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La Germania era uscita sconfitta
dalla Prima Guerra Mondiale ed era stata indicata come lunica responsabile dello
scoppio del conflitto, infatti le era stato imposto tramite il famoso Trattato di
Versailles (detto anche Diktat per leccezionale durezza) del 1919 il pagamento di un
ingentissima somma come risarcimento ai vincitori della guerra, che, se ipoteticamente
fosse stata pagata immediatamente, avrebbe completamente raso al suolo la potenza
economica della nazione per secoli interi. Trovatasi quindi in una situazione disastrosa,
la Germania seppe avviare una ricostruzione interna, animata da forte spirito di rivalsa
nei confronti degli autori del Diktat, che si avvalse anche dellappoggio della
Russia, altra potenza crollata di fronte alla Guerra e ora isolata dal resto del mondo per
il suo comunismo. La Repubblica di Weimar, fondata nel 1919 e di ispirazione
socialdemocratica si avvicinò decisamente alla Russia comunista firmando il 16 Aprile
1922 il Trattato di Rapallo col quale si impegnava a intensificare le reciproche relazioni
economiche. I due stati si spalleggiarono nella reciproca ricostruzione industriale ma
anche militare, infatti, i tedeschi impiantarono nella vicina Russia le fabbriche di armi
che la Società delle Nazioni aveva proibito di ricostruire in territorio tedesco. Pur
dimostrando notevoli capacità di ripresa, nella politica interna, la Germania era animata
da contrasti tra il partito nazionalsocialista a il partito comunista che erano in
opposizione coi socialdemocratici al governo, rimproverandogli, il primo di avere firmato
il Diktat nonostante, a loro parere, la Germania avesse ancora la potenza per vincere la
Guerra, e i secondi per aver rimpastato la vecchia Germania mutandone soltanto le
istituzioni politiche. Nel 1923, Francia e Belgio, non ricevendo ancora i risarcimenti
della guerra dai tedeschi, decidono di occupare il bacino minerario della Ruhr, maggiore
fonte di ricchezza e indispensabile condizione della rinascita tedesca, privando la
Germania della spinta economica di base. Da qui sprofonda in una grossa crisi, poiché il
governo proclama una resistenza passiva dei lavoratori della Ruhr finanziata dallo stesso
ma che, per ovvii motivi, non può andare avanti a lungo. La situazione, dalla quale
Belgio e Francia non traggono alcun vantaggio, viene risolta parzialmente con
lintervento degli Stati Uniti che, col Piano Dawes (1924), "colonizzano"
la Germania per permetterle di pagare, almeno parzialmente, i debiti sfruttandone
lindustria leggera e limitando la manutenzione di tutti gli impianti al minimo per
trarne il massimo profitto. Grazie a questo sfruttamento in Europa cominciano a circolare
quei soldi che dovevano andare a risarcire non solo i paesi Europei, ma anche e
soprattutto gli Stati Uniti che avevano fatto ingenti prestiti durante il conflitto
Mondiale. Il Piano Dawes termina nel 1929 con unaltra crisi che porta
leconomia tedesca, ma non solo, ad un pericoloso tracollo e allavvicendamento
al potere dei nazisti sui socialdemocratici, che nel frattempo avevano fatto entrare nel
1925 lo stato nella Società delle Nazioni. Ufficialmente Adolf Hitler, leader del partito
Nazionalsocialista, viene eletto cancelliere nel 1933 chiamato dal presidente Hindenburg a
formare un governo di coalizione con altre forze della destra nazionalista. Ma il
presidente indice nuove elezioni praticamente subito, per formare un governo che rispecchi
meglio i rapporti di forza stabiliti dallascesa di Hitler. Così, nel 1933 il
Nazismo, manipolando le elezioni con violenze e intimidazioni ancor maggiori rispetto a
quelle fasciste, ottengono la maggioranza assoluta e il potere, sciogliendo qualsiasi
partito dopposizione e decretando come unico partito ammesso il Nazismo. Il 1933
corrisponde anche alluscita della Germania dalla Società delle Nazioni e il 1934,
con la morte di Hindenburg, larrivo alla presidenza di Hitler. |