gommoni e gommonautiBatterie, quanto durano, quali scegliere?Homepage tecnica gommonauticahomepage

Accumulatore d'emergenza: un'esperienza poco felice, però...

Pagato a prezzo di novità - non confesserò mai quanto per vergogna - funzionò, o meglio avrebbe funzionato se ne avessi avuto la necessità, magnificamente per un anno, poi defunse miseramente.

Ne ottenni l'immediata sostituzione e l'anno dopo ne potei anche provare l'utilità (non per il gommone ma per l'auto). Solo che, l'anno seguente, mi sono ritrovato un altro cadavere… Possibile che le scosse e le vibrazioni (immagazzinato in un gavone) li abbiano danneggiati entrambi, possibile che questa breve vita sia costituzionale.

Mi sembra che la garanzia su un accumulatore sia di 6 mesi. Nonostante tutto, devo perciò ringraziare la cortesia del rivenditore che, senza battere ciglio, provvide alla prima sostituzione.

I possibili motivi che un produttore di accumulatori può scaricare sull'utente per giustificare prestazioni così brevi sono talmente tanti e non facilmente verificabili (sovraccarica, scarica completa, etc.) che non mi sembra il caso di farne un casus belli. A questo punto, però, le uniche cose che apprezzo del Booster sono la scatola con maniglia, i due bei morsettoni e la presa d'accendino.

E il mio Booster se ne sta lì, con i suoi led segna carica miseramente tremolanti e mosci. Peccato, perché veramente i 900 A di corrente di spunto ben reclamizzatii sulla scatola garantirebbero l'avviamento anche di un grosso diesel!

Ormai l'ho recuperato nel mare magnum dello stanzino. Devo decidere se buttarlo o tenerlo. Mi accorgo che si può smontare (sulla scatola è chiaramente scritto che si perde la garanzia, ma, a ... questo punto) e lo faccio subito. Dentro, trovo una batteria sigillata - made in Taiwan per conto della Trans Canada Batteries Inc. - col polo negativo (?) coperto d'ossido. 20 Ah di capacità (nessun accenno alla corrente di spunto). Mi viene un dubbio. Beh, forse…

Apro il Booster

Trovo un negozio che vende batterie economiche a prezzi di fabbrica (per la precisione a 1100 lire + IVA ad Ah), ma ha anche una vasta scelta di batterie di marca. Approfitto per smontare anche la batteria del faro alogeno portatile, anche lei morta dopo un paio d'anni. Ci trovo dentro una batteria sigillata da 6V, 4Ah, giapponese.

Negozio di batterie

Il negozio è ben fornito e faccio spesa all'ingrosso per le nuove batterie del gommone. Non fatico a trovare l'accumulatorino a 6 V per il faro. Per sostituire la Booster mi vengono proposte tre accumulatori: due si presentano esternamente praticamente identici a quello originale, un terzo ha caratteristiche tecniche decisamente superiori agli altri due, ma la misura è leggermente diversa ed occorrono dei raccordi per i poli. Meglio così: 680 A di spunto e 16 Ah per 259.000 erano in linea con le prestazioni originali del Booster, ma il prezzo... Rinuncio poi all'opzione più economica, con positivo e negativo inversi rispetto alla Booster (99.000), dato che non so se troverei difficoltà a montarla (stupidamente non mi sono portato la scatola). Mi resta, a 134.000, la LOWEN 134: 210 A di spunto e 18 Ah.

La Lowen e la Booster sembrano gemelle (7 Kg entrambe); bah, devo crederci ai 900 A di spunto, però, fra norme DIN, SAE, EN, etc....

comparazione Lowen-Booster

Il montaggio dell'accumulatore nella scatola del Booster richiede pochi minuti, compresa la vasellina sui morsetti (di cui prima non c'era traccia) e la nastratura della scatola col nastro americano, quanto mai opportuna perché ormai penso di aver capito: è stata una scolatura d'acqua penetrata fra i due semigusci. Escluderei infatti un problema di condensa perché il fenomeno ha interessato solo il polo negativo. Un minimo di esame di coscienza s'impone: posso escludere che non possa mai essere entrata una goccia d'acqua attraverso i due semigusci? Certo che no, ma allora, prima di dire che un apparecchio è adatto all'uso in barca... Col nastro, penso che stavolta il Booster trapiantato durerà di più, anche se, per la bassa corrente di spunto, non potrò più considerarlo un accumulatore da avviamenti d'emergenza.

Molto più complicato si rivela il montaggio dell'accumulatorino nuovo nel faro alogeno; mezz'ora di lavoro con l'aiuto e la pazienza di Flora. Forse, era meglio comprarlo nuovo, ma vuoi mettere la soddisfazione?

Fatto!

Gabriele Orsini ©