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New economy per gommonauti?

Pensiamoci, alla possibilità di fare acquisti in rete

L'attuale flop di molta parte della new economy sembrerebbe consigliare a toni poco trionfalistici nei riguardi dell'e-commerce.
Il solito ritardo italiano ci ha, per fortuna, colpito prima che i siti dedicati all'e-commerce assumessero dimensioni paragonabili a quelli americani. Che sia solo una crisi di crescenza o qualcosa di più serio e lungo, è indubbio che oggi gli entusiasmi si sono raffreddati.
Ma … pensiamoci bene: la cronaca di un'avventura nell'e-commerce attraverso brani di e-mail scambiati fra
Massimo S. e Gabriele.

Segnalazioni di Massimo S.di siti di e-commerce da inserire in Web per i gommonauti:

- http://www.brownspoint.com/
Una vera mecca per chi ha motori Suzuki! Si possono trovare in linea gli schemi e le fiches d'officina di tutti i motori Suzuki prodotti anche anni fa. Ottima anche la parte riguardante gli acquisti in linea, veloce l'invio del materiale ordinato e buoni i prezzi.
-
http://www.a-nautical.com/
Buon sito per acquisti online di strumentazione elettronica, prezzi validi e spedizione rapida.

Le esperienze pregresse:

Hai utilizzato i siti per fare degli acquisti?

Sì li ho usati entrambi per fare spese.
Da Brown's Point avevo comprato del materiale (alcuni ricambi ed il manuale d'officina) per il mio Suzuki, se non ricordo male nel 1998. Allora avevo dato il numero di una carta di credito che sarebbe scaduta (e cui avevo già dato disdetta......) dopo due mesi. La merce è arrivata in una settimana circa e non ho avuto sorprese per quanto riguarda la carta di credito.
Da a-nautical ho comprato due CD di cartografia Garmin la scorsa primavera per aggiornare il mio GPS e nemmeno in quel caso ho avuto sorprese sulla carta di credito, almeno fino ad oggi. Però prima di dare il numero mi sono dotato di software di protezione (Norton Internet Security), conterà poco però è sicuramente meglio di nulla. Mi risulta però (ed un paio di volte ho usato questo sistema) che alcuni siti accettino l'ordine senza il numero di carta che può essere spedito a parte via fax, in questo modo la cosa sarebbe a mio parere ottimale.
Con i motori di ricerca ho trovato almeno un'altra dozzina di siti di e-commerce da fare paura, non li ho provati nonostante le tentazioni fossero molte!
Se il dollaro calasse un pò sarebbero una favola!

Scambi di idee sulla sicurezza dei pagamenti via internet:

Ho ho parecchie remore a dare il numero della carta di credito... e mi sembra che anche tu non sia convintissimo della sicurezza. Forse la soluzione stabile è in una carta di credito tipo assegno circolare, che si "carica" per un importo limitato e poi scade.

Pagamenti su Internet: la sicurezza credo che non sarà mai assoluta, una certa variabile (fortuna????) ci sarà sempre. Per ora continuerò a fare l'ordine via internet con il numero di carta via fax, quando me lo consentono.

L'azione di Massimo S.:

1. Risentito verso i fornitori italiani, ho fatto un'altro giro negli U.S.A.. Le sorprese non mancano (ferme restando le remore di cui abbiamo già parlato).
Un negoziante qui in Italia mi ha chiesto per 3 carburatori Mercury un paio di milioni abbondanti.
Ricerca veloce nei siti
http://www.mercurypartsexpress.com/PartsExpress/HomePage/homepage.asp e http://www.outdrives.com/ e... sorpresona! Laggiù costano ben 340 $ il che tradotto in Euro fa circa 390 e nelle nostre ormai defunte lirette fa ben 755.000!!!
Non si rendono conto che la new economy e l'e-commerce esiste anche nella nautica?

2. Ho proseguito il giro nei siti commerciali americani, trovandone uno con prezzi ancora migliori: http://www.mercruiserparts.com.
Alla fine ho fatto l'ordine dei carburatori ( 318 dollari!!!), incrociando le dita al momento di inserire il numero di carta di credito e vediamo come va a finire.

3. Sono arrivati!!
Ordine fatto il 25 gennaio, spedizione il 2 febbraio ed oggi a Mantova.
L'unico fastidio: 92 Euro di tasse doganali, me lo aspettavo!
Ne è valsa comunque la pena.
Alla fine dei conti il risparmio è oltre il 50%.

Traiamo le conclusioni?

Impressionante!
La tua disinvoltura nel contattare siti commerciali americani e nel piazzare ordini d'acquisto non è - al momento - comune, perciò la tua esperienza rimane un fenomeno piuttosto isolato. Ma per quanto lo può restare?
Nella old economy, il cliente si trovava davanti a difficoltà nel fare confronti diretti che limitavano la sua ricerca del prezzo più conveniente. Questo, se permetteva "rendite di posizione", consentiva però anche di stare sul mercato a chi sostiene costi strutturali più elevati. Con la new economy il confronto globale e spietato non può che far "tirare all'osso" i prezzi e questo è un bene per noi clienti, ma, se immaginiamo che il processo si sviluppi rapidamente ed incontrollabilmente fino alle sue estreme conseguenze, ci fa capire le ragioni dei no global.
Un dubbio sorge poi spontaneo. Le preoccupazioni ad effettuare transazioni in rete sono un bel freno all'e-commerce: non è che siano un po' esagerate ad arte?

Transazioni rese difficili e pericolose per limitare l'e-commerce? Dice il vecchio saggio che "a pensare male spesso ci si azzecca", mi sa che è probabile che tu abbia ragione. Comunque qualche piratello in rete c'è sicuramente.

Massimo S. e Gabriele

Lo stato dell'arte della sicurezza delle transazioni reteCarte di credito e sicurezza sul web - Trucco del 24 -1-2002

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