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Sicurezza prima di tutto....

Decalogo del pescatore subacqueo, dal sito La pesca Subacquea di Massimiliano Volpe

al sito La    pesca Subacquea di Massimiliano Volpe

Quelle che seguono sono solo alcune delle nozioni che dovrebbero far parte del bagaglio di conoscenze di ogni pescatore subacqueo, una sorta di "decalogo". Non si vuole fare del "terrorismo", ma ricordare che la sicurezza nel nostro sport viene prima di tutto il resto. Dato che non sono un medico chiedo scusa in anticipo per le eventuali inesattezze - sono certo che il messaggio è, nel complesso, corretto.

1. L'iperventilazione è pericolosa. Non è vero che più respiri fai più ossigeno accumuli : dopo tre o quattro atti respiratori profondi il livello di ossigeno nel sangue ha già raggiunto il livello di saturazione. Quello che fai continuando a ventilarti è eliminare dall'organismo anidride carbonica. Dato che le "contrazioni diaframmatiche" (prova a stare in apnea e ti renderai conto di cosa parlo) sono legate all'aumento dell'anidride carbonica e non alla carenza di ossigeno, DIMINUIRE L'ANIDRIDE CARBONICA = RITARDARE PERICOLOSAMENTE LE CONTRAZIONI, che sono poi una sorta di "campanello d'allarme" e RISCHIARE PERCIO' UNA SINCOPE ANOSSICA (= da carenza di ossigeno). Per una ventilazione corretta, rilassati più che puoi, respira lentamente curando bene la fase di espirazione (più lenta è più sei rilassato) e, quando ti senti pronto, fai due o tre respiri profondi in rapida successione e immergiti.Chiunque può raggiungere tempi di apneusi più che sufficienti per svolgere efficacemente l'azione di pesca. L'importante è non strafare e guadagnarsi i metri e i minuti necessari con il tempo, l'esperienza e l'allenamento.Non "tirare" le apnee in modo irresponsabile: meglio perdere un pesce (ce ne sono tanti ) che rischiare la pelle (ne abbiamo una sola).

2. Più profondità NON SIGNIFICA più pesce. Se pensi sempre ai metri, non prenderai neanche una acciuga, e soprattutto hai sbagliato sport : dovevi fare profondismo!! Il pescatore subacqueo non si immerge per riportare su un cartellino o un pugno di sabbia, ma le prede!! Se ti preoccupi dei pesci, ti accorgerai che anche in pochi metri d'acqua si possono fare catture di primordine! La profondità che viene con il tempo e l'esperienza non è pericolosa, quella cercata senza l'esperienza e la preparazione necessaria può costarti la vita.

3. E' sempre bene sottoporsi ad una visita medico-sportiva prima di intraprendere questo sport, perché si tratta di una attività che richiede il massimo sforzo cardiaco.Un qualsiasi problema può essere fatale.

4. Frequentare un corso di apnea o di pesca subacquea è senz'altro una buona idea.Si possono acquisire le conoscenze base relative al comportamento del nostro corpo durante l'immersione, al pronto soccorso, alle tecniche di immersione e pesca.

5. NON SI SPARA A TUTTO QUELLO CHE CAPITA A TIRO. Informati sulle principali prede per capire quando è il caso di premere il grilletto e quando è meglio lasciar stare.La dimensione di per sé significa poco o niente : una spigola di 2 Kg è una bella preda, una cernia dello stesso peso va invece lasciata stare, perché deve compiere ancora il suo primo ciclo riproduttivo.Non sparare a pesci che non hanno né valore sportivo né valore gastronomico ( esempio : pesce luna ).Non offrire argomenti a certa parte degli ambientalisti che invece di combattere le vere cause dell'impoverimento dei nostri mari se la prendono con noi, che siamo i più deboli.

