Francesco Diomede 
Presidente FINCO - Federazione Italiana INCOntinenti

Io, come tante altre centinaia di migliaia di persone in Italia - siamo oltre 2 milioni - sono un incontinente. Vivo quotidianamente sulla mia pelle i molti, penosi problemi che questa patologia porta con se, nei diversi gradi di gravità e nelle diverse forme. Problemi ma anche frustrazioni: chi si ritrova a dover avere a che fare tutti i giorni con incontrollabili perdite, di urina piomba in una spirale di problemi che rende piuttosto critica la sua esistenza, perché va a mirare la psiche, la sfera sessuale, il rapporto con gli altri e la professione. Il guaio è che questo disagio esistenziale viene vissuto in privato. Già normalmente si fa fatica a parlare con il medico, per timore di apparire inadeguati e di formulare quesiti banali. Figurarsi chi soffre di incontinenza urinaria: la soggezione è tale che il paziente giunge addirittura a negare il problema. E a sviluppare un sofisticato e certamente stressante complesso di contromisure per occultare la disagevole condizione. C'è da dire, che sulla qualità della vita pesa in modo particolare il tipo di incontinenza urinaria. Si pensi all'aumentata frequenza della minzione e alla necessità improvvisa e pressante di urinare, tipici della vescica iperattiva: questa fiaccante condizione influenza la quotidiana vita di relazione assai più dell'incontinenza da sforzo. Già: gli episodi di "urgenza", come dicono gli addetti ai lavori, sono ingovernabili, e non c'è volontà ferrea che tenga di fronte all'imprevedibilità degli stimoli. L'incontinenza urinaria da urgenza è in tal senso la condizione che maggiormente compromette la quotidianità. 
Io, con tante altre persone che come me soffrono di questa patologia con i suoi gravi disagi, sono giunto ad una conclusione: è vitale far si che la nostra vita torni ad essere vivibile, che i nostri problemi trovino la giusta attenzione e che i nostri diritti vengano tutelati. 
Per questo ragione è nata la FINCO (Federazione Italiana INCOntinenti), un'associazione volontaristica, senza scopo di lucro che si propone di rappresentare pubblicamente le esigenze degli oltre 2.000.000 di incontinenti presenti in Italia. FINCO è stata creata per rendersi portavoce di questa ampia tranche di popolazione, troppo spesso dimenticata e trascurata, ma che ora è pronta, attraverso la Federazione, ad affermare il proprio diritto ad una migliore qualità di vita; il che significa soprattutto lottare per ottenere le infrastrutture ed i mezzi necessari per poter condurre un'esistenza il più normale, mai più discriminata o penalizzante. La Federazione è in grado di fornire indicazioni sui centri di assistenza in tutta Italia, e sulle strutture presso le quali è possibile trovare diagnosi puntuali e cure certe. La nostra voce sono da una parte le centinaia di migliaia di malati incontinenti e dall'altra il nostro notiziario EUREKA, il numero verde, e il sito Internet che ci permette di portare la nostra voce anche vicino alle tante associazioni di incontinenti presenti in tutta Europa.
Il nostro impegno principale sarà quello di agire sulle istituzioni e sul legislatore per avere accesso, gratuito e facilitato a tutti gli strumenti che possono esserci d'aiuto. Che possono permetterci di vivere una vita di qualità e più dignitosa. Tra gli obiettivi più urgenti dell'associazione c'è la ferma volontà nel tutelare maggiormente gli ausili protesici - vale a dire pannolini, sonde, cateteri, ecc. - ottenibili gratuitamente. Questo comporta la necessità di dare un impulso all'innovazione tecnologica e alla qualità di questi prodotti che il Servizio Sanitario Nazionale è costretto, dovendo contrarre drasticamente i costi, a mantenere ad un livello troppo scadente od insufficiente alle reali esigenze di base del malato. Altro scopo che si prefigge la Federazione è quello di rivendicare la rimborsabilità dei medicinali utili per combattere l'incontinenza. Va, infatti, sottolineato che fino ad oggi gli incontinenti non hanno mai chiesto al Governo un intervento a favore della rimborsabilità di quei farmaci che rappresentano per il malato incontinente la possibilità per attenuare o guarire una patologia invalidante quale è l'incontinenza. A questo proposito la FINCO intende anche sensibilizzare il Governo ed il Ministero della Sanità in modo da creare una maggiore attenzione e anche informazione intorno alle esigenze e ai problemi dei cittadini che sono afflitti da incontinenza urinaria.
Siamo certi - e, in questo senso, la presenza qui oggi di degli illustri rappresentati delle istituzioni ci conforta - siamo certi, dicevo, che le nostre istanze verranno ascoltate. In caso contrario la FINCO è pronta a manifestare, a fare azioni di grande impatto sociale per ridare dignità a cittadini che oggi vivono con sofferenza e vergogna. La Federazione, nonostante la sua recente nascita, ha già avviato questa operazione contribuendo attivamente alla stesura (del ddl 3826 che è attualmente in esame) dell'atto camera (n. 684 e abbinati) "Norme in favore dei pazienti incontinenti e stomizzati", che è attualmente in esame presso la XII Commissione Affari Sociali presieduta dall'On. Marida Bolognesi. Legge che prevede, da una parte una serie di provvedimenti mirati per il reinserimento in una normale routine di vita dell'incontinente attraverso l'istituzione di Centri Provinciali per la Riabilitazione e il Recupero dell'Incontinenza e il riconoscimento ufficiale della figura professionale del Riabilitatore dell'incontinenza; dall'altra - punto sul quale siamo pronti a batterci con caparbietà - vuole creare una forma di tutela legislativa nei confronti del cittadino incontinente. Ovviamente si spera che i tempi di approvazione e verifica di questa indispensabile legge siano i più brevi possibili. Su questo siamo pronti a collaborare attivamente con le istituzioni, per portare anche il contributo delle persone che vivono sulla propria pelle questi disagi.
Anche in Europa, e grazie alla sensibilità dimostrata dall'On. Luciana Sbarbati, l'Associazione ha sollecitato un piano d'intervento coinvolgendo l'On. Anna Diamantopoulou, Commissario europeo della Commissione per l'Occupazione e gli Affari Sociali.
Quella di FINCO è una battaglia appena iniziata, ma rappresenta un importante momento d'aggregazione e di scambio per tutti coloro che, afflitti da questa comune patologia, possono trovare nell'associazione un momento importante di dialogo e civile confronto.