i testi
1.0 E' il codice che si dā alla prima versione di un software, ai programmi mai scritti prima. Noi siamo figli del nostro tempo, ed č' cosė che ci sembra l'ereditā .che ci accingiamo a raccogliere: come č sempre stato, nuova. Dispersa decisa moderna emancipata Scollegata variabile impazzita Disorientata allegra integrata Sveglia e comunque nuova Figlia e nipote erede del mio mondo Voce che vibra nell'aria e nella terra Sempre esistita mai vista prima Troppo troppo nuova Femmina libera confusa effervescente Sintonizzata vivace indipendente Alienata serena accattivante Assolutamente nuova Adolescente antica vergine madre Insoddisfatta mobile irrequieta Contemporanea affascinante E soprattutto nuova UNOPUNTOZERO Assorta infelice romantica delusa Imprevedibile ironica confusa Spaventata ottimista gelosa Insolita inedita nuova Nota che suona nei luoghi del ricordo Freccia del tempo puntata sul bersaglio Canto del mondo, ritmo delle genti Come č sempre stato nuova UNOPUNTOZERO Come č sempre stato Come č sempre stato nuova HYPNANANNA Un canto da culla per chiudere fuori il mondo. Dormi, dormi Chiudi gli occhi e vola via Dormi, dormi, Sono qui con te (2v.) Viene il lupo e ulula alla porta Viene il lupo per portarti via Ma sente il mio canto e scappa nel suo bosco Non tornerā pių Dormi, dormi... Viene la Morte col teschio insanguinato Viene la Morte per portarti via Ma sente il mio canto e non puō pių passare Non tornerā pių Dormi, dormi... (hōro ninni hōro ninni hōro) TRE SORELLE Il canto per antifona, in cui una solista canta una frase e un coro le risponde, č una forma molto antica di scandire alcune attivitā comuni, come il lavaggio dei panni o la tessitura, ed era diffuso anche in Emilia. Qui usiamo questa forma ispirandoci liberamente ad un brano tradizionale finlandese, "Vihma". Siamo le pių belle, fateci passare Tutto il giorno tutti i giorni sono buoni per cantare Siamo le pių allegre, fateci passare Tutte le domeniche ci prepariamo per la festa Tempo della festa, fateci passare Ci vestiamo e pettiniamo con i fiori nei capelli Fiori di ciliegio, fateci passare Per le strade del paese tutti ci salutano Tempo della festa, fateci passare Tutti i giovanotti del paese ci corteggiano Noi balliam con tutti, non vogliam nessuno In tempo di guerra nostra nonna č stata partigiana Figlie della guerra, fateci passare In tempo di pace nostra nonna č andata alla risaia Figlie del lavoro, fateci passare MARE OCEANO "Ammiraglio del mare oceano" era il titolo conferito a Cristoforo Colombo per le sue straordinarie scoperte. Scritta sulla costa brasiliana, guardando il mare oceano dall'altra sponda. Viaggerō per il mare oceano A cavallo delle correnti Sulle strade d'acqua salata Dove incontri marinai e mercanti Sono stanca di terraferma Voglio stare su di un ponte Viaggerō per il mare oceano Sfogliando la rosa dei venti Vento freddo dal mare oceano Sulle bettole dei porti Sulle gru e sui magazzini E sui venditori ambulanti Sui cuochi cinesi e indiani Sui padroni e sui trafficanti Vento freddo dal mare oceano Che pulisca i cuori e le menti DI MADRE IN FIGLIA In molte culture, e certamente nella nostra, le donne hanno un ruolo fondamentale nel custodire le tradizioni e l'identitā. Con una strana formula magica in dialetto, per guarire con le erbe. Sopporterō i temporali Sorriderō alle pioggie di aprile Mi asciugherō al primo sole L'inverno mi addormenterā Resisterō al secolo Custodirō gli antichi sentieri Non cederō al rumore Continuerō a cantare Attraverso il tempo Di madre in figlia Di canto in canto Di stagione in stagione in stagione in stagione La terra mi darā forza Il vento fresco sarā il mio respiro Mi laveranno i ruscelli La luna mi mostrerā la via Lunga linea di femmine Mantiene viva la fiamma segreta Continuerā a raccogliere Le erbe che guariscono Attraverso il tempo Di madre in figlia Di canto in canto Di stagione in stagione in stagione in stagione al chersōn per la tōs e al ferdōr al p'cun dulz per la ragaja l'erba tāca s'at vin al fōg sčcher l'erba da tai per al frėdi pésalčt per al mel ed stomegh polmonaria s'te tiret mel al fiče per la fčla erba fumarčina st'č stōf al rusmarčin Voi boschi delle montagne Voi pietre levigate dal fiume Voi onde eterne del mare Non vi abbandonerō Non ci separeranno mai Non violeranno i nostri segreti Non scioglieranno i vincoli Continuerō a cantare Attraverso il tempo.... 