L’USO DELL’ ECOENDOSCOPIA
RETTO-COLON
M Traina, A. Tringali
Servizio di Endoscopia digestiva, Ospedale "V. Cervello"
SLIDES (richiede Internet Explorer 5)
L’ecoendoscopia rettale con sonde rigide e’
stata una metodica standard per molti anni. Recentemente sono stati sviluppati
ecocolonscopi che consentono una valutazione combinata ecografica ed
endoscopica dl grosso intestino (Rosch T. Colonic endoscopic ultrasonography:
first results of a new twchnique. Gastrointestinal endoscopy 1990.36:382-6).
L’esperienza con questi nuovi strumenti e con la tecnica sta progressivamente
migliorando.
L’ecocolonscopio e’ uno strumento flessibile,
la cui punta distale rigida contiene la sonda ecografica che determina una
scansione radiale ad una frequenza di 7.5 MHz.
Usando i due piu’ recenti ecocolonscopi
(CF-UM3 e CF-UM20), ci sono due metodi per stabilire il fluido necessario per
l’interfacia tra il trasduttore e la parete del colon:
a.
il riempimento di acqua
del segmento intestinale da esaminare
b.
la tecnica del
riempimento del palloncino.
Le due tecniche sono complementari in quanto
il pallone puo’ non essere sufficientemente grande da riempire l’intero lume e
quindi insuffciente a garantire la necessaria interfacia acustica.
Nella pratica clinica l’ecoendoscopia
del colon dovrebbe essere riservata ai segmenti del colon da esaminare perche’
occorre molto tempo per creare l’interfacia, il che rende improponibile l’esame
di segmenti estesi di colon. (Tyo e Tytgat. Comparision of blind
transrectal ultrasonography with endoscopic transrectal ultrasonography in
assesing rectal and perirectal disease. Scand.
J. Gastroenterol 1996; 21(suppl 123):104-111) hanno paragonato un ecoendoscopio
rigido (5 MHz) con un ecoendoscopio a visioone laterale (7.5MHz) in 20 pazienti
con malattie rettali e perirettali. Gli ecoendoscopi flessibili sono superiori
nella visualizzazione di piccoli tumori e dei linfonodi perirettali e nella
differenzazione tra adenoma e carcinoma., mentre quelli rigidi sono superiori
per la scoperta dei linfonodi a distanza e lesioni perittali (ascessi). Queste
differenze sono in parte dovute alle diverse frequenze dei due sistemi.
La normale parete del colon e'
costituita da 5 differenti strati , sebbene in alcuni studi in vitro
sono stati descritti 7 o 9 strati sulla base della frequenza ecografia e dalla
tecnica d’esame utilizzata.
POTENZIALI INDICAZIONI PER EUS DEL COLON
1.
Stadiazione del tumore
del colon
2.
Valutazione degli
adenomi del colon
3.
Valutazione delle
anastomosi del colon
4. Valutazione delle malattie infiammatorie intestinali
Stadiazione dei
tumori del colon
Ci sono pochi dati
sulla stadiazione dei tumori del colon. La valutazione dei tumori con
ecoendoscopi rigidi o flessibili. L' accuratezza della stadiazione T nel retto
e' del 80% e del colon 96%. La presenza/assenza di metastasi linfonodali era
correta nel 60% dei casi. La visualizzazione avviene nel 75% dei casi.
Accuratezza stadiazione T: 83% con una sensibilita’ e specificita’ del 67 e
70%. Era molto accurata nel valutare l’integrita’ della muscolare,
diffe4renziando in tal modo tra adenoma /T1 e T1/carcinoma dai tumori T2-4(
Napoleon B "Echocolonscopy for the pretherapeutic evaluation of adenonmas
of the rectum and sigmoid". Gstrointestinal endosc. 1992 (abstract).Comunque
il valore di questa informazione e le implicazioni sono incerte.
2.
Valutazione degli
adenomi del colon
EUS puo’
facilitare le decisioni terapeutiche, specialmente in pazienti anziani ad
aumentato rischio per la chirurgia nei quali la scelta per e' tra il
trattamento endoscopico e chirurgico. EUS puo’ scoprire tumori a crescita
transmurale in grossi adenomi del colon con biopsie negative.
3.
Valutazione delle
anastomosi del colon.
