Ascoltando Chopin
...sensazione lunare le note di un notturno si adagiano nell'aria come carezza all'anima.
Poi improvvisi risi di bimbi gioia accesa dal bacio del sole in fredda giornata di nuvole uggiosa. E ancora note, note oscillanti poi chete su tranquillo dolore, preludi sublimi su tanta tristezza vaganti. Lamenti al vento contesi, dal vento portati, nel vento svaniti. Soffici brume presagi di pianto, mirabile sfogo di pioggia che l'anima irrora.
Tenere note, compagne all'attesa di un albero solo che aspetta il ritorno del passero in volo. Note timbrate di amore lontano, evasioni, ire violente. Inesorabili, diaboliche note: fantasmi recanti paura di morte. E il dramma l'anima tutta riveste frusta ed esalta con furia irrompente, tutta l'adduce a febbrili deliri: focose insegne a tumulti spenti in singulti. Dirada l'ombre un valtzer brillante prodigio d'estro, inebriante, che in vortice allaccia impressioni fluttuanti, fiori sgargianti, farfalle danzanti, voli di uccelli canori, grazie che sublimano il Creato nel cielo del mattino di tenero rosato. Impressioni, pennelli nel suono, colori autunnali, grigiori invernali da eco eternati. Divina armonia che il tempo trascende. Ti amo Chopin ! |