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L'arma di Iago

di Eilan

Guardare il telefono, pregare che squilli, scattare ogni istante perché forse non prende bene, 
almeno un messaggio...ti prego...
niente, aspettare ancora, ancora, attese inutili, lui non chiama.
Perché? 
Vederlo in ogni ragazzo che incontri, sentire il suo profumo ovunque, 
la sua voce, e lui non c'è...mi manca.
Giornate di sole che sembrano buie, e il vento non basta a pulirci dentro, 
riguardare ogni istante e chiedersi "dove ho sbagliato?" 
E non c'è giorno, e non c'è istante in cui non mi chieda perché? 
Come può uno Iago distruggere un amore che nasce? 
Come può novella Desdemona convincere Otello che lei è innocente. 
Qui non si condanna un tradimento mai avvenuto, ma si condanna una persona 
che non piace perché potrebbe essere un pericolo, perché potrebbe distruggere 
la pigra realtà di Iago che non ha voglia di farsi cacciare da una donna, 
che potrebbe insegnare ad un giovane Otello a pensare con la propria testa, 
e questo a Iago non piace, sarebbe una perdita di potere, 
vorrebbe dire non comandare più, smettere di essere l'anima nera
dietro al leader, ma ciò che Iago non sa è che Cassio e Desdemona sono amici, 
che Cassio e Otello sono fratelli...
e che proprio Cassio li ha fatti incontrare, 
insieme a un destino strano che si prende gioco delle nostre volontà, 
che ci da solo quello che vuole, fregandosene dei nostri desideri... 

Otello e Cassio.
Desdemona e Cassio.
Cassio.
Parole, consigli.
Maghi e fattucchiere.

Il telefono.
Dopo giorni interminabilmente infiniti. 
Otello.
Parole, sorrisi, promesse di rivedersi.
Aedi e cantori.
Parole, parole, parole.
Sogni, speranze, paure, presentimenti.
Amici.
Otello.
Desdemona.

Un'incontro.
Desdemona è con un amico fidato, Otello sa chi è, ma è triste e lei non può far altro 
che chiedere a Cassio e lui non sa, lui non vede, ma lei sa, Otello sta male, 
anche lei sta male perché vorrebbe aiutarlo, consolarlo, ma non può, perché Iago 
sa come parlare a chi è stato tradito, perché l'infido sa che ci sono strategie 
vincenti con uno sforzo minimo.
Perché sa che il tarlo è più efficace delle prove.
Perché il dubbio che la persona che abbiamo accanto si stia prendendo gioco di noi, 
ci avvolge in spire sempre più strette che non ci fanno respirare, 
ed è più forte di qualsiasi prova. 
Il dubbio. 
L'arma di Iago.
Un'arma che potrebbe ribellarsi...

 

 


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