Intervento di Pierangelo Raineri
Segretario Nazionale Fisascat Cisl
al Convegno sulle Case da Gioco
a San Benedetto del Tronto il 5 maggio 2000
Ringrazio innanzitutto dell'
invito al Convegno organizzato dal Comune di San Benedetto del Tronto e dalla
Confcommercio.
Questa e' una importante
occasione per discutere dei vari temi legati alle Case da Gioco ed alla loro
evoluzione.
Molti lamentano il fatto che
da decenni siano consentite in Italia solo quattro Case da Gioco, ma le azioni
finora portate avanti devono essere modificate, se si ritiene di dare
organicita' al settore.
Non e' opportuno infatti
considerare anomala l'esistenza solamente di quattro licenze di gestione , ma
al contrario occorre partire da quelle esperienze per ragionare sul possibile
sviluppo del settoree per la regolamentazione organica attraverso un
provvedimento di legge.
Per decenni infatti sono
stati presentati disegni di legge per l'apertura di singole case da gioco, ma
mai o quasi mai un disegno di legge organico per tutto il settore e cosi' si e'
finiti per dibattere lungamente sulle localizzazioni o sulla eticita' del
gioco, senza assistere a sviluppi legislativi a cura del Parlamento.
Nel frattempo il Governo ha
deciso di avviare numerosi provvedimenti che hanno esteso al nostro paese nuove
opportunita' di gioco, come per esempio le sale sommesse o il bingo.
Le strutture per lo svago ed il tempo libero
Le Case da Gioco e l'occupazione
Le
Case da Gioco sono presenti in Italia attualmente nelle località' di S. Vincent
(Aosta), Sanremo (Imperia), Venezia, Campione d'Italia (Como).
La
struttura occupazionale e'
considerabile in oltre 2500 addetti, ma occorre considerare che
l'attivita' dei Casinos sviluppa localmente un notevole indotto nel turismo,
pari a quattro volte la dimensione dell'occupazione diretta.
Al
momento attuale l'attivita' delle case da gioco e' concessa dal Ministero degli
Interni, attraverso apposite autorizzazioni, in deroga al divieto di gioco
d'azzardo stabilito dal Codice Penale.
A
differenza degli altri paesi europei l'Italia e' carente di una legislazione
specifica del settore che e' necessaria soprattutto in riferimento alle
strutture esistenti per una loro regolamentazione organica, anche in previsione
dei numerosi disegni di legge che prevedono l'apertura di altre case da gioco
sul territorio nazionale.
Negli
ultimi anni si e' assistito inoltre all'affermazione di nuovi giochi
autorizzati, con particolare riferimento all'introduzione dei giochi americani
e delle slot machines.
E'
inoltre autorizzato il gioco del Bingo, gia' diffuso nel resto d'Europa ed in
particolare in Spagna.
Gioco e scommesse
·
La nuova attivita’ di "Sale
Scommesse" e’ un segmento innovativo rispetto alle tradizionali "sale
Ippiche", finora esistenti e portera' una occupazione di circa 10.000
nuovi posti di lavoro.
·
L’attivita’ "di gioco"
diventa in effetti una proposta di servizio multiplo al pubblico che non si
caratterizza piu’ solo ed esclusivamente per le scommesse legate all’ippica, ma
abbraccia una pluralità’ di settori comunemente inseriti nelle
"scommesse", che si espanderanno ulteriormente nei prossimi anni.
·
Il lavoro degli addetti subisce quindi
una sostanziale modifica e si allargano gli orizzonti operativi, fornendo nuove
opportunità’ di scelta alla clientela.
·
Una attivita’ di servizio richiede
strumenti adeguati che siano in grado di fornire risposte ad una offerta di
"gioco" piu’ flessibile e piu’ ampia.
·
Le figure professionali si
semplificano, ma contemporaneamente nascono nuove opportunità’ occupazionali e
nuove professionalità’ si affacciano sul mercato del lavoro.
