Quaderni di birdwatching | Anno II - vol. 3 - aprile 2000 |
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forse avrei potuto scrivere "Uno in mezzo a tanti ". Infatti lo Svasso cornuto per le sue analogie con il più comune Svasso piccolo e per la sua scarsa diffusione, viene "visto" ed osservato con una certa difficoltà. Ma facciamo un passo indietro. Nellavifauna italiana gli svassi occupano un posto di rilievo. Sei sono le specie censite nel Paleartico Occidentale; ebbene, di queste sei, cinque sono osservabili in Italia o come nidificanti o come svernanti: |
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Sono tutti uccelli esclusivamente acquatici che non amano volare e che trascorrono gran parte della propria vita in acqua galleggiando, nuotando o immergendosi. Tutti sono accomunati dallapparire senza coda, dallavere corpo piuttosto affusolato che "scende" in acqua posteriormente ed un collo lungo e sottile tenuto spesso verticale con la testa orizzontale (ad eccezione delle fasi di riposo). Per chi è agli inizi sarà abbastanza facile verificare quanto appena detto tutto lanno, sugli specchi dacqua anche cittadini, con il comune Svasso maggiore. La presenza concomitante di gabbiani comuni, folaghe, cormorani e germani consente inoltre le prime facili differenziazioni:
Acquisite queste semplici nozioni, avremo in mano gli strumenti per rilevare la presenza di un generico svasso sullacqua. Il passo successivo, ed il motivo di questarticolo, sarà proprio quello di andare oltre la generica osservazione, per raggiungere lesatta identificazione di due rappresentanti della famiglia: lo Svasso piccolo e lo Svasso cornuto. Non parlerò dello Svasso collorosso, in quanto ben più simile al maggiore e difficilmente confondibile con gli altri svassi.
Raro e svernante abbastanza regolare del Nord e del Centro Italia, lo Svasso cornuto frequenta di preferenza ampi bacini lacustri, estuari e basse acque costiere ove si presenta singolarmente o in piccoli gruppi. Lo svernamento è correlato alla consistenza ed allandamento della migrazione autunnale nonché agli erratismi locali. Si registrano segnalazioni anche durante il passo primaverile. Lo Svasso piccolo nidifica irregolarmente in Italia (Sicilia, Umbria, Veneto, Toscana, Molise, Puglia e Lombardia), ma si presenta più spesso come migratore e svernante. È un animale tendenzialmente gregario, frequenta i laghi interni come pure le acque costiere di tutta la nostra penisola.
In considerazione della prevalente presenza invernale delle due specie, mi soffermerò in particolare sullanalisi piumaggi invernali. Vorrei però segnalare come in primavera possa talvolta capitare di imbattersi in individui in abito. In tal caso i testi spesso riportano un "inconfondibile" ciuffo auricolare dorato che si protende dietro locchio e si solleva sul capo nero. Lesperienza però, mi porta in tal caso a dire che le differenze cromatiche dei ciuffi auricolari (più estesi e più netti nel cornuto) e del collo (piccolo = nero / cornuto = rosso) non sono così ovvie (specie in scarsità di luce, a grandi distanze o con lanimale bagnato). È pertanto sempre meglio riferirsi alle differenze di forma e contorno che seguono per un verdetto definitivo.
Le due specie hanno dimensioni simili, intermedie a quelle di uno Svasso maggiore e di un Tuffetto. Alla distanza emerge bene la quota di nero del vertice che contrasta col bianco delle guance. Differente è invece la silhouette dei due:
Questi primi semplici elementi vanno tenuti in gran considerazione, in quanto permettono già di rilevare la presenza di uno dei due uccelli in molte situazioni.
Sebbene le parti inferiori e il collo anteriore siano bianchi in entrambe le specie, alla vista laterale lo Svasso piccolo presenta i fianchi grigiastri e il dorso grigio/nero (più marrone e più chiaro nei giovani) restituendo per questo unimpressione poco contrastata, scura o "sporca" che dir si voglia. Al contrario lo Svasso cornuto ha un aspetto più contrastato quasi di bianco/nero. Ciò è dovuto in parte al piumaggio della testa ed in parte alla colorazione marrone scura (quasi nera) del dorso che "stacca" dal petto e dai fianchi bianco/grigi. Nei giovani, più tendenti al marrone, tale elemento può essere poco evidente o assente.
