiamento di una coppia di Avvoltoio orecchiuto e la nidificazione dell’Aquila di Bonelli.


D. Page. Identification of Bonelli’s Warblers. British Birds 92, ottobre 1999: pagg. 524- 531.
Solo di recente è stato riconosciuto che quello che è sempre stato definito come Luì bianco deve, in realtà, venire trattato come due specie separate: il Luì bianco occidentale Phylloscopus bonelli e il Luì bianco orientale Phylloscopus orientalis (la specie comune e nidificante in Italia è la prima delle due, n.d.r.) La principale differenza tra le due specie è data dal canto, mentre le differenze morfologiche sono minime e, in generale, ancora poco note, almeno per quello che riguarda l’identificazione in natura. Questo articolo presenta i caratteri che possono permettere di separare sul campo le due specie, anche se conclude che il grado di variabilità all’interno di ognuna è tale da portare ad ampie sovrapposizioni dei caratteri di piumaggio e biometrici. Per cui è necessaria una grande cautela, non solo sul campo, ma anche nel caso di individui "in the hand". L’articolo è corredato da numerose fotografie e da un bella tavola disegnata da Ian Lewington.


TWSG Bulletin 11, luglio 1998.
Il Threatened Waterfowl Specialist Group (TWSG) si pone come scopo di identificare le specie e/o sottospecie di Anatidae minacciate a livello globale, di monitorare il loro status, di raccogliere e scambiare informazioni e dati su ricerche e progetti di conservazione di questi taxa, di produrre action plan internazionali, e di mettere in atto progetti di conservazione in collaborazione con altre organizzazioni. Tutti i membri del TWSG ricevono un bollettino semestrale che raccoglie notizie di conservazione e studi sullo status e la biologia di specie minacciate. Nel sito web del TWSG si può consultare la versione on-line del Bollettino; purtroppo l’aggiornamento si è fermato al numero di luglio 1998, ma proprio questo numero è particolarmente interessante per noi, perché quasi tutto dedicato alle specie più rare di anatre europee: Moretta tabaccata, Anatra marmorizzata, Gobbo rugginoso. Ne riportiamo qui di seguito i titoli degli articoli, che si possono leggere per intero sul sito web dell'organizzazione.

  • Studies on the Ferruginous Duck in Bulgaria
  • The status of the Ferruginous Duck in Poland
  • Ferruginous Ducks in Croatia
  • The status and biology of threatened waterfowl in Morocco
  • Marbled Teal and Ferruginous Duck breeding in south-west Uzbekistan
  • The status of Marbled Teal in Azerbaijan
  • The status of Marbled Teal in Iraq
  • Status of globally threatened wildfowl on central Anatolian lakes, Turkey
  • Record count of White-headed Ducks wintering in Greece
  • Breeding status of the White-headed Duck on the Central Plateau, Turkey
  • White-headed Ducks in the north Caspian region
  • Monitoring of Red-breasted Geese in Bulgaria in the 1990s

M. Rosén, A. Hedenström, A. Badami, F. Spina and S. Åkesson. Hunting flight behaviour of the Eleonora's Falcon Falco eleonorae. Journal of Avian Biology: 30, 1999, n. 4.
Il Falco della Regina Falco eleonorae si procura di che allevare i suoi piccoli catturando uccelli migratori in volo sul mare. Il suo periodo di nidificazione è ritardato in modo da coincidere con il massimo passaggio dei migratori. Gli autori di questo articolo, tra i quali Fernando Spina dell’I.N.F.S., hanno studiato la colonia di Falchi della Regina sull’Isola di San Pietro, seguendone le traiettorie di volo durante le uscite di caccia. I falchi maschi lasciano la colonia per cacciare in mare aperto, fino a 24 km di distanza, probabilmente per intercettare la rotta dei migratori che attraversano il Mediterraneo partendo dalla Francia meridionale. In queste uscite di caccia, essi prendono quota fino a più di 1000 metri (con un massimo registrato di 1649 metri): queste altitudini coincidono con quelle che sembra siano usate dai migratori in volo.


N. Jonzén and J. Petterson. Autumn migration of raptors on Capri. Avocetta: 23, n 1-2, dicembre 1999.
Viene documentata per la prima volta la migrazione degli uccelli rapaci sull’isola di Capri. Le osservazioni sono state compiute nell’autunno 1994 e 95; le specie più numerose sono risultate il Falco pecchiaiolo e il Falco di palude, con il periodo di massimo passaggio concentrato tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre.


