L'esposizione di Parigi

di Pierluigi Miozzo

Si è svolta dal 17 maggio al 15 giugno a Parigi la manifestazione Train Capitale, organizzata dalla SNCF, con la collaborazione di Alstom, di Bombardier e di Siemens, per richiamare l'importanza delle ferrovie nella Nazione transalpina.

Un'immagine simbolo della manifestazione di Parigi: gli Champs Elisées affollati di visitatori. Sullo sfondo l'Arco di Trionfo.

Luigi d'Ottavi
1 giugno 2003


L'evento ha richiesto un dispendio di mezzi e soluzione tecniche degni della grandeur dei francesi per allestire nel cuore della Capitale, gli Champs Elisées, una rassegna incredibile dei trasporti su ferro che hanno rappresentato il passato il passato ed aperto una porta sul futuro della ferrovia in Francia.
Difatti sono state costruite ex novo due stazioni in Place de la Concorde e all'altezza dell'Avenue George V, stesi 2 km di rotaie e 15 km di cavi, usate 1380 tonnellate di pietrisco, impiegati per trasporto rotabili 65 camion a pianale extralong ed ancora 95 camion cantiere. Va tenuto presente che ogni rotabile ha richiesto il trasporto eccezionale per raggiungere la via nobile di Parigi, priva ovviamente di binari.

Nell'esposizione di Parigi non poteva certo mancare il TGV! Ecco il treno 531, che il 26 maggio 2001 ha coperto i 1.062,2 km tra Calais e Marseille in 3 ore e 29 minuti!

Luigi d'Ottavi
1 giugno 2003


E' stato quindi costruito un tronchino sul quale erano esposti rotabili di ogni tipo, dalla Crampton al TGV ed è stato allestito un binario di corsa, sul quale circolava un treno a spola costituito da due locomotive diesel da manovra in composizione simmetrica, inquandranti la nuova versione delle vetture Corail. Il treno era a disposizione del pubblico, che ha potuto quindi godere in anteprima del proprio materiale rotabile.

Il convoglio spola con in primo piano uno dei due locotrattori simmetrici serie Y 8100 inquadranti quattro vetture Corail con nuovi allestimenti interni, serie "Teos"

Luigi d'Ottavi
1 giugno 2003


L'affluenza alla manifestazione è stata numerosissima, costituita non solo da cittadini francesi; i visitatori sono stati innegabilmente attratti dalla presenza di splendide macchine, messe a disposizione dalla SNCF e dal museo di Mulhouse quali, ad esempio, la BB 9004 (1953) detentrice del record mondiale di velocità con 331 km/h o l'automotrice X 3800 Picasso (1950), ormai fuori da tempo dall'inventario della società nazionale, ma largamente presente in varie livree nelle numerose associazioni che gestiscono linee turistiche sui binari dismessi dalla SNCF.

L'automotrice X 4039 del 1960, appartenente alla serie X 3800 soprannominate "Picasso" e prodotte in 250 esemplari da Renault e Ateliers Nord de France dal 1950 al 1961.

Luigi d'Ottavi
1 giugno 2003


Presente anche il rivoluzionario sistema di carico Translhor con il quale sono effettuati i convogli "autostrada viaggiante" dalla Francia all'Italia affidati alle BB 36000 policorrente (o meglio BB 436000 secondo la nuova classificazione di recente introdotta in Francia).

Vagone a doppia cassa della Modalohr fabbricato dall'omonima azienda per l'autostrada viaggiante Aiton - Bourgneuf - Orbassano, attraverso il tunnel del Moncenisio, con quattro andate e ritorno quotidiane. I 56 carri, con piano di carico rotante, sono caratterizzati dalle ruote di diametro tradizionale e non ridotto, come visto per altri carri specializzati nel trasporto di veicoli pesanti.

Luigi d'Ottavi
1 giugno 2003


Altra indubbia attrazione la "fer à repasser" ovvero ferro da stiro, ovvero la BB 12125 del 1965 pioniera del monofase in Francia oramai ritirata dal servizio. Ma all'esposizione non potevano mancare l'ultimo esempio della cavalleria d'Oltralpe, la BB 427000 macchina esclusivamente merci, tricorrente, da 140 km/h o tutta la nuovissima serie di treni regionali: automotrice TER X 73500 (1999) o TER Z 21500 (2003), in attesa del TER grande capacità della Bombardier il cui arrivo sui binari francesi è previsto per il 2004.