·
Nel settore si stanno introducendo
nuove forme di gestione del lavoro che consentono di realizzare una organizzazione
del lavoro finalizzata a rispondere alla domanda del pubblico, che garantisce flussi
variabili durante l’anno, durante la settimana e durante il giorno in modo
simile ad altre attivita’ del terziario o del turismo che sono posizionate in
altri settori, ma che hanno in comune la similitudine di offrire una gamma
varia di servizi.
La
Formazione degli Addetti al Gioco
·
Occorre accompagnare il nuovo sistema
di gioco con una necessaria fase formativa per gli addetti, al fine di
consentire di creare importanti professionalita', indispensabili per una offerta
di gioco qualificata ed apprezzabile dalla clientela.
·
La professionalita' si sviluppa con la
formazione e per far formazione e' necessario valorizzare la bilateralita' ed
il ruolo degli Enti Bilaterali, generati dalla contrattazione collettiva.
Le Osservazioni del Coordinamento Nazionale
Lavoratori
Case da Gioco sui Disegni di Legge
Il
Coordinamento Nazionale Dipendenti Case da Gioco, riunito a Roma il 24.03.2000,
esaminata la bozza di disegno di legge in discussione alla 1^ Commissione
Finanze e Affari Costituzionali del Senato, ha osservato quanto segue:
Definizione della tipologia di
Casa da Gioco
La
bozza punta direttamente ad una liberalizzazione del gioco d’azzardo in Italia,
senza regolamentare le attivita’ che
comunemente vanno sotto la denominazione “Case da Gioco”.
Nella
bozza e’ totalmente assente una definizione seppur minima di “cosa si intende
per case da gioco”.
A
tal proposito potrebbe essere citato il confronto tra le parti, svolto in
occasione delle trattative del CCNL Case a Gioco, che ha inteso definire almeno
il rapporto tra Giochi tradizionali e Giochi elettronici (slots, ecc.) e occupazione
degli addetti, individuando, per esempio un rapporto di un impiegato di gioco
ogni tre posti slots, ecc.
Il
provvedimento di legge potrebbe individuare un rapporto minimo-massimo
generale, da definire localmente tra le parti contraenti in relazione ai
processi di organizzazione del lavoro di ogni singola Casa.
Individuazione di nuove case da
gioco
Il
Disegno di legge definisce una norma generale per l’individuazione di ulteriori
16 case da gioco, oltre alle quattro esistenti, ma sono previste anche ulteriori
deroghe in relazione ai bacini di utenza ed alle caratteristiche stagionali
delle varie località: l’adozione di tale criterio amplierebbe
ulteriormente il numero, gia’ elevato
in partenza.
Al
riguardo sarebbe proponibile :
Il
mantenimento dell’ attuale normativa per le case da gioco esistenti o comunque
una gradualita’ progressiva nell’adeguamento alla nuova normativa.
Per
l’individuazione del numero di nuove case da gioco, si potrebbe far riferimento
a bacini di utenza e distanze chilometriche, predeterminati attraverso appositi
parametri. e non quindi una
generalizzazione a livello di ogni singola regione, prevedendo in alternativa
appositi distretti, aree e collocazione geografica.
Salvaguardia dei livelli occupazionali
e strumenti a sostegno
Prevedere
l’estensione degli ammortizzatori sociali esistenti per i lavoratori dipendenti
( cassa integrazione ordinaria e speciale,
mobilità, prepensionamenti ), ecc.
Stabilire un diritto di precedenza nella
ricollocazione di personale dipendente delle case da gioco impegnato in
eventuali processi di mobilità
sul territorio nazionale .
La
normativa stabilita da una eventuale legge dovrà trovare applicazione integrale
anche per eventuali gestioni di case da gioco a bordo di navi.
Professionalità e formazione
Nel
disegno di legge è previsto un albo degli impiegati tecnici non meglio precisato : occorre quindi
considerare che non essendo i croupiers una categoria professionale
autonoma, bensì lavoratori dipendenti
ogni riferimento alla loro condizione di lavoro deve essere oggetto di
contrattazione sindacale, rimandando al merito delle specificità della
categoria sia a livello nazionale che europeo, per quanto riguarda i criteri, i
requisiti, la capacità professionale, la formazione necessaria alla
acquisizione di tale qualifica.