6. ATTENZIONE ALLA ZAVORRA : esagerare con i piombi in cintura è un errore grave.Una zavorra eccessiva impedisce la corretta ventilazione e, soprattutto, ci ostacola nella delicata fase della risalita, quando le scorte di ossigeno si sono già ridotte al minimo.E' meglio fare un po' di fatica in più nella fase della discesa, in modo da ritornare positivi a 5-6 metri dalla superficie (salvo che non si peschi a quote inferiori). Ciò è importante ai finì della sicurezza : nella malaugurata ipotesi di una sincope - in agguato più che mai proprio negli ultimi metri della risalita - non ricadremo sul fondo ma verremo a galla, favorendo i soccorsi.

7. UTILIZZA SEMPRE la boa di segnalazione o la bandiera sul gommone., e non ti immergere dove non è consentito. Aldilà dei cospicui verbali cui si va incontro quando non si rispettano queste regole basilari (da 1 a 6 milioni).... si rischia la pelle. Chi è alla guida di un gommone non si aspetta di trovare un sub - ad esempio - all'imboccatura di un porto o a 200 metri da una boa segnasub: cerchiamo di rendere la vita tranquilla a noi stessi e agli altri fruitori del mare.

8. NON MANGIARE "PESANTE" prima di andare in mare, e ricordati che quando ti immergi devi avere terminato la digestione. Se durante l'immersione ti viene fame, tieni a portata di mano del miele o della cioccolata : sono "energia" di pronto utilizzo.

9. Con il mare agitato si creano buone condizioni di pesca, siamo d'accordo, ma stai sempre attento a non ritrovarti nei guai ! Controlla le previsioni del tempo e il bollettino dei naviganti la sera prima di andare a pesca. Se quando arrivi sul posto il mare sta già gonfiando o se le previsioni danno una perturbazione in arrivo, cerca per quanto possibile di tuffarti da un punto ridossato: avrai meno problemi ad uscire in caso di peggioramento delle condizioni meteo. Ricorda che in caso di situazioni estreme di mare grosso (es: una burrasca improvvisa e inaspettata) è più sicuro mantenersi a debita distanza dalla scogliera : per evitare di affaticarti usa la boa segnasub come un salvagente, e se la corrente è troppo forte o le onde troppo alte, non esitare a sganciare la cintura di zavorra. I soccorsi potrebbero non poterti avvistare se ti trovi a terra ( mi riferisco ovviamente a posti da cui non è possibile o agevole risalire la scogliera a piedi e raggiungere la strada ) e comunque non potrebbero prelevarti. Non pensare che queste siano situazioni che non si verificano mai. Il mare è meraviglioso, ma sa essere terribile : per questo è sempre meglio essere prudenti.

10. Nel caso ci si trovi ad operare a profondità rilevanti - la "rilevanza" della profondità è OVVIAMENTE soggettiva - è sempre consigliabile pescare in coppia con un compagno fidato, che dovrà essere in grado di operare alle nostre stesse quote e di capire immediatamente l'insorgere di una situazione potenzialmente pericolosa. In questo quadro si riconferma la utilità/indispensabilità di un corso di apnea e/o pesca subacquea che possa istruirci adeguatamente sulle regole dell'immersione in apnea e sulle procedure di emergenza. Purtroppo è accaduto più di una volta che qualcuno sia morto nonostante la presenza di altri subacquei in superficie perché questi ultimi non erano in grado di scendere a recuperarlo o non conoscevano le tecniche di rianimazione. Nelle situazioni di emergenza che possono presentarsi non c'è spazio per l'improvvisazione : l'emozione del momento rende ancora più difficile l'operazione di soccorso e il tempo gioca a nostro sfavore.....per questo è necessario avere quantomeno le idee chiare sul da farsi.

Giorgio Volpe©

link a siti di utilità per il subLink sub

Da una semplice domanda di Giorgiozzo, un mare di dubbi sui rapporti fra sub e barche e sui comportamenti da tenere.Interferenze pericolose

versione originale, nel sito Pescasub MaxfoxDecalogo del pescatore subacqueo

Nel sito dell'Arcipelago della MaddalenaNorme sulla Pesca Subacquea

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