Rossini

Gioacchino Rossini


Numerosi fiorirono gli aneddoti intorno a Gioacchino Rossini, al suo amore per la buona cucina ed alla sua proverbiale pigrizia. Tuttavia, nei soli primi trentasette anni di vita questo grandissimo compositore italiano aveva realizzato non meno di trentotto opere, e si era guadagnato già da vari anni una rinomanza straordinaria su scala mondiale.
Rossini era un individuo di eccezione sotto molti aspetti: dopo aver terminato la sua trentottesima opera, il Guglielmo Tell, decise che non avrebbe mai più scritto una sola nota per il palcoscenico; e mantenne la promessa, non componendo più opere per tutti i quasi quarant'anni che gli rimasero da vivere. La sua estrema vulnerabilità nervosa, per esempio, è attestata dal fatto che durante la sua prima corsa in treno, nel 1836, si emozionò e sconvolse a tal segno che svenne: fu necessario portarlo fuori dal convoglio per farlo rinvenire. Ciò non gli impedì comunque di essere un uomo di spirito e di mondo quanto mai affascinante.
Quasi ogni sabato sera musicisti e compositori celebri usavano radunarsi nella casa di Rossini, a Parigi, per ascoltare e suonare musica e per scambiare idee con questo grande maestro dell'opera italiana.
La produzione di Rossini riflette ed esprime una multiforme personalità: uomo che seppe immaginare la meravigliosa musica del Barbiere di Siviglia, d'altro canto, sembrava accontentarsi talora di composizioni di seconda categoria...."Datemi la lista della lavandaia, e io ve la metterò in musica", ebbe a dire spiritosamente una volta lo stesso compositore.