Natale, tempo di...

Natale tempo di struffoli, cannuoli, nocche, scavuratielli, ruospi, zeppole, castagnacci; benché ormai progressivamente soppiantati dai più sbrigativi panettoni, rappresentano ancora il "segno" della festa: è quasi un rito, nelle famiglie, prepararli e offrirli.

STRUFFOLE, sorte di pastella fritta, e condita con mele, e zucchero,...(*)  così recita un vecchio dizionario settecentesco nel descrivere uno dei nostri dolci più "ricchi" del periodo natalizio. 

Si basano su ciccioli di pasta, fritti in abbondante olio, lasciati asciugare e raffreddare, per essere rotolati in una padella con miele bollente, ed infine composti in varie forme. 

CASTAGNACCI, col loro dolce ripieno di una crema derivata da castagne lessate.

CANNUOLI, così detti sia per la loro forma, sia perché venivano fritti arrotolando la pasta attorno a canniddi, monconi di canna. La consistenza della sfoglia, più friabile, li differenzia dall'involucro più duro dei cannoli siciliani, peraltro divesi anche nel ripieno.I nostri vengono riempiti con una crema gialla ed una bruna, un tipo per ciascuna estremità.

(*) Dizionario delle parole del dialetto napoletano che più si scostano dal dialetto toscano, Napoli 1789