Mozart



Compositore austriaco, nacque a Salisburgo nel 1756. Figlio di Leopold, maestro di cappella presso il principe arcivescovo di Salisburgo, il piccolo Mozart mostrò precocemente prodigiose doti musicali, tanto che fu avviato allo studio del cembalo e poi del violino a soli quattro anni; a cinque anni risalgono le sue prime composizioni: alcune brevi pagine pianistiche. A sei anni fece il suo primo viaggio con il padre e la sorella Maria Anna - abile clavicembalista - a Monaco e a Vienna, dove suonò alla corte di Maria Teresa. Successivamente fu in Germania, in Olanda, in Belgio, quindi a Parigi, dove il fanciullo prodigio suscitò il curioso interesse del mondo musicale.
Nel 1769, tredicenne, intraprese con il padre il suo primo viaggio artistico in Italia, destinato ad avere un'importanza fondamentale nello sviluppo della sua personalità estetica: Verona, Mantova, Milano, Bologna, Firenze, Roma, Napoli furono le principali tappe di questo importante viaggio. Altri ne seguirono; intanto a Salisburgo - dove era stato nominato maestro dei concerti presso la corte arcivescovile - i rapporti con il nuovo arcivescovo Heironymus Von Colloredo si facevano sempre più tesi. Mozart sentiva via via più opprimente il peso di un ufficio che lo costringeva negli angusti limiti di una città di provincia, impedendogli nuove e più formative esperienze.
Dopo la trionfale esecuzione nel 1781 della sua opera Idomeneo, re di Creta a Monaco di Baviera, un ennesimo scontro con l'arcivescovo Coloredo, che aveva usato nei suoi confronti un atteggiamento sprezzante ed umiliante, indusse il compositore ad abbandonare gli incarichi salisburghesi ed a trasferirsi a Vienna. Qui visse dando lezioni private e concerti e praticando, come libero artista, la professione di compositore: questa decisione, se da un lato fu motivo di angoscia per la situazione economica sempre più precaria, dall'altro rappresentava un primo rivoluzionario proclama di indipendenza ideale dell'artista nei confronti della classe detentrice del potere.
Poco dopo la prima rappresentazione del Ratto dal serraglio, avvenuta nel 1782, Mozart sposò Costanza Weber, dalla quale ebbe sei figli: di essi solo due sopravvissero al padre.
Nell'ambiente estremamente stimolante di Vienna il musicista acquistò una sempre maggiore consapevolezza culturale, politica (significativa la sua adesione alla massoneria) ed estetica. Nacquero i capolavori della maturità: accanto alle maggiori opere sinfoniche, cameristiche e religiose, le grandi prove drammatiche quali le Nozze di Figaro, Don Giovanni (la più intensa incarnazione di questo straordinario mito predestinato alla musica), Così fan tutte, tutte su libretto di Lorenzo Da Ponte, amico di Mozart.
Nell'ultimo anno di vita Mozart compose gli estremi capolavori, quali Il flauto magico, La clemenza di Tito, Il Requiem, opera che rimase incompiuta e che il compositore affrontò, nella certezza della fine imminente, come un'altissima meditazione sulla morte.
La morte di Mozart, avvenuta il 5 dicembre 1791, a soli 35 anni, è tuttora avvolta nel mistero; intorno ad essa nacquero delle leggende e tra queste che fosse stato avvelenato; i funerali, modestissimi, furono seguiti da pochi intimi. Inumato frettolosamente al cimitero St. Marx a Vienna, i suoi resti finirono nella fossa comune.