Haendel


Haendel



Se il severo genitore di Haendel, che ricopriva contemporaneamente le cariche di medico e di stimato barbiere al servizio del duca di Sassonia nella cittadina di Halle, in Germania, l'avesse avuta vinta, il giovane George Frideric sarebbe divenuto avvocato, invece che uno dei massimi compositori del XVIII secolo. Quando Haendel era un fanciullo di soli sette anni, riuscì a persuadere una intenerita zia a introdurre di contrabbando un vecchio clavicordo nell'abbaino della sua casa. Di nascosto, poi, egli si esercitò a lungo sulla tenue tastiera del piccolo strumento. Un giorno il duca di persona udì casualmente il piccolo settenne suonare l'organo di una chiesa, e ne rimase tanto favorevolmente impressionato che indusse padre Haendel a concedere al ragazzo di seguire la sua vocazione musicale e a farlo guidare da un insegnante. quando il giovinetto raggiunse il dodicesimo anno di età, il suo maestro dichiarò che "il ragazzo non aveva più nulla da apprendere da lui". Nel 1710 Haendel si recò in Inghilterra dove avrebbe trascorso praticamente tutto il resto della sua vita e dove avrebbe composto i suoi più impegnativi e validi lavori musicali per orchestra e per voci. Quando il re Giorgio II d'Inghilterra udì per la prima volta il coro dell'Alleluia del grandioso oratorio intitolato Il Messia, giudicò che il valore della composizione fosse tale da meritare ch'egli si levasse in piedi e rimasse in quella posizione, in segno di rispetto, per il resto della durata dell'intero brano. Ed ancor oggi in molti paesi, più di duecento anni dopo la clamorosa dimostrazione di stima, vige l'uso che il pubblico dei concerti si levi in piedi quando il poderoso e meraviglioso coro dell'Alleluia del Messia viene eseguito.