Bach



Bach



"Non Bach (ruscello, in tedesco), ma Oceano" si sarebbe dovuto chiamare: soleva dire Beethoven parlando del grande Kantor. Johann Sebastian Bach nacque nella città tedesca di Eisenach nel 1685. Ottavo ed ultimo figlio di Johann Ambrosius, dimostrò, secondo un'ormai secolare tradizione familiare, precocissimo talento musicale. Rimasto orfano in giovane età, fu accolto a Ohrdruf dal fratello Johann Christoph, anch'egli musicista, che gli impartì lezioni di organo e clavicembalo. In questa città frequentò il liceo e la sua bella voce bianca unitamente alle straordinarie doti musicali lo misero così in vista da essere inviato come 'primo soprano solista' nel coro della chiesa di San Michele a Luneburg. Con l'adolescenza la voce di Bach subì la muta e, non più soprano, venne naturalmente indotto a più complessi incarichi musicali; divenuto organista si trasferì nella città di Arnstadt dove in breve tempo acquisì fama di virtuoso. Nell'ottobre del 1705 si recò, pare a piedi (circa 250 km), a Lubecca per ascoltare il famoso organista Buxtehude, anche lui compositore-virtuoso. Affascinato dalla sua musica, dal ricco stile delle sue composizioni e dalle sue improvvisazioni, Bach si trattenne a lungo in questa città, motivo per cui prese il posto di organista ad Arnstadt. Passato alla corte di Weimar, ebbe modo di sviluppare ulteriormente le sue conoscenze musicali sia sul terreno organicistico sia su quello delle composizioni strumentali da camera. Alla corte di Weimar erano molto stimate le musiche italiane e Bach ebbe una completa rivelazione del concerto grosso e solistico di Corelli, di Legrenzi, di Albinoni e soprattutto di Vivaldi. Sposatosi nel 1707 con la cugina Maria Barbara, negli anni successivi al sua fama di organista crebbe fino a diventare leggendaria, consacrata soprattutto dai concerti che tenne dal 1713 al 1717 a Dresda, Halle, Lipsia ed in altri importanti centri. Caduto in disgrazia presso i duchi di Weimar, accettò il posto di Kapellmeister offertogli dal duca Leopoldo di Anahalt-Kothen; ma il signore di Weimar respinse le sue dimissioni e lo fece arrestare per la sua ostinazione; dopo 26 giorni di carcere Bach fu lasciato libero. Questo 'incidente' è estremamente indicativo del carattere di Bach, modesto ma poco remissivo; egli fu forse il primo grande musicista a non accettare supinamente la servitù che il costume del tempo imponeva agli artisti. A Kothen nacquero importanti lavori della produzione bachiana, tra cui i sei Concerti brandeburghesi. Nel 1721 sposò in seconde nozze la cantante Anna Magdalen Wulcken, dalla quale ebbe tredici figli (sei gli sopravvissero), che si aggiunsero ai sette avuti dalla prima moglie (superstiti tre soli). Tornato a Lipsia nel 1723, fu nominato Kantor della scuola e della chiesa di San Tommaso, trovandovi soddisfazioni e molte amarezze. Nel 1747 il re Federico II di Prussia lo invitò a Berlino, riservandogli grandi onori e assistendo ammirato alle sue improvvisazioni; tornato a Lipsia Bach, riconoscente, inviò al sovrano l'Offerta musicale. Sul finire del 1749 la vista del grande Kantor divenne debolissima; un'operazione compiuta dal chirurgo inglese Taylor non lo salvò dalla cecità. Sopravvennero sintomi di paralisi; in quest'ultimo periodo della sua vita Bach compose, dettandoli, l'Arte della fuga e i diciotto Corali di Lipsia; nell'ultimo di essi, alla melodia "Quando siamo nella suprema difficoltà", unì le strofe di un'estrema preghiera: "Sto per comparire, mio Dio, davanti al tuo trono": si spense il 28 luglio del 1750.