Sarebbe
quindi proponibile l’individuazione, con riferimento alla contrattazione
collettiva di iter formativi anche tramite la bilateralità di settore.
Il
Coordinamento Nazionale si esprime quindi in modo contrario all'istituzione
dell'albo dei croupier che potrebbe generare incertezze sui requisiti
professionali e la trasformazione dei rapporti di lavoro da dipendenti a
parasubordinati.
In
alternativa propone l'istituzione di strumenti bilaterali per la formazione e
per l'acquisizione delle professionalita' specifiche di categoria, sulla base
di altre esperienze analoghe gia' vigenti in altri settori del mercato del
lavoro.
Commissione Nazionale Tecnica
Al
fine di una regolamentazione complessiva delle case da gioco è necessario
istituire una commissione nazionale
tecnica già prevista dal Ministero degli Interni con apposito documento redatto in data 19.02.99 (di cui all’art. 7
del documento stesso) sottoscritto tra
il Ministero degli Interni e le Organizzazioni Sindacali .
Nell’ambito
della legge istitutiva dovrà quindi essere prevista tale commissione composta
dalle varie rappresentanze interessate e finalizzata all’esame in particolare
delle modalità di gestione delle case da gioco e tipologia delle stesse,
regolamenti dei singoli giochi, introduzione di nuovi giochi, e rapporti tra
giochi esistenti, nonché innovazioni ed integrazioni o modifiche.
Contrattazione
Nazionale
Nel
provvedimento di legge occorre inserire il riferimento alla contrattazione
collettiva di categoria, da stipularsi a livello nazionale a cura delle
Organizzazioni Sindacali maggiormente rappresentative, prevedendo l’obbligo
dell’applicazione di un CCNL quadro del
settore gioco anche per tutte le nuove
aperture.
Analoga
previsione contrattuale dovra’ estendere
l'applicazione della contrattazione collettiva anche alle nuove forme di gioco,
stabilite recentemente dal Ministero delle Finanze, per l’apertura delle Sale
da Bingo ed eventuali Sale slots.
Disegni di Legge Case da Gioco
Presentati in Senato
1° Commissione permanente Affari Costituzionali
Finanze e tesoro
1.
-S. 232 Istituzione di una casa da gioco nel
comune di Taormina
2.
-S. 305 Istituzione di una casa da gioco a Santa Cesarea Terme
3.
-S. 373 Istituzione di una casa da gioco nel
comune di Erice
4. -S. 393 Apertura di
una casa da gioco a Fiumicino
5.
-S. 406 Autorizzazione all' apertura di una casa
da gioco sul litorale domitio della provincia di Caserta
6.
-S. 438 Facolta' alle regioni di istituire nuove case da gioco e
relativa regolamentazione
7.
-S. 739 Istituzione di una casa da gioco nel
comune di Pizzo
8.
-S. 817 Apertura di una casa da gioco a Recoaro
9.
-S. 936 Istituzione di una casa da gioco nel
comune di Ostuni
10.
-S. 1302 Istituzione di una casa da gioco nel
comune di Verona
11.
-S. 1428 Istituzione di una casa da gioco nel
comune di Massa
12.
-S. 1478 Istituzione di una casa da gioco nel
comune di Castel di Sangro
13. -S. 1481 Istituzione
di una casa da gioco stagionale in San
Pellegrino Terme e Gardone
14.
-S. 1484 Istituzione di una casa da gioco nel
comune di Stresa
15.
-S. 1568 Disciplina della gestione delle case di gioco, dell' albo nazionale dei gestori di case
da gioco e dell' albo professionale degli impiegati tecnici di gioco
16.
-S. 2139 Istituzione di una casa da gioco nel
comune di Trani
17.
-S. 2148 Istituzione di una casa da gioco nei
comuni di Trieste e Udine con sedi
succursali stagionali nei comuni di Tarvisio
e Lignano Sabbiadoro
18.
-S. 2185 Istituzione di una casa da gioco nel
comune di Viareggio
19.
-S. 2192 Norme
per l' istituzione delle case da gioco
20. -S. 2200 Istituzione
di una casa da gioco a Lecce
21.