Molti studi hanno
dimostrato che l’ecoendoscopia rettale con strumenti rigidi era molto sensibile
nella identificazione delle recidive post-anastomotiche; i dati sulla
specificita’ mancano nella maggior parte degli studi. I piu’ recenti lavori
preliminari suggeriscono che EUS e' inferiore alla Tac e alla RMN nella
identificazione delle recidive anastomotiche. Dati preliminari ( Rosch
Colonic endosonography is superior to computed tomography and endoscopy in
detcting positive recurrence in colon cancer. Dis Colon Rectum . Gastriointestinal Endosc. 1990; 36:207) mostrano che
l’ecocolonscopia e' molto sensibile nelle identificazione di recidive
postoperatorie nel carcinoma del colon(100%) ed e' superiore al all’endoscopia
da sola (50%) a alla TAC ( 33%). Comunque vi sono numerosi falsi positivi
dovuti presumibilmente alla presenza di infiammazione e fibrosi che limitano il
valore clinico per l’indicazione all’esecuzione di EUS. Nel caso che
l’ecoendoscopia ponga il sospetto di recidiva tumorale e' consigliato un
follow-up ravvicinato.
4.
Malattie
infiammatorie intestinali
L’aspetto ecoendoscopico e' di ispessimento della parete e perdita della normale stratificazione. L’ecoendoscopia e'’ utile nella identificazione di ascessi e fistolem, come riportato in diversi studi eseguiti con ecoendoscopi rigidi (Scratter-Sehn Au. Endosonography features of the lower pelvic region in Crohn’s disease. Am J.Gastroenterol 1993; 88: 1054; Van Outryer MJ; Value of transrectal ultrasonography in Crohn's disease. Gastroenterology 1991;100: 100:1171-1177; Choen S; Comparison betsween anal andosonography and digital examination in the evaluation of anal fistulae. Br J Surg 1991; 78:445; Grnt Th Supralevator abscess: evaluation with transrectal sonography. Gastrointestin radioogy 1989).
ECOENDOSCOPIA RETTALE:
Le principali indicazioni dell’
ecoendoscopia del retto sono:
1.
Stadiazione dei tumori
rettali
2.
Malattie infiammatorie
intestinali
3.
Lesioni inferiori ai 2
cm
4.
Adenomi villosi del
retto
La valutazione ecoendoscopica delle lesioni
rettali puo' essere eseguita con ecoendoscopi rigidi o flesibili. Gli
ecoendoscopi rigidi sono di due tipi:
A.
uno con scansione
rotante che produce una immagine a 360° perpendicolare all'asse maggiore della
sonda;
B.
il trasduttore lineare
che produce una scansione a 90° parallela lungo l'asse maggiore della sonda.
I vantaggi dell'ecoendoscopio flessibile rispetto al rigido sono:
1.
Conferma della sede
sotto visione;
2.
Manovrare attorno a una
parziale ostruzione sotto visione diretta;
3.
Determinare l'esatta
distanza del tumore dalla line adentata.
Gli svantaggi sono dati dal prezzo e
dal tempo richiesto per la pulizia dello strumento.
Le sonde piu' recenti sono quelle ad alta
frequenza. Il sistema consiste in un trasduttore ad alta frequenza 12.5 o 20
MHz. La sonda provvede un immagine a 360°.
La correlazione istologica degli strati
ecoendoscopici e' la seguente:
1° strato iperecogeno: interfacia tra acqua e
mucosa
2° strato ipoecogeno: mucosa
3° strato: iperecogeno: sottomucosa
4° strato ipoecogeno: muscolaris propria
5° strato ipercogeno: interfacia tra
muscolaris proproa e grasso perirettale.
Stadiazione TNM
Due sistemi di stadiazione: TNM e DUKES.
Il tumore rettale e' stadiato usando il
sistema TNM (sec. AJCC/UICC). Il TNM rimpiazza il precedente sistema di
stadiazione di Dukes.
L'aspetto ecoendoscopico del tumore rettale
e' di una massa ipoecogena con perdita della normale stratificazione. L'interessamento
dei bordi suggerisce l'interessamento di entrambe gli strati, sebbene possa
essere dovuto alla flogosi. L'interessamento di organi adiacenti appare come
una continuazione della massa ipoecogena dalla parete rettale dentro le
strutture adiacenti. La prognosi del tumore rettale dipende dalla sede, e dalla
stadiazione. L'accuratezza e' del 94% per T1; 73% per T2; 92% per T3; 94 per
T4; e 74 % per N1.
Accuratezza dell'ecoendoscopia rettale in
confronto con la TAC e RMN.
