Quattro sono i sistemi in cui è scomponibile un'interazione comunicativa:
1 - Sistema verbale
2 - Sistema intonazionale
3 - Sistema paralinguistico
4 - Sistema cinesico
Nella comunicazione telematica, risulta possibile impiegare solo il primo
sistema, con evidente perdita di informazioni e possibili malintesi. Nel
linguaggio parlato, infatti il messaggio verbale viene completato
dall'intonazione, dall'espressione del viso, dalla mimica e la stessa frase
può sembrare ironica, aggressiva o simpatica in funzione delle altre
componenti. Poiché nello scambio di messaggi telematici non si può vedere
la mimica né sentire l'intonazione della voce, onde evitare spiacevoli
equivoci (una frase ironica può essere interpretata come offensiva), si
sono instaurate delle convenzioni. Normalmente si scrive in minuscolo, per
cui un testo in maiuscolo equivale a GRIDARE, mentre per *sottolineare* una
parola si usa racchiuderla tra asterischi. Per la mimica si usano invece
gli smiley: cioè delle faccine telematiche (sinonimi: emoticon). Queste
faccine sono formate da caratteri ASCII della tastiera (per esempio ":",
"-", ".", "<", "/", ...) che scritti uno dopo l'altro riproducono
abbastanza fedelmente alcune espressioni di un volto. Se ad esempio provate
a leggere i seguenti tre caratteri: :-) ruotando la testa di 90° in senso
antiorario, avrete di fronte un volto sorridente che nelle comunicazioni
telematiche sta a indicare che la frase precedente è scherzosa.
Quello appena visto è lo smiley di base (ed è anche il più usato) impiegato
per indicare alla gente di non prendere troppo sul serio il commento che si
è appena fatto. Alcuni preferiscono usare la parola "grin", di solito in
questa forma:
<grin>
Qualche volta, potrai trovarlo come *grin* o solamente <g> per brevità.
Ecco un esempio di faccine tipiche:
:-( sono triste o infelice
:-o sono sorpreso
:-/ hum (perplessità)
:^) messaggio ironico che prende in giro qualcuno
:*) bacio sulla punta del naso
Associare queste faccine ad una frase serve a far capire se questa va presa
in senso ironico, serio o in qualche altro modo. Spesso il senso viene
rafforzato ripetendo l'ultimo carattere per esempio: :-(( molto triste :-((( tristissimo. Ovviamente le faccine possono essere personalizzate: un
variante molto usata è quella di sostituire i : con un 8 per es.
8-)
In realtà l'uso delle faccine è un modo come un altro per creare un codice
da addetto ai lavori che consenta di capire se la persona con cui si sta
comunicando è un novizio o meno (i principianti o non ne usano o ne usano
troppe: siate moderati, quindi). Vedi anche gergo.
Un altro modo per ovviare alle carenze del linguaggio telematico è l'uso di
acronimi. Oltre ad accelerare i tempi di scrittura tali acronimi permettono
di sintetizzare un concetto in una sigla. Eccone una breve lista:
ASAP As Soon As Possible
BTW By The Way
FYI For Your Information
IMOBO In My Own Biased Opinion
POV Point of view
RTFM Read The Fucking Manual
TANSTAAFL There ain't No Such Thing As A Free Lunch (se qualcuno ti offre
un pranzo, ti vuol f..)
TTBOMK To The Best Of My Knowledge
Per una lista più completa degli acronimi si legga il messaggio telematico
di Alfredo Persivale ai Cybernauti con soggetto appunto Acronimi scritto l'
8/01/94 nell'area messaggi Cyberpunk di Cybernet, oppure l'ottimo documento
di Leopoldo Saggin <lsaggin@civ.bio.unipd.it> disponibile su http://www.bio.unipd.it/local/internet_docs/tla.html
, mentre per una lista
più ampia di faccine segnalo l'articolo Curiosità: le faccine, in Telematicus, vol. 1, n.1, oppure Metanetwork 2000, n.1 1993. Su
quest'ultimo argomento esiste anche un libricino della APOGEO, decisamente
poco costoso (£5.000).
E' possibile identificare ulteriori caratteristiche specifiche dellla
comunicazione via Internet analizzando lo stile di scrittura degli *hackers*. A questo proposito segnalo l'ottimo The Hacker Writing Style
dipsonibile su http://www.wins.uva.nl/~mes/jargon/h/HackerWritingStyle.html.