Lo Svasso piccolo ha una testa compatta e vagamente arrotondata. La fronte è verticale, sfuggente e culmina con una netta sporgenza anteriore. Lo Svasso cornuto ha invece una testa a cuneo o "a serpente" con fronte bassa e capo appiattito che termina in un "bernoccolo" posteriore.
In generale le teste dei due svassi sono bianco/nere (o meglio chiare/scure), bianco inferiormente e nero superiormente. Se è vero che queste caratteristiche permettono una prima facile differenziazione allinterno della famiglia, è anche vero che sono esse stesse motivo di confusione e di errata identificazione tra Svasso piccolo e cornuto. Nelladulto di Svasso piccolo troviamo un vertice nero che scende verso le guance bianche, ben sotto il livello dellocchio. Il confine tra il bianco e il nero non è demarcato nettamente, ma piuttosto sfumato. Il bianco delle guance poi sale posteriormente sulla nuca. Nel giovane invece la testa è più "sporca" e tendente al marrone, mentre guance e collo anteriore possono variare dal giallastro al marrone chiaro. Lo Svasso cornuto è mediamente più bianco. Il nero del vertice crea un forte contrasto col bianco delle guance. Il confine tra i due colori è netto e non scende mai sotto locchio. I giovani complicano purtroppo il quadro in quanto possono mantenere delle striature scure del primo piumaggio sulla testa.
Elemento ritenuto da molti (me compreso) distintivo. Il becco dello Svasso piccolo è di colore scuro ed è affilato ed appuntito. La mandibola inferiore ricurva verso lalto può conferire un tipico aspetto di becco "a retroussè" (aspetto assente e di difficile visione in molti giovani ed in altri individui adulti). Lo Svasso cornuto possiede un becco diritto, tozzo e robusto; il colore è scuro (spesso grigiastro) con punta biancastra negli adulti. Tra occhio e becco è presente una macchia rotonda pallida distintiva ma non ben osservabile.
Nello Svasso piccolo il collo è grigiastro con petto e gola bianchi. Esistono però variazioni di tale configurazione che vanno dal bianco candido di tutte le parti anteriori sino al marrone rossiccio (giovani ed altri rari individui). Gola, petto e collo anteriore dello Svasso cornuto invece, sono nettamente bianchi ed il grigio del collo spesso si unisce anteriormente a formare un "collare" mal definito e molto variabile che divide le due zone. I giovani si distinguono per il collo rossiccio. Osservare la zona di confine tra nuca e collo può essere molto utile ai fini dellidentificazione. Infatti, nello Svasso piccolo, in virtù del bianco ridotto delle guance vedremo una larga striscia scura che unisce il nero del collo con quello della nuca. Nello Svasso cornuto tale banda scura è molto sottile, limitata dal bianco delle guance che tende ad unirsi sulla nuca.
Osservare uno Svasso cornuto in Italia è raro, ma non impossibile. Credo che molti esemplari (specie giovani) passino inosservati, "intruppati" in gruppi di Svassi piccoli con cui si confondono facilmente. Per questo consiglio di sondare pazientemente tutta la superficie dellacqua col cannocchiale o col binocolo ponendo particolare attenzione ai gruppi di acquatici ed agli individui isolati. Ricordo inoltre che lo Svasso cornuto durante il giorno si ciba effettuando lunghe (e snervanti .) immersioni a buona profondità intervallate da brevi emersioni; lo Svasso piccolo si nutre invece a poca profondità per tempi minori. Vale la pena osservare come gli elementi che qui ho raccolto siano molteplici e non sempre univoci. Considerando le fonti autorevoli dalle quali ho tratto tali informazioni, non posso che maturare la stessa ricorrente conclusione: ogni descrizione, anche la più minuziosa, è il frutto di personalissime osservazioni e del proprio modo di osservare e catalogare la realtà (che non è né assoluta né catalogata in se stessa ). Svassi piccoli e cornuti sono una buona dimostrazione di tutto ciò. |
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