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Sono
ormai veramente stufa, e con me le 35 Associazioni di Categoria che
aderiscono alla FIAFANT, delle offese gratuite vomitate in continuazione
da questo presidente mnlf che invia GRATIS anche a chi non è mai
stato iscritto al suo movimento un giornalino dal quale già mi dimisi
a suo tempo senza polemiche, quando capii che era inutile scrivere di contratto
di lavoro su un foglio il cui segretario aveva pubblicamente definito i
Sindacati "venduti" ed i farmacisti collaboratori "schiavi opportunisti".
E' un dato certo che questo movimento che ho contribuito a far conoscere
alle altre Associazione del Centro/Sud e che ho presentato alla Commissione"Giarda"
non ha l'umiltà di accettare idee differenti dalle proprie, anzi,
in data 17/10/97 si precipitò a Salerno per aggredire la sottoscritta
che si era permessa con altri colleghi di ratificare la nascita del Coordinamento
Nazionale dei Farmacisti non titolari. Sempre in quella data questo
presidente mi sottopose un foglio firmato a Villammare da alcuni dei suoi
pupilli, in cui il Coordinamento DELEGAVA al "partner movimento" tutto
quanto riguardava la riforma della leg. 362/91; il COORDINAMENTO (di cui
la sottoscritta era Presidente pro-tempore) doveva unicamente interessarsi
di ENPAF, riforma Ordini, abusivismo professionale ed altre quisquilie.
Ovviamente di fronte a questo vero e proprio ricatto supportato dalla
colpevole accondiscendenza dei 2 vice coordinatori, ed al comportamento
aggressivo ed insolente soprattutto della vicepreside mnlf (censurato
dalla totalità dei Presidenti di Associazione intervenuti), non
mi restò che sciogliere il Coordinamento Nazionale e fondare successivamente
la FIAFANT. Ma le offese unilaterali del movimento non finiscono
ed al tavolo di concertazione del 4/12/98 della FOFI, il loro rappresentante
Tricarico, dopo aver ascoltato l'introduzione del Presidente Leopardi in
merito alle risultanze del consiglio Nazionale della FOFI, in cui all'unanimità,
TUTTI i presidenti degli Ordini avevano votato CONTRO qualsiasi
ipotesi di LIBERALIZZAZIONE del servizio farmaceutico, pensò
bene di prendere subito la parola offendendo tutte le Associazioni presenti,
nonchè i Sindacati nazionali in quanto non rappresentativi
che di pochi sciagurati, e lasciando il tavolo minacciò il ricorso
all'alta Corte europea e la rivolta nazionale per l'affermazione del libero
esercizio. Nuovamente mi sono astenuta da qualsiasi commento, proprio per
non offrire il fianco a possibili critiche riguardanti la divisione esistente
tra i farmacisti non titolari che già sono pochi e sparpagliati.
Certo che è più facile abbandonare un tavolo di concertazione
che rimanere e combattere contro qualcosa come la legge di sanatoria 4285
non intervenendo a difesa degli interessi della categoria dei non titolari;
tanto é vero che la FOFI ed il presidente Novellino, tentavano
di far passare la 4285 con la clausola che a parità di punteggio
la farmacia veniva assegnata al titolare più giovane e non al più |
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