La stadiazione preoperatoria dei tumori
rettali puo' esssere eseguita con Tac addominale, RMN e ecoendosocpia rettale.
La TAC e' stata considerata lo standard per la stadiazione non invasiva del
tumore rettale. La tabella mostra che tra in molti studi comparativi
l'ecoendoscopia si e' dimostrata molto piu' accurata della TAC: 87% vs 76% per
la stadiazione T, e 78% vs 62% per la stadiazione N. La TAC non puo'
discriminare tra gli strati della parete e percio' non e' utile nella
detrminazione dei tumori T1-T2 per la resezione locale, ma e' importante per la
localizzazione di metastasi. In due studi che hanno esaminato l'accuratezza
diagnostica comparando l'ecoendoscopia e la RMN si e' osservata una discordanza
tra il primo studio che dimostrava una miglioe efficacia dell'ecoendoscopia ed
il secondo che invece evidenziava un risultato opposto.
Accuratezza dell'ecoendoscopia rettale in
confronto con la stadiazione patologica.
Inoltre in diversi studi che paragonavano l'
accuratezza dell'ecoendoscopia con lo stadio patologico si e' dimostrto che
l'ecoendoscopia ha una accuratezza media dell'84% (range 68-94%) rispetto alla
stadiazione patologica.I linfonodi appaiono come strutture ovalari o rotonde
ipoecogene che circondano il grasso perirettale. Possono esser valutati in
termini di dimensioni per l'asse maggiore o minore e per la relativa
ecogenicita' e forma.
Limiti dell'EUS nella stadiazione dei
tumori rettali
Overstaging: EUS puo' sovrastadiare tumori per alta risoluzione
che consente l’ identificazione, ma non la separazione tra un tumore e una
infiammazione adiacente. Questo e' soprattutto vero per i tumori T2 che possono
essere stadiati come T3. Yamashita et al." Evaluation of endorectal
ultrasound for the assesment of wall invasion of rectal cancer: report of a
case". Dis Colon Rectum 1988.31:617-623. Yamashita
ha dimostrato che l'incidenza di sovrastadiazione aumentava in proporzione al
grado di infiammazione associato con il tumore. Di solito e' dovuta alla
invasione microscopica delle cellule tumorali nello strato successivo. Si
verifica quando un intero strato e' disteso dal tumore, che aggetta nel
successivo, ma non determina ancora una vera invasione.
Limiti stadiazione linfonodale: Hulsmans eseguiva uno studio in vitro di
linfonodi perirettali dopo chirurgia per tumore rettale, comparando i riscontri
ecoendoscopici con quelli istologici e all'analisi univariata trovava due
aspetti predittivi di malignita':
1.
Non-omogenicita'(necrosi
dentro i linfonodi)
2.
Diametro dell'asse
minore > 9 mm.
All'analisi multivariata si evidenziava come solo la non omogenicita'
linfonodale poteva essere associata con la malignita' linfonodale. Ma quando si
applicavano questi criteri ai loro dati l'accurattezza nel predirre i linfonodi
maligni era appena del 47%.
Essi trovarono che nessun linfonodo > 9mm
era benigno ma ne trovarono alcuni tra 3-5 mm che era maligno. Il 14% dei
tumori rettali non possono essere stadiati accuratamente per le stenosi che
impediscono il passaggio della sonda (table 28-7).
Dato che molti studi escludono i pazienti con
stenosi tumorali non ci sono report pubblicati che valutano l'accuratezza
dell'EUS in questi pazienti.
In questi casi e' molto probabile che siano
dei tumori avanzati che non possano giovarsi di un trattamento chirurgico. E'
piu' difficile della stadiazione T per la difficolta' nel discriminare tra
linfonodi metastatici e infiammatori.
Inoltre non esistono criteri accurati per
definire i linfonodi maligni.
I linfonodi sospetti sono stati descritti
come ecoprivi, con diametro minore > 5 mm. (Hildebrabdt U. Endosonography
of pararectal lymph nodes. In vitro and
in vivo evaluation. Dis Colon Rectum 1990.33:863-8), ma non bisogna dimenticare
che molti linfonodi metastatici hanno un diametro inferiore a 5 mm. (Herrera-Ornelas S.