Nuova vita per la BB 12125, facente parte di un gruppo di 148 esemplari prodotti per il primo esercizio delle linee monofase a 25 kV/50 Hz. Radiata il 28 dicembre del 2000, unica macchina superstite dotata di raddrizzatori a vapori di mercurio del tipo ignitron, è stata restaurata a cura del "Centre de la mine et du chemin de fer", il quale è stato incaricato dalla SNCF di restaurare numerose macchine, tra cui la Pacific 231 C 78, la quadricorrente CC 40101 (per il servizio sulle reti della Germania, del Belgio e del Lussemburgo).

Luigi d'Ottavi
3 giugno 2003


Ci sembra superfluo dilungarci con inutili parole, che servirebbero solo a sottolineare l'enorme differenza tra lo spirito d'iniziativa delle ferrovie italiane e quelle dei nostri cugini Francesi. Preferiamo quindi lasciare lo spazio alle immagini, a commento delle quali cerchiamo di fornire un breve dettaglio tecnico.

Locomotiva elettrica BB 427080 serie 27000 nuova classificazione 427000, dove il 4 identifica il servizio merci a cui la macchina è destinata. Ordinata in 90 esemplari, dispone di 4200 kW di potenze ed è bicorrente per poter viaggiare sia sulle linee elettrificate in corrente continua ed in monofase presenti in Francia. Raggiunge la velocità di 140 km/hH e sono previste due varianti tricorrenti per raggiungere Svizzera/Germania/Austria (15kV 16 2/3 Hz) o Italia e Belgio (3 kV cc).

Luigi d'Ottavi
1 giugno 2003


Locomotiva a vapore Buddicom Saint-Pierre. E' la più antica locomotiva storica preservata in Francia, progettata dall'Inglese Buddicom fu costruita nel 1844 a Rouen e poteva raggiungere la velocità massima di 60 km/h. Prestò servizio tra Parigi e Le Havre fino al 1910 e fu restaurata nel 1968.

Luigi d'Ottavi
3 giugno 2003


Per contrasto 8 anni dopo, nel 1852, la Crampton della Compagnia dell'Est poteva raggiungere una velocità doppia: 120 km/h! Questo grazie alle sue ruote di grande diametro. La macchina prestò servizio sino al 1914 e fu restaurata nel 1925 e fa parte del patrimonio del Museo di Mulhouse. E' l'antenata delle macchine a grande velocità francesi: CC 7001, BB 9004 e TGV vari.

Luigi d'Ottavi
3 giugno 2003


Cent'anni dopo la nipotina della Crampton, la BB-9004 conservata a Mulhouse raggiungeva nel marzo del 1955 i 331 km/h record per locomotive tuttora imbattuto.

Luigi d'Ottavi
1 giugno 2003


Carro a cassa in legno a due assi, esposto in memoria dei deportati verso i campi di concentramento nazisti. Nel 1964 fu adattato per il cinquantenario della mobilitazione della prima guerra mondiale a trasporto militare, con la dicitura "Uomini 35/40 Cavalli 8".

Luigi d'Ottavi
3 giugno 2003


Decisamente più frivolo questo carro a due assi per il trasporto del vino, per una cantina del Hérault. Non poteva mancare nella terra del vino!

Luigi d'Ottavi
3 giugno 2003


Interni della vettura Corail rinnovati. 430 carrozze di prima e seconda classe di questo gruppo saranno rinnovati nei prossimi anni in Francia. Interni che potete confrontare con quelli delle carrozze Intercity di Trenitalia, recentemente sottoposti a restyling.

Luigi d'Ottavi
3 giugno 2003


Evoluzione del trasporto regionale in Francia. In alto a sinistra la "Picasso" e a destra l'automotrice diesel X 73500 ordinata in 296 esemplari di cui una quindicina per il servizio transfrontaliero tra Francia e Germania; deriva dal Coradia e raggiunge i 140 km/h con 80 passeggeri trasportati. Accoppiabile in tre unità, è ovviamente dotata di aria condizionata. 
In basso a sinistra l'elettromotrice Z 21500 ordinata in circa 60 esemplari, è la versione elettrica dell'omologa diesel, è a tre casse a differenza della consorella che ne ha due; bicorrente può trasportare 213 persone a 200 km/h. Per concludere il modello della nuova automotrice a grande capacità, a 3 o 4 casse, la versione diesel sarà chiamata X 76500, quella elettrica Z 27500 e quella mista diesel ed elettrica X 75500. Ne saranno costruiti prevedibilmente 500 esemplari.

Luigi d'Ottavi
1 - 3 giugno 2003


All'esposizione non è mancato il contributo dei modelli in scala ridotta. Dalla collaborazione della Federazione Francese Modellismo Ferroviario FFMF, è nata la mostra di alcuni plastici riproducenti angoli della Francia.

Luigi d'Ottavi
3 giugno 2003