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Nota del redattore: se non avete mai letto il fumetto dei Cavalieri dello Zodiaco, prima di leggere questa storia dovete assoultamente consultare la legenda, altrimenti farete una confusione pazzesca...

DISCLAIMER Questo racconto non ha scopo di lucro e non intende infrangere le leggi sui diritti d'autore.

Saint Seiya

ZEUS CHAPTER

di M.M.M (Mr. Multi Miliardo)

Giappone, giardino di villa Grado.

Seika sta spingendo la sedia a rotelle del fratello Seiya, ancora convalescente a causa dello scontro con Hades che gli ha inferto più d'una ferita mortale. Saori Kido sta riposando nella sua stanza da letto quando un uomo con una strana armatura entra nella camera. L'uomo la saluta come Atena e senza pronunciare altre parole rapisce la dea.

Nel frattempo Shiryu è a Goro-ho per consolare Shun-Rey per la perdita del vecchio maestro, che per lei era come un padre, avvenuta durante lo scontro con Hades nel tentativo di distruggere il muro del pianto assieme agli altri Gold Saint. Hyoga è in Russia a coltivare la poca terra fertile della Siberia insieme a Jacob per stare vicino alla madre morta, benché abbia promesso al maestro Camus di non immergersi più a salutarla. Shun e Ikki sono insieme sull'isola di Andromeda, sia per passare un po' di tempo assieme come quando erano bambini e prima di essere mandati in diversi luoghi per diventare saint, sia per far conoscere a Ikki June, la ragazza di Shun e Silver Saint del camaleonte.

I cinque saint (unici sopravvissuti oltre a June, Marin, Shaina e gli altri Bronze Saint) sentono dei cosmi molto potenti, simili per grandezza a quello di Hades, provenire dalla Grecia. Subito non vi danno molta importanza anche perché nessuno di quei cosmi sembrava aggressivo. Nel frattempo Tatsumi richiama alla villa Grado i ragazzi per avvisarli di una lettera. Era stata portata da un uomo che sembrava un soldato semplice ma sicuramente non apparteneva ad Atena. Questa è una lettera di sfida ai cinque Bronze Saint: la loro dea è stata infatti rapita da Zeus per punirla di aver aiutato gli uomini nella lotta contro gli altri dei, sconfiggendo addirittura definitivamente Poseidone e Hades che volevano purificare il mondo per salvare gli umani, gli esseri più stupidi mai creati. Atena è stata rinchiusa in una stanza del tempio di Zeus in cui subirà l'ira del re degli dei sopportando sul suo corpo i fulmini del dio che assorbono il cosmo della dea fino alla sua morte - che la raggiungerà se i suoi paladini non la salveranno entro sei ore.

I cinque Bronze Saint partono per la Grecia immediatamente e arrivano ai piedi del tempio di Zeus. Ad accogliere i saint, che indossano i God Cloth, ottenuti durante la battaglia contro Hades, vi è lo stesso uomo che aveva rapito Atena. L'uomo si presenta - è Ermes, il messaggero degli dei - e spiega come salvare la dea. Per poter salvare Atena dovranno superare tutti i cinque templi, protetti da altrettanti dei, disposti come scudo al tempio di Zeus. Ermes indossa un God Cloth di cui la cosa più evidente sono le tre coppie di ali che costituiscono parte del cloth: una prima coppia è disposta sui talloni, Hermes/Mercurio una seconda sulla schiena e una terza sull'elmo. Dovendo raggiungere al più presto la dea Seiya propone ai suoi compagni di andare avanti: combatterà da solo contro Ermes. Confidando nelle capacità di Pegasus gli altri Bronze Saint continuano la loro corsa contro il tempo. Mentre Ikki e gli altri si apprestano ad attraversare il primo tempio, Seiya attacca ermes con il Pegasus Ryuseynken, ma con grande sorpresa del saint il dio riesce a parare tutti i suoi colpi. Approfittando del momento di distrazione del saint il dio lo attacca con il suo Prophecy in the Message. Il corpo di Seiya nonostante il God Cloth viene fatto a pezzi e il dio brucia la testa di Seiya.

Subito dopo Pegasus si sveglia dall'incubo generato dal colpo di Ermes e si accorge che l'armatura ha protetto alla perfezione il suo corpo. Allora il saint contrattacca con il Pegasus Suiseynken, ma questa volta Ermes non si ripara nemmeno. Infatti con il Prophecy in the Message i centri nervosi di Seiya sono stati distrutti e perciò non è più in grado di lanciare nessun colpo. Ermes lancia così a Pegasus il Message for Zeus che scaraventa via il saint. In questa fase di inconscio Seiya è incoraggiato da Atena a riattivare l'ottavo senso come aveva fatto nella battaglia con Hades. Rialzatosi ed espanso il suo cosmo al massimo Seiya si lancia su Ermes con il Pegasus Rolling Crush sconfiggendo il dio e iniziando la corsa per raggiungere i suoi compagni.

