COMITATO UNDICI GIUGNO

per la libertà radiotelevisiva

SCHEMA DELLA PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE

"NORME PER LA PARITA’ DI TRATTAMENTO E LA PARITA’ DI CONDIZIONI D’ACCESSO NELLE CAMPAGNE ELETTORALI E REFERENDARIE"

 

La proposta di legge si basa sui seguenti principi e criteri.

La proposta non prevede, a differenza di quella del governo, nessuna distinzione tra "propaganda" e "pubblicità" elettorale. Tale distinzione è infatti artificiosa e volta solo a introdurre divieti.

La proposta introduce una netta distinzione tra parità di trattamento e parità di condizioni d’accesso.

La parità di trattamento consiste nell’assicurare parità di tempi, spazi e collocazione nel palinsesto tra i soggetti politici concorrenti e si applica esclusivamente alle trasmissioni gratuite offerte dalla concessionaria pubblica e dalle emittenti private.

La parità di condizioni d’accesso consiste nell’assicurare ai soggetti politici uguali opportunità di acquisto di spazi nelle emittenti radiotelevisive private e nella concessionaria pubblica, su giornali e periodici e sui siti informatici Il principio su cui si basa è quello del riconoscimento a tutti i concorrenti delle condizioni di maggior favore accordate a uno di essi, in ordine a quantità complessiva degli spazi, tariffe e collocazione nel palinsesto.

La concessionaria pubblica è obbligata a offrire su tutte le reti televisive e radiofoniche trasmissioni elettorali e referendarie gratuite, da svolgersi in condizioni di parità di trattamento tra i diversi soggetti politici concorrenti, secondo un regolamento da emanarsi da parte della Commissione parlamentare per l’indirizzo e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi.

La concessionaria pubblica e le emittenti radio e televisive private, sia nazionali che locali, hanno la facoltà di offrire spazi a pagamento a parità di condizioni d’accesso tra i diversi soggetti politici. La parità di condizioni d’accesso deve riguardare la quantità complessiva dello spazio offerto per ogni singolo soggetto concorrente, la collocazione nel palinsesto e le tariffe che in ogni caso non potranno superare il 35% del prezzo fissato per la pubblicità commerciale.

Le emittenti radio e televisive private che decidano di offrire spazi a pagamento a parità di condizioni d’accesso sono obbligate a offrire gratuitamente trasmissioni elettorali e referendarie da svolgersi in condizioni di parità di trattamento tra i soggetti concorrenti.

Il tempo complessivo delle trasmissioni gratuite deve essere pari al tempo complessivo degli spazi a pagamento.

L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni emette un regolamento di attuazione.

 

La proposta individua i soggetti politici concorrenti per la ripartizione degli spazi e dei tempi offerti gratuitamente in condizioni di parità di trattamento secondo i seguenti criteri.

Elezioni politiche per il rinnovo della Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica.

Elezioni per la nomina dei rappresentanti italiani al Parlamento Europeo.

Elezioni regionali.

Elezioni per il Sindaco e il Presidente della Provincia.

Referendum.

Gli spazi, sulle emittenti nazionali e locali, pubbliche e private, vanno ripartiti al 50% per i sostenitori del Sì alla abrogazione e per il 50% per i sostenitori del No, comprendendo il Comitato Promotore e i Comitati per il No.

 

 

 

Le emittenti radiofoniche e televisive, nazionali e locali, che intendano offrire spazi a pagamento sono tenute a comunicare a tutti i soggetti concorrenti nell’ambito territoriale di applicazione, la quantità complessiva degli spazi a pagamento offerti, la loro collocazione nel palinsesto, i prezzi, il termine di scadenza della prenotazione e la quantità massima di spazi a disposizione per ogni soggetto (coalizioni, liste, candidati, comitati referendari). Qualora entro il termine di scadenza della prenotazione risultino invenduti spazi, questi possono essere offerti ai soggetti che abbiano già acquistato spazi. Le emittenti devono garantire parità di condizioni d’accesso, in particolare in ordine alla quantità degli spazi, alla loro collocazione nel palinsesto e ai prezzi. In ogni caso questi non potranno superare il 35% del listino pubblicitario.

Per i quotidiani, i periodici e i siti informatici valgono le stesse regole previste per le radio e le televisioni locali. Le tariffe non potranno essere superiori al 50% del listino di pubblicità commerciale.

I messaggi collocati negli spazi a pagamento dovranno recare l’indicazione "propaganda elettorale", dovranno contenere una presentazione, anche in forma succinta, del programma elettorale e/o messaggi critici nei confronti dei concorrenti; è ammessa la pubblicità comparativa, mentre è vietata la denigrazione dei concorrenti. I messaggi di propaganda a pagamento dovranno essere preventivamente sottoposti all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Non sono previsti limiti in ordine alla durata dei messaggi, né alla loro collocazione nel palinsesto.

Sono esclusi dalla disciplina gli organi di partito (giornali, radio e siti informatici) e le trasmissioni riconducibili a testate giornalistiche.

E’ consentita l’effettuazione e la divulgazione di sondaggi elettorali per tutto il periodo della campagna elettorale. In ogni caso vanno indicati il soggetto che ha realizzato il sondaggio, il committente, i criteri seguiti per la formazione del campione, il numero di persone interpellate e l’universo di riferimento, le domande rivolte, la percentuale di persone che hanno risposto a ciascuna domanda, la data in cui le domande sono state poste.

La Commissione parlamentare per l’indirizzo e la vigilanza e l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, nell’ambito delle rispettive competenze, emanano i regolamenti, esercitano il controllo e comminano sanzioni nel caso di mancato rispetto delle norme da parte delle emittenti, dei giornali e dei servizi in rete. Le sanzioni devono ristabilire la parità di trattamento per gli spazi gratuiti e la parità di condizioni accesso per gli spazi a pagamento, attraverso meccanismi di risarcimento tempestivo a favore dei soggetti che siano stati danneggiati. Sono previste anche sanzioni pecuniarie molto elevate.

 

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