4 PIEMONTESI Coro di mondine e pulsazione jungle per questo brano tradizionale, insegnatoci dallo storico gruppo folk emiliano "La Piva dal Carnčr". Siamo quattro piemontesi Tutti e quattro di galera Quando la luna la cavalca i monti E noi siam pronti, noi siam pronti a cavalcar Al primo assalto che abbiam fatto Abbiam preso una carrozza E dentro c'era una signora E dei denari, dei denari abbiam pigliā Abbiam preso mille lire Mille lire son pių di cento La metā in oro, la metā in argento E all'osteria, all'osteria siamo andā Appena giunti all'osteria Abbiam preso una bottiglia E dentro c'era una spia E il brigadiere, il brigadiere č andč a ciamčr Appena giunto il brigadiere Del quartier di Lombardia Lui ci ha legati tutti e quattro assieme E a Cremona, a Cremona al s'ha portč Ci ha portati a Cremona Ed in mezzo ai cremonesi E noi siam quattro, noi siam piemontesi E per vent'anni, per vent'anni condannč INCANTATA Un istante di serenitā in mezzo al clamore, guardando il Po. La terra, la musica e la ragazza che la canta partecipano dello stesso incantesimo. Cielo splendente sereno Fiume tranquillo tra gli argini Ponte di barche sull'acqua scintillante Senza parlare restiamo qui Dentro di te c'č luce Dentro di te c'č nuova intensitā Incantata Brezza di aprile su di noi Tiepido sole sui viottoli Guardi incantata, tutt'uno con la valle Giovane antica incantata Dentro di te c'č luce Dentro di te c'č nuova intensitā Incantata L.I.L.T. Il "lilting" č una forma irlandese di canto ritmico: diddleaydididdleyay eccetera. Qui lo usiamo anche come acronimo di Lingua Italiana Locale Trasparente, cioč dei dialetti italiani che lasciano trasparire interi modi di vita, interi mondi. Ultima pagina, fine della storia Benvenuti ai titoli di coda Niente passato, niente futuro Solo un presente infinito Tangenziali ipermercati Auto in coda dalle puttane Ma se ascolto le pietre delle strade Sento un canto diverso, pių antico Diddly-ay..... Lingua Italiana Locale Trasparente L.I.L.T. Voce del mondo, voce della terra Tempo su tempo che batte Canto di popoli, canto della storia Viene da fuori o da dentro? Canto alla culla per addormentare Serenata per fare innamorare Coro di mondina, canto partigiano Voglio cantarli diversi ma uguali Diddly-ay..... Lingua Italiana Locale Trasparente L.I.L.T. Lingua italiana locale Voglio parlarla diversa ma uguale Stare nel mio tempo senza mai dimenticare Madri, nonne, terre, genti, Lingue italiane locali trasparenti Suoni vecchi, sensi nuovi Siamo ancora qui Diddly-ay..... Lingua Italiana Locale Trasparente L.I.L.T. WALKING SONG Un momento perfetto, in equilibrio tra piacere di viaggio e nostalgia di casa, camminando sotto il cielo di Cuba. Calpesto la polvere rossa che mi macchia i vestiti Cammino sul viale di palme di fianco al frutteto Non c'č pių nessuno, il camion ha girato la curva E le nuvole solcano il cielo gremito di uccelli Lo zaino č leggero e la pista ombreggiata E il sole al mattino non brucia Il ritmo dei passi č perfetto Ricorda una musica che mi suona dentro La la lalala Di nuovo la strada mi porta con sč La la lalala Mi manca soltanto il tuo passo ritmato sul mio Un pās dāp n'čter pās Un pé dāp cl'čter pé e ancāra Un pās dāp n'čter pās Un pé dāp cl'čter pé Il bar di Santiago risuona di musica e voci Le ragazze volteggiano allegre sulla pietra del patio I turisti italiani le ammirano appoggiati al bancone E intorno la notte č dolcissima e piena di stelle Emilio č arrivato con la sua chitarra Sta parlando con Oscar e Carlos La tromba disegna arabeschi Che si stagliano nitidi al di lā del bicchiere La la lalala... Un pās dāp n'čter pās... (2 v.) Stanotte ho sognato pianure di verde e di bruno E i faggi e i castagni bagnati dalla pioggia invernale Un pās dāp n'čter pās Un pé dāp cl'čter pé e ancāra Il cielo era scuro e la nebbia avvolgeva ogni cosa Ma una luce invitante brillava alle finestre di casa Un pās dāp n'čter pās... e tutto era grigio e tutto era cupo Come i luoghi dove sono cresciuto Eppure nel sogno ero allegro Come chi sta tornando alla gente che ama La la lalala (Un pās dāp cl'čter pās, un pé dāp cl'čter pé) Di nuovo la strada mi riporta da te La la lalala E ascolto il mio passo di nuovo ritmato sul tuo (2 v.) VIA DEL RITORNO Fine del viaggio, si torna a casa. Un atto d'amore verso il paesaggio dell'Emilia, commovente e monotono al tempo stesso, e verso le donne e gli uomini che nei secoli l'hanno costruito. Nuvole bianche Cielo abbagliante Viali alberati nel sole Fabbriche grigie Donne al lavoro E l'autostrada lontana Vecchi seduti All'ombra in cortile Polisportive ed asili HAY LADDIE HAY LADDIE - O Ho negli occhi altri cieli Pių puri e ventosi Distesi su terre straniere Nei capelli ho la sabbia Di piste e deserti Ho sulle labbra altri amori Ma il canto č rimasto Il canto di sempre E adesso sono tornata HAY LADDIE HAY LADDIE - O |