Percorso il sentiero che separa il tempio di Ermes dal successivo, Seiya raggiunge Shun che sta combattendo contro il dio dell'amore, Eros. Eros è un dio tanto bello da sembrare una donna: lunghi capelli biondi fino ai piedi, protetto da un'armatura rosa e dorata. Shun incoraggia il compagno appena giunto a proseguire e raggiungere gli altri verso il tempio di Zeus che a Eros ci penserà da solo. Pegasus allora prosegue la sua corsa verso il tempio di Apollo. Nonostante la sua bellezza e l'amore che rappresenta, Eros attacca Shun con il Love Arrow. Subito Shun si difende dall'attacco del dio con il Circe Chain riparandosi, sorprendendo il dio, da tutte le frecce. Per questo Eros decide di mostrare al saint la vera forza di un dio. Gli lancia così il suo massimo colpo - il Love Forever - che non solo distrugge le catene di Andromeda ma incrina anche il God Cloth di Shun ferendolo. Il saint capisce allora che nonostante Eros sia il dio dell'amore non lo sa comprendere, perché non capisce l'amore che ha spinto Atena a proteggere gli uomini dalle altre divinità. Per questo decide di sconfiggerlo, si rialza nonostante le gravi ferite del precedente colpo di Eros e gli lancia il Nebula Stream alla massima potenza del suo cosmo, fino a farlo diventare Nebula Storm. Nello stesso momento però Eros lancia nuovamente il Love Forever. Lo scontro dei due colpi scaraventa i due guerrieri a terra.

Nel frattempo gli altri saint hanno raggiunto il tempio di Apollo, considerato il più forte di tutti gli dei dopo il solo Zeus. Infatti Apollo stesso spiega ai saint perché il suo tempio si trovi al centro rispetto agli altri: come il sole che è vita per i pianeti del sistema solare il dio è il più importante degli dei dopo il solo Zeus e quindi nessuno potrà batterlo. I quattro Bronze Saint non si scoraggiano e decidono di attaccarlo tutti assieme perché se è così forte non riusciranno mai a vincerlo singolarmente. Apollo però grazie alla tecnica Holy Shield riesce non solo a parare tutti i colpi, ma anche a respingerli verso i suoi nemici. L'unico che riesce ad alzarsi dopo aver subito la potenza dei quattro colpi messi assieme è Ikki. Rialzandosi il saint lancia verso il dio il Genmaken della Fenice. Apollo si stupisce: un colpo che dovrebbe essere mortale dovrebbe almeno provocare dolore. Nel frattempo arriva Orfeo, il Saint della Lira. Apollo, credendo che sia un suo seguace essendo egli anche il dio della musica, si aspetta che uccida Phoenix. Al contrario Orfeo lancia lo Stringer Nocturne e uccide Apollo.

In quell'istante il dio si sveglia dall'incubo provocato da Ikki. In collera per la condizione umana che vuole affrontare addirittura un dio invece di rispettarlo, Apollo lancia verso il saint il Sunshine: a causa della grande quantità di luce emessa dal colpo del dio, Phoenix perde la vista. Nonostante tutto Ikki continua a combattere e lancia l'Hoioku Tensho verso il dio che non si muove neppure e lancia verso il saint l'Holy Symphony suonando la sua arpa. In questo modo Ikki perde gli altri quattro sensi oltre all'istinto considerato come il sesto senso e il settimo senso. Per questo Apollo crede di aver sconfitto tutti i saint che volevano opporsi a Zeus. In realtà Phoenix si è fatto colpire apposta dal colpo del dio per poter potenziare al massimo il suo ottavo senso, unico modo per poter sconfiggere Apollo. Infatti Ikki si rialza, prende alle spalle Apollo lanciando al massimo il suo cosmo e sparisce innalzandosi fra le stelle insieme a Apollo.

Nel frattempo gli altri saint si riprendono e comprendono che Ikki ha sconfitto a costo della propria vita il dio; con la tristezza nel cuore si dirigono verso il quato tempio. Ad accoglierli vi è Dioniso, il dio dell'ebbrezza e dlla gioia di vivere. Hyoga si offre di combattere da solo permettendo a Shiryu e Seiya di proseguire. Mentre gli altri due proseguono la corsa, Cigno attacca Dioniso congelando parte del suo corpo. Però il dio si libera facilmente dello strato di ghiaccio che ricopre il suo corpo, sfidando Hyoga perché un'aria congelante che abbia effetto su di lui dovrebbe essere cento volte lo zero assoluto. Lancia così il Wine River e Cigno viene travolto da un fiume di vino in piena. Hyoga mentre è a terra svenuto sente la voce della madre che lo incita a non morire, perché questa sarà l'ultima battaglia e poi potrà vivere in un mondo di pace, un mondo in cui lei ha sempre creduto e non vi ha potuto vivere. Per questo Hyoga si alza sotto lo sguardo attonito di Dioniso che rilancia il Wine River, ma lo stesso colpo, come dice Cigno, non è efficace una seconda volta contro un saint. Il saint lancia così il Kolhodny Smerch contrastando il colpo di Dioniso a metà strada. Quando la potenza dei due colpi esplode sia Dioniso sia Hyoga cadono a terra con rammarico del dio per essere stato sconfitto da un essere umano che è riuscito a lanciare un'aria congelante di una temperatura di cento volte lo zero assoluto.

