Cari Amici,

da tempo oltre due milioni di incontinenti auspicavano la nascita di un’Associazione a loro tutela, che concretamente esprimesse le loro necessità e sancisse il diritto ad una migliore “Qualità di vita”. E’ così che il 10 aprile 1999 (registrata il 27 aprile 1999 al n.° 005321 dell’Ufficio Entrate di Bari) è nata una nuova stella: la FINCO (Federazione Italiana Incontinenti).

La Federazione opera su base volontaristica, poiché è una Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale (ONLUS dal 27 aprile 1999 – prot. n.° 23918) e pertanto non ha fini di lucro. Tra i principali obiettivi essa si prefigge di:

  • tutelare maggiormente gli ausili protesici (pannolini, traverse, sonde, cateteri, ecc., ecc…) sanciti dal Nuovo Nomenclatore Tariffario Protesico (D.M. Sanità n.332/99), ottenibili gratuitamente;

  •  sensibilizzare gli Organismi competenti ad una maggiore attenzione alle cure farmacologiche ed informare i cittadini sui nuovi farmaci oggi disponibili e rimborsabili;

  • far aprire in ogni struttura pubblica di rilievo dei Centri Provinciali per la Riabilitazione ed il Recupero dell’Incontinenza (urinaria, fecale e stomale).

In merito al primo punto (Nomenclatore Protesico) è opportuno ribadire che nella realtà quotidiana l’incontinente è ben lontano da una fornitura ottimale e personalizzata, poiché storicamente, il Servizio Sanitario Nazionale, Regionale e delle Aziende Sanitarie, tendono a contrarre al massimo i costi, a scapito della qualità/innovazione tecnologica e benefici dei prodotti esistenti nel mercato mondiale ed europeo.

In riferimento al secondo obiettivo per troppo tempo noi incontinenti non abbiamo effettuato alcuna rivendicazione al Governo ed al Ministero della Sanità, specie in merito alla richiesta  di rimborsabilità (gratuita o semigratuita a seconda dei casi e necessità) dei farmaci per l’incontinenza.

Il terzo principale obiettivo della nascente Federazione è quello di voler richiamare il Parlamento, il Governo ed il Ministero della Sanità ad una maggiore attenzione verso le nostre problematiche, poiché a nostro parere si deve giungere urgentemente ad una maggiore “Tutela Giuridica” dell’incontinente, ivi inclusa una qualità ineccepibile dei prodotti utilizzati e delle quantità ottenibili gratuitamente.

I principali strumenti che gli incontinenti utilizzano sono i pannoloni, i farmaci e gli esercizi di rieducazione del pavimento pelvico, anche mediante elettrostimolazione e biofeedbach.

Questa a nostro parere è la via maestra entro cui è opportuno operare, ragione per cui i prodotti necessari (da caso a caso) ed ottenibili dal Servizio Sanitario Nazionale e Regionale, devono raggiungere l’obiettivo del miglioramento della nostra “Qualità di vita” ed il pieno “reinserimento nella Società”, senza disagio alcuno.

 In tale contesto la figura del medico di famiglia (il primo ad affrontare il problema), dell’urologo, del ginecologo, del chirurgo, del geriatra, dell’uroriabilitatore e dello stomaterapista, rivestono un’importanza vitale per gli incontinenti tutti, poiché grazie ad essi tutti noi ritroviamo una migliore “Qualità di vita ed una maggiore serenità nei rapporti interpersonali.

 In tale ottica, la FINCO, in meno di un anno di vita ha contribuito attivamente alla stesura del disegno di legge n. 3826, in favore degli incontinenti tutti. Infatti, il disegno di legge attualmente in esame presso la XII^ Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati (Presidente l’On. Marida Bolognesi) e Senato della Repubblica (relatore il Sen. A. Tomassini), prevede una maggiore tutela legislativa dell’incontinente, l’istituzione dei “Centri Provinciali per la Riabilitazione ed il Recupero della Continenza”, il riconoscimento della figura professionale del Riabilitatore dell’Incontinenza urinaria, fecale e stomale. La Federazione, in merito al citato disegno di legge, auspica che esso non segua il normale iter burocratico, ma segua l’iter legislativo, poiché così facendo in un tempo relativamente breve avremo una legge a nostra tutela, diversamente aspetteremo decenni!

 La FINCO si è mossa anche a livello europeo, grazie alla sensibilità dell’On. Luciana Sbarbati, che ha chiesto al Commissario europeo della Commissione per l’Occupazione e gli Affari Sociali (On. Anna Diamantopoulou) quali provvedimenti intende adottare in nostro favore e quando intende far esprimere in merito i Paesi membri dell’unione.

Per tali principali motivazioni auspichiamo che i lettori si associno numerosi alla Federazione, senza timore alcuno, poiché rafforzare la FINCO equivale a tutelare appieno i propri diritti!

La Federazione si prefigge di collaborare e contribuire a far aggregare le differenti realtà dell’Universo dell’Incontinenza, anche attraverso studi, ricerche e scambi socio-culturali.

 La Federazione gratuitamente fornisce:

  • informazioni socio-sanitarie;

  • consulenze di esperti nel settore medico/infermieristico;

  • informazioni sugli ausili per l’incontinenza:

  • consulenza legislativa;

  • consulenza burocratica;

  • tutela dei diritti;

  • organizzazione di convegni e meeting scientifici;

  • assemblea nazionale ed assemblee locali;

  • l’invio gratuito del nostro Notiziario informativo associativo.

Il neonato Consiglio direttivo auspica adesioni, consensi unanimi e critiche costruttive.

Buon terzo millennio a tutti
                                                 
     Francesco Diomede