A. Corso. Less is more. British vagrants: Lesser Kestrel. Birdwatch: 91: gennaio 2000, pagg. 29-33.
Il Falco grillaio è in continua diminuzione in tutto il suo areale europeo; gli ultimi baluardi della specie si trovano in Spagna, Grecia, Turchia e in Italia. Il nostro irrefrenabile Andrea Corso fornisce ai birdwatcher inglesi consigli di prima mano per l’identificazione di questa specie, raro accidentale nelle isole britanniche.


O. Janni. First record of American Coot Fulica americana in the Galapagos Islands. Cotinga 12, autunno 1999, pag. 83.
Ottavio Janni è cresciuto come birdwatcher negli Stati Uniti e da poco è ritornato in Italia. Nel febbraio del 1999 ha osservato e fotografato due esemplari di Folaga americana sull’isola di Isabela, nelle Galapagos. Si tratta della prima segnalazione per le isole Galapagos e, forse, della più meridionale in assoluto.


F. Sergio, L. Marchesi & P. Pedrini. Black Kite (Milvus Migrans) density and productivity in relation to predation pressure by Eagle Owl (Bubo bubo). Buteo, 1999, Supplement: Abstracts of 3rd Eurasian Conference of Raptor Research Foundation.
Del gufo reale si sa che non disdegna di catturare altri uccelli rapaci, sia diurni che notturni. Fin dagli anni ’60, in molti paesi Europei sono stati attivati programmi di reintroduzione del Gufo reale, ma raramente si è tentato di valutare l’effetto di questa specie sugli altri rapaci. In questo studio, condotto nelle Prealpi Italiane, è stato studiato il successo riproduttivo del Nibbio bruno, in funzione della distanza del nido dai siti di riproduzione del Gufo reale. I nibbi bruni scelgono di collocare il proprio nido lontano dai territori del Gufo reale e la loro produttività è risultata proporzionale alla distanza dal più vicino. La mortalità dei nidiacei di Nibbio bruno era significativamente più alta nella aree con elevata densità di Gufo reale, rispetto alle zone in cui quest’ultimo era assente. La reintroduzione del Gufo reale, perciò, può dare origine alla ridistribuzione dei nidi degli altri rapaci nell’area e a una diminuzione della loro produttività. Ciò suggerisce un’estrema cautela quando si progetti di reintrodurre il Gufo reale in aree che siano presenti altre specie rare o minacciate, come ad esempio il Lanario.


J.H. Cooper. Iberian Azure-winged magpie come in from the cold. British Birds 92 (12), dicembre 1999: pagg. 659-665.
J.H. Cooper. First fossil record of Azure-winged Magpie Cyanopica cyanus in Europe. Ibis 142 (1), gennaio 2000: pagg. 150-151.

Due articoli della stessa autrice, sullo stesso argomento: la sorprendente scoperta del primo fossile di Gazza azzurra. La Gazza azzurra Cyanopica cyanea è famosa perché fornisce uno dei più clamorosi esempi di areali di distribuzione disgiunti. Abita l’Asia orientale (Cina, Giappone e Corea) e ha una piccola popolazione nell’Europa occidentale, in Spagna e Portogallo; nelle vastissime regioni comprese tra queste due aree lontanissime è del tutto assente. L’origine della popolazione iberica è stata molto discussa, e spesso è stata ritenuta frutto della introduzione da parte dei navigatori Portoghesi del diciassettesimo secolo. Un’ipotesi alternativa, ma mai provata finora, suggerisce che sia invece il relitto di una popolazione che in tempi remoti occupava con continuità tutto il Paleartico e che poi si sia isolata in una area-rifugio durante l’ultimo periodo glaciale . Nel novembre 1997, durante alcuni scavi, sono state recuperate ossa fossili di numerosi uccelli, in alcune grotte nei pressi di Gibilterra; tra questi, un omero completo di un immaturo di Gazza azzurra, rinvenuto in strati antichi di 44.000 anni. Così viene definitivamente cancellata l’ipotesi dell’introduzione da parte dell’uomo.


K.E. Viniecombe. Identification of Ferruginous Duck and its status in Britain and Ireland. British Birds 93 (1), gennaio 2000: pagg. 4-21.
Lungo e dettagliato articolo di identificazione sulla Moretta tabaccata. Anche se i maschi adulti non causano difficoltà, qualche problema lo possono porre le femmine e, in particolare, i giovani; e non bisogna dimenticare i frequenti ibridi con il Moriglione. Testo molto approfondito e corredato da numerose foto scattate a individui in cattività, in ogni fase di piumaggio.