Nel frattempo Seiya e Shiryu arrivano all'ultimo tempio; quello di Ares, il dio della guerra. Dragone incita Pegasus a proseguire ora che sono ormai alla fine. Rimangono così Ares e Shiryu soli. Il dio sfida Shiryu perché vuole mettere a confronto la sua lancia e il suo scudo contro l'Excalibur e lo scudo del Dragone, famoso per la sua resistenza. Inizia così lo scontro tra il dragone e il dio della guerra: Shiryu lancia immediatamente il Rozan Shuryuha, ma non preoccupa minimamente Ares che non tenta neanche di evitare il colpo. A sua volta, volendo testare la durezza dello scudo del saint, lo attacca con la lancia trafiggendo sia lo scudo, che si distrugge, sia il corpo di Shiryu che cade a terra stupefatto perché il suo scudo è stato distrutto. Rialzandosi gravemente ferito tenta di distruggere la lancia di Ares con l'Excalibur. La lancia e lo scudo, però, sono stati donati al dio da Efesto e quindi neanche un dio potrebbe distruggerli. Infatti mentre Shiryu lancia l'Excalibur, il suo braccio destro si rompe. Anche lo scudo e la lancia del dio sono però distrutti. Il dio chiede come abbia fatto a Shiryu, che risponde che ha adottato la stessa tecnica che Seiya aveva usato combattendo contro di lui nelle Galaxian Wars. Shiryu ha evitato la lancia del dio che ha sbattuto nello scudo nel tentativo di uccidere il saint, causando la distruzione di entrambi. Il dio è convinto della sua vittoria infatti Shiryu è ormai disarmato mentre lui ha ancora la possibilità di lanciare colpi. Lancia così il War for Peace che scaraventa al suolo Dragone. E' in questo momento che Shiryu capisce di confidare troppo nell'armatura: perciò decide di combattere senza e se la toglie. Il dio lo crede pazzo perché l'armatura era l'unica protezione dai suoi colpi. A sorpresa però Shiryu usa il Rozan Hyakuryuha, l'ultimo colpo tramandatogli dal vecchio maestro, sconfiggendo Ares e cadendo a terra per lo sforzo affrontato nel lanciare il colpo di Doko.

Seiya intnto è giunto nel tempio di Zeus. Il saint attacca subito il dio minacciandolo perché liberi Atena. Tutti i colpi lanciati da Pegasus però, come già era accaduto con Poseidone, feriscono il Saint ritornando indietro. Zeus infuriato perché un essere umano invece di adorarlo lo ha attaccato lancia l'Olimpus Flash e in questo modo Seiya è colpito più volte dai fulmini di Zeus che distruggono il God Cloth. E' in questo frangente che Zeus spiega a Pegasus la differenza tra il God Cloth e l'Armatura Divina. Il God Cloth è l'armatura che portano gli esseri umani esaltando il loro cosmo al massimo indossando un'armatura rinata col sangue di un dio. L'Armatura Divina è invece il manto che indossano gli stessi dei esaltando il loro cosmo al massimo e se solo altri due dei accettano di farne indossare una. Seiya è in fin di vita e così Zeus pensa di ucciderlo per mettere fine alla battaglia. In questo istante il dio è colpito da un colpo molto potente. Ecco così apparire Shun, Hyoga, Shiryu che ripresisi dai loro scontri sono venuti per salvare il loro fratello. Anche loro però vengono colpiti dall'Olimpus Flash e svengono per il colpo ricevuto che ha distrutto anche i loro God Cloth già crepati.

Zeus è ormai convinto della propria vittoria e si dirige verso Atena per darle il colpo di grazia, quando la sua mano è ferita da una piuma. Ed ecco che tra il fuoco appare Ikki. Ikki lancia l'Hoyoku Tensho facendo volare via l'elmo al dio. Nessuno era mai arrivato a oltraggiarlo tanto e perciò Zeus decide di mettere fine alla vita dell'uomo più insolente dell'universo. Lancia così il suo massimo colpo, il Big Bang, capace di distruggere o creare l'universo, e Ikki cade a terra col Cloth distrutto. E' in questo momento che Atena aiuta i suoi saint insieme a Poseidone che si risveglia apposta per aiutarli. Infatti i due dei donano il loro cosmo ai ragazzi permettendo loro non solo di alzarsi, ma di indossare le Armature Divine che arrivano in loro soccorso. Ora i cinque saint con la loro forza al massimo decidono di lanciare insieme i loro colpi. L'onda d'urto è tale che il dio viene sconfitto, disperandosi per essere stato ucciso dalla creatura che ha sempre denigrato come inferiore e stupida. I saint corrono a liberare la dea, che ha smesso di subire i colpi di Zeus dopo la sua morte.

Finalmente è giunta sia per gli uomini, sia per i saint, sia per gli dei, la pace.

 

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