E  N  R   O   F  R  A  T  T  A  R  O  L  I

   Il tamburo di fuoco

 

C. Marano, G. Mariani, A. Scala, F. Mazzi, M. Mazzeranghi.

 

 

Il tamburo di fuoco
per recitanti, soprano e percussione
dal dramma africano di Filippo Tommaso Marinetti
Produzione CLEM (Comitato Lombardia Europa Musica)
Ministero Affari Esteri, Dipartimento Spettacolo (Progetto Musica 2000)

Con Franco Mazzi Kabango  
Mirella Mazzeranghi / Patrizia Schiavo, Hana Souckova Mabima  
Galliano Mariani Lanzirica, Alberto Scala Bagamoio  
Cristine Marano / Silvia Schiavoni voce soprano di Mabima  
Enrico Venturini e Stefano Sanzò percussione  
Musica di Balilla Pratella. 
Lighting Mario Serandrea - Sound Piero Schiavoni - Assistente Teresa Rizzo 


Foto Teresa Rizzo
Hana Souckova (Mabima)      È una messa in concerto in cui il testo, mosso nella sua virtuale dimensione plurilinguistica (vengono poste in risonanza le versioni italiana, francese e ceka) si trascrive quale orchestrazione drammaturgica di voci-personaggio, voci-suono, voci-rumore, voci-colore. La nozione sintetica marinettiana di "rumore" viene estesa a tutti gli elementi del dramma: storia, personaggi, lingue, voci.  
 

Praga, Teatro Za Branou, Festival Praga Europa, ottobre 1994.
Torino, Piccolo Teatro Regio, Settembre Musica, settembre 1995.
Milano, Teatro Litta, Rassegna Il passato al futuro, ottobre 1995.
New York, Denny Kaye Playhouse, La creatività e il genio, nov. 1995.
Il Cairo, Teatro Hanager, Celebrazioni Marinettiane, novembre 1995.
Palermo, Villa Trabìa, Palermo di scena, settembre 1996.
Roma, Borghetto Flaminio, Festival Off-Med, dicembre 1996.
Podgorica (Montenegro), FIAT, maggio 1998. 

Alberto Scala (Bagamoio)

 

 

 
Edizione audio

Patrizia Schiavo (Mabima)

  Produzione RAI-Radiotre Audiobox
Registrazione radiofonica parziale ( 45' ) con presenza di pubblico
Sala B di via Asiago, Roma.
Audiobox, 9 dicembre 1995.
Produzione RSI - Radio Svizzera Italiana, 2, Lugano.
Registrazione integrale ( 74' )
RSI 2, 4 febbraio 1996.
 
 
Stampa

 
Enrico Frattaroli ha firmato uno spettacolo elegante, che si segue tutto d'un fiato e che alla fine si applaude con piacere e convinzione. 

(Claudia Allasia, la Repubblica, settembre 1995)


Il Tamburo di fuoco in versione scenico-concertistica ha avuto suggestionante resa interpretativa, grazie innanzitutto alla voce recitante di Franco Mazzi. 

(Gastone Geron, il Giornale, ottobre 1995)


Molto opportunamente Enrico Frattaroli ha trattato il testo (assai più impressionista che sintetico-futurista a dire dallo stesso Marinetti) come una pura partitura sonora, intrecciandone capillarmente effetti e suoni a quelli delle musiche per percussione e soprano e imponendo ai cinque interpreti un'assoluta immobilità; il solo movimento è quello delle luci, assai ben calibrate da Mario Serandrea. … e non ha davvero molta importanza che delle avventurose ed eroiche vicende … non si capisca praticamente niente. Anzi, meglio così ... trasformati in ascoltatori "disinteressati" possiamo apprezzare al meglio le qualità fonico-espressive dell'evento e la disciplina, l'impegno, la bravura degli esecutori. 

(Giovanni Raboni, Corriere della sera, ottobre 1995)


Galliano Mariani (Lanzirica)
... nel suo gusto di mescolare i piani della rappresentazione e le lingue (italiano, ceco, francese), si ritrova una capacità di ricreare immagini che ... non possono non colpire. ... Enrico Frattaroli ... si confronta in modo originale con quel momento importante nella storia delle avanguardie che è stato il futurismo italiano." 

(Maria Grazia Gregori, l'Unità, ottobre 1995)


Le cinquanta fonti di luce che disegnavano la scena nel flusso vocale e sonoro dei corpi attoriali e delle percussioni, hanno incantato il pubblico di Villa Trabia. [...] uno spettacolo di grande fascinazione che pone in termini di godibilità il difficile tema della drammaturgia del suono." 

(Piero Longo, Giornale di Sicilia, settembre 1996)


Una nota iperbole dice che la parola è musica e la voce è uno strumento. Nello spettacolo Tamburo di fuoco  … l'iperbole diventa realtà. …  Enrico Frattaroli ha tolto Marinetti dall'impressionismo e lo ha restituito all'avanguardia, con un risultato che forse lo stesso Marinetti non avrebbe osato sperare, e lo ha fatto prendendo dal futurismo i suggerimenti che più coincidono con la sua poetica e che gli hanno permesso di perfezionare il discorso, che persegue da anni con ammirevole coerenza, sull'interaziene fra voce recitante, musica e colore. … Franco Mazzi, fondatore, insieme a Frattaroli, della compagnia Stravagario Maschere e da sempre suo insostituibile collaboratore, ha interpretato il ruolo di Kabango con un vigore mai prevaricante che emerge anche attraverso i toni estenuati che la situazione a volte richiede. Il volto scolpito e lo sguardo che luccica dalla profondità delle orbite accentuano la sua autorevolezza e lo connotano subito come capo. … In questo spettacolo … l'equilibrio fra le parti è calibrato in maniera perfetta, come raramente succede." 

(Gianna Gelmetti, Sipario, luglio 1997)


Ed è questo aspetto "divino" ad emergere con forza dalla riscrittura di Frattaroli, l'aspetto divino della capacità umana nel concepire l'inconcepibile, nel realizzare l'irrealizzabile, nel dare corpo al pensiero." 

(Roberta D'Errico, www.mclink.it/arte/artet.htm - dicembre 1996) 


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