Metastases in small lymph nodes from colon cancer. Arch Surg 1987.122:1253)
Nello studio di (Hulsmans Radiology '94)
l’accuratezza diagnostica era solo 60% per l’infiammazione peritumorale, per la
deformazione della muscolare propria da parte del tumore; per l' impossibilita’
di eseguire lo scanner perpendicolare, per la mancanza di criteri certi per il
superamento del v strato
La cautela e' necessaria. In uno studio
eseguito da Hulsmmans su radiology nel '94 l'accuratezza diagnostica
dell'ecoendoscopia era del 60%; questo era diovuto all'infiammazione
peritumorale, alla deformazione della muscolare propria da parte del tumore,
all'impossibnilita' di eseguire uno scanner perpendicolare e alla mancanza di
criteri certi per il superanmento del 5° strato
Interobserver agreement:
L'accordo era buono per T1, scarso per T2,
buono per T3-T4.
L'accordo era anche buono per aspetto
soggettivo per i linfonodi perirettali maligni.(Palazzo L, Burtin P
Interobserver variation in tumor staging. Gastrointest. Endosc Clin North Am
1995;5:559-567).
Uso delle Miniprobe.
Per lesioni inferiori a 2 cm l'uso di
miniprobe con precedente iniezione di soluzione salina sottomucosa consente di
evidenziare le lesioni (" detectability") nel 91% dei casi anziche'
nel 55% dei casi con una normale ecoendoscopia
L'uso di miniprobe (funjon 20 MHZ) (Saitoh
Gastrointestinale endoscopy '96) consente di visualizzare 9 strati con una
accuratezza dell'88% e di avere una diagnosi esatta di localizzazione delle
mucosa nel 97% dei casi.
Con l'uso delle miniprobe (Olympus 20 MHz) si
e' dimostrato in uno studio (Watanabe) come migliori la visualizzazione dei
vari strati (la mucosa nel 92% vs 50%; la sottomucosa 67% vs 33%, la muscolris
prorpria 75% vs 25% e la sierosa 100% vs 67%).
LE ALTRE INDICAZIONI
Malattie infiammtorie intestinali.
L'aspetto ecoemdoscopico di una parete
ispessita conpperdita della stratificazione e' aspecifico. L'EUS e' superiore
ad altre procedure nella identificazione degli ascessi e fistole (
Schatter-Sehn. Endosonography features of the lower pelvic region in Crohn disease. Am J. Gastr '93).
Nell'incontinenza anale: puo' essere utile nella diagnosi dei difetti
sfinteriali in aggiunta alla manometria.
Follow-up dopo chirurgia per la scoperta
di recidive.
La recidiva locale dei tumori rettali avviene
in almeno 10-15% dei casi dopo chiurugia curativa con resezione
addomino-perineale o anteriore, di solito entro i primi 2 anni dopo la
chirurgia. ( Philips RKS; Local recurrence following curative surgery for large
bowel cancer: II- The rectum and rectosignmoid. Br J Surg 1984; 71:17-20
Percio' la identificazione precoce delle
recidive consentirebbe con un immediato trattamento di migliorare la
sopravvivenza. E' possibile che l' ecoendoscopia possa consentire un
riconoscimento precoce di recidive di tumori rettali in qualche paziente ,
prolungando la sopravvivenza.
Possibile trattamento sulla base
dell'ecoendoscopia rettale.
.Future tecnologie:
Un limite della stadiazione ecoendoscopica e'
l'accuratezza nel determinare la stadiazione N. Questo problema e' dovuto
prevalentemente alla difficolta' nella a identificare piccoli linfonodi (< 5
mm) e particolarmente alla mancanza di criteri ecoendoscopici di
differenzazione tra linfonodi benigni e maligni. L'accuratezza puo' essere
migliorata con FNA transrettale dei linfonodi (Andersoson e Aus 1990).
Risultati preliminari suggeriscono che e' sicuro, ma non e' chiaro se se la
diffusione tumorale sia facilitata e se non ci sia un maggior rischio di
infezioni.
Circa il 14% dei tumori rettali non puo'
essere superato per la presenza di una stenosi con una sonda normale. Oggi con
con "catheter probes" possono superare la stenosi e dare una
immagine a 12.5 20 MHz. Risultati preliminari (Cho) mostrano come l'accuratezza
della stadiazione T sia dell'85% e dell'N (59%). Questa metodica e' abbastanza
accurata per la stadiazione T , ma non per quella N (limitata penetrazione
ecografica). Sonde ad alta frequenza (25-50 MHz) possono consentire migliore
risoluzione dei tumori, ma limitano notevolmente la profondita'.
CONCLUSIONI:
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