-S. 2225 Istituzione di una casa da gioco nel
comune di Pescara
22.
-S. 2276 Istituzione di una casa da gioco nel territorio che comprende il Fermano, la
provincia di Macerata e il comune di Loreto
23.
-S. 2279 Istituzione di una casa da gioco nel
comune di Viterbo
24. -S. 2323 Istituzione
di una casa da gioco in un comune del Casentino,
in provincia di Arezzo
25.
-S. 2372 Norme per l' istituzione e la regolamentazione delle case da gioco sul
territorio nazionale
26.
-S. 2566 Istituzione di una casa da gioco a San Pellegrino -
27.
S. 2622 Istituzione di una casa da gioco nel
comune di Ischia
28.
-S. 2632 Istituzione di una casa da gioco nella
citta' di Bari
29.
-S. 2633 Istituzione di una casa da gioco nel
comune di Monte di Procida, Isolotto
San Martino
30.
-S. 2634 Istituzione di una casa da gioco nel
comune di Pozzuoli Rione Terra
31.
-S. 2635 Istituzione di una casa da gioco nel
comune di Procida, Terra
32.
-S. 2636 Istituzione di una casa da gioco nel
comune di Bacoli, Castello di Baia
33.
-S. 2643 Istituzione di una casa da gioco nel
comune di Salsomaggiore
34. -S. 2650 Norme per
l' istituzione e l' esercizio delle case
da gioco
-S. 232 Istituzione di una casa da gioco nel
comune di Taormina
Case da Gioco e
Sviluppo del Turismo
A sostegno della tesi dello sviluppo e
della crescita del turismo possiamo dire che è prevedibile nei prossimi anni un
aumento della domanda di "prodotto turistico", soprattutto in
riferimento ai Paesi della U.E.
A tal proposito va considerato anche
che il reddito complessivo ha raggiunto un livello molto simile ai Paesi Nord
americani, anche se assistiamo ad una riduzione dei consumi che corrisponde ad
un generale contenimento dell’inflazione: ciò’ evidenzia un trend positivo nel panorama economico
generale, ma sicuramente i consumi sono piu’ selezionati che in passato.
Con la progressiva riduzione dei tempi
di lavoro, conseguenti alle crescenti innovazioni tecnologiche, in futuro il
cittadino medio avrà più tempo a disposizione ed è quindi prevedibile che
crescerà la domanda di impiego del crescente tempo libero, ma a prezzi sempre
piu’ ridotti e competitivi.
Nel medio-lungo periodo e’ prevedibile
che nel turismo nasceranno più occasioni di lavoro: esisterà’ piu’ domanda, ma
i prezzi dovranno essere sempre piu’ competitivi.
Questo e’ un fenomeno che si e’ gia’
realizzato nei Paesi Nord americani dove la competitivita' dei prezzi ha
generato lo sviluppo del turismo come fenomeno di massa.
Una nuova variabile di mercato
all’interno alla CEE e’ data dall’avvento dell’EURO e quindi dell’allineamento
delle valute dei vari Paesi che non consentirà’ piu’ al turismo dei diversi
Paesi di essere competitivi in virtu’ del differenziale di cambio o del
differenziale inflativo, come e’ avvenuto nei decenni scorsi.
La competitività’, insomma, si
giocherà’ sui prezzi e sulla qualità’ del servizio reso, "mixati" tra
di loro.
Il turismo e le attivita’ di servizio
ad esso legate hanno molteplici canali sui quali agire secondo un programma che
dovra’ essere necessariamente flessibile per adeguarsi alle varie esigenze ed
opportunità’.
Tra i settori del Turismo, quello dello
svago e dell' intrattenimento riveste un ruolo determinante per qualificare
l'offerta turistica.
La politica di sviluppo delle Case da
Gioco dovra' essere inserita proprio in questo contesto per avere una
motivazione condivisibile sia nel tessuto sociale che economico delle localiya'
interessate.
Da questo Convegno e' necessario
lanciare la proposta di creare un tavolo parallelo a quello contrattuale, per
esaminare congiuntamente le varie tematiche delle Case Da Gioco.
Pierangelo
Raineri