R. Riddington & J. Reid. Lesser Frigatebird in Israel: new to the Western Palearctic. British Birds 93 (1), gennaio 2000: pagg. 22-27.
Viene descritto il primo avvistamento per il Paleartico Occidentale della Fregata minore Fregata ariel, avvenuto ad Eilat, sulle rive del Mar Rosso il 1 dicembre 1997. Il Comitato Israeliano per le Rarità ha accettato la segnalazione, anche in assenza di fotografie, sulla base della completa e accurata descrizione presentata, che permette di escludere ogni altra specie di uccelli marini e la pur molto simile Fregata magnifica.


K.E. Vinicombe. White Wagtail. A closer look. Birdwatch: 93: marzo 2000, pagg. 50-52.
L’intento di questo articolo è di illustrare ai birder inglesi i dettagli della separazione dalla Ballerina bianca Motacilla a. alba (solo migratrice nel Regno Unito) dalla comune e nidificante Ballerina nera Motacilla a. yarrellii. Ma può sicuramente essere letto anche al contrario, e utilizzato da noi italiani per identificare quei pochi individui di Ballerina nera che arrivano a svernare nel nostro paese.


L. Bordignon & G. Anselmetti. Prima nidificazione di Chiurlo maggiore (Numenius arquata) in Italia . Riv. Ital. Ornitologia 69 (1): pagg. 45-52, 1999.
La specie ha nidificato per la prima volta in Italia nel 1996, nella baraggia dell’alta pianura piemontese. Osservazioni successive hanno confermato la presenza di 1-2 coppie che sono estremamente a rischio in quanto l’area è sottoposta a vincoli di servitù militare, passaggio di truppe corazzate, libero pascolo da parte di ovini e distrubo antropico vario. In almeno un caso, la nidificazione è fallita a causa della predazione delle uova da parte di Corvidi.


A.A.V.V. (a cura di LIPU e WWF). Nuova Lista Rossa degli uccelli nidificanti in Italia. Riv. Ital. Ornitologia 69 (1): pagg. 3-44, 1999.
Aggiornamento essenziale della Lista Rossa pubblicata nel 1981 redatta sulla base dei criteri dell’UICN. Sono considerate a rischio 121 delle 250 specie nidificanti in Italia (=48,4%), di cui 16 sono "in pericolo critico" (CR) e 28 "in pericolo" (EN). Quelle in "pericolo critico" sono: Mignattaio, Canapiglia, Moretta tabaccata, Moretta, Capovaccaio, Aquila del Bonelli, Schiribilla, Piviere tortolino, Pittima reale, Sterna del Rüppel, Mignattino, Mignattino alibianche, Colombella, Cuculo dal ciuffo, Rondine rossiccia e Forapaglie. Quelle che hanno avuto un forte trend negativo rispetto al 1981 sono: Aquila del Bonelli (10-20 coppie), Moretta tabaccata (25-50 coppie), Capovaccaio (10-30 coppie), Fraticello (3000-6000 coppie) mentre altre (Mignattaio, Piviere tortolino, Mignattino, Falco di palude, Lanario, Gallina prataiola, Pernice di mare, Gabbiano corso e Averla cenerina) si confermano stabili.
NdR: spesso le stime sono difficili e non sempre fotografano pienamente una situazione complessa come quella reale, certo alcune situazioni sembrano peggio di quanto non affermino gli autori (Capovaccaio in primis), mentre altre paiono andare sostanzialmente migliori (Lanario, Falco di palude). Dei problemi di conservazione delle specie a rischio in Italia si occuperà il prossimo numero, interamente dedicato al problema, di Quaderni di Birdwatching.


R. Grasso & R. Ientile. Una Cutrettola testagialla orientale (Motacilla citreola) nelle collezioni ornitologiche del Museo di Zoologia dell’Università di Catania. Riv. Ital. Ornitologia 69 (1): pagg. 3-44, 1999.
Un esemplare catturato il 30.12.1974 alle Saline di Siracusa (immaturo 1° inverno) rappresenta l’ottava segnalazione per l’Italia, la seconda per la Sicilia.


L. Maffezzoli. Presenza invernale di Balia nera (Ficedula hypoleuca) in un parco periurbano di Mantova. Riv. Ital. Ornitologia 69 (1): pagg. 134-135, 1999.
Un individuo ha sostato dal 6 al 9 dicembre 1997 presso il lago di Mezzo (Mantova). Si tratta della prima osservazione invernale della specie in Italia.


A. Corso. Common Swift and Illyricus Pallid Swift. (Lettera) Birding World 13 (1), gennaio 2000.
Si ipotizza che la popolazione nidificante in Sicilia (e forse in parte del resto d’Italia) di Rondone pallido appartenga alla razza "illyricus", che appare più grande e più scura di quella tipica "brehmorum" e più simile, sul campo, al Rondone comune.


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