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Le avventurose storie dell'Adventure Club di Foggia:

Ferie d'agosto: Operazione Dita Selvagge

Dal sito dell'Adventure Club di Foggia e dalla gentilezza di Rino e Marcello, storia di vacanze e salvataggi dell’Advenure Club di Foggia nell’Azzurro Mare Croato di Rino Bisciotti (Duffy)


Da mesi ormai, eravamo in preda ad una euforia che sapeva di paranoico, si cercavano, luoghi, tabelle, itinerari, rotte, per organizzare un viaggio all'insegna del MARE e della più assoluta libertà.
Mi sentivo smarrito, ...... io che le vacanze le programmo al centesimo, ma con Marcello Cavallo non è così , e anche se la destinazione ultima l'avevamo, mancava però.................... tutto il resto!
E, ad ogni mia , se pur larvata richiesta di chiarimenti, mi rispondeva serafico: "un problema alla volta".
Ricordo difatti, con gelo sulla schiena, il momento dei preparativi, tutti che fremevano i ragazzi che scalpitavano, le mogli che impacchettavano e i mariti che imprecavano ..si, perché, va bene se presi dalla prova dei tendalini per il campeggio nautico, montati nella stanza da pranzo, ma arrivare alla frenetica ricerca della mortadella impacchettata sottovuoto, o della pasta , "dicono che in Croazia non ce ne sia" ndr , ma portarsi dietro le cipolle mi sembrava pura follia , o ancora, di mia Moglie, che decide per l'occasione, di portare con se "per ogni evenienza dice", l'inverosimile di medicine, "cortisone, sieri antivipera, antitetano, antibiotici e infine, dulcis in fundo, un apparato di pronto soccorso e per la pronta respirazione, dal volume pauroso, da far invidia ad un Ospedale, pensando forse di recarsi in un paese del terzo mondo, che però poi purtroppo si riveleranno utili, almeno in parte.

"Sono questi i momenti che mi fanno odiare gli Zar, e non riesco ancora oggi a capire se ringraziare o meno "l'amico Piero Formenti, titolare della FORSEA, per la rinomata capienza e resistenza che contraddistingue sia i gavoni sia le strutture degli Zar ".

Gli equipaggi alla fine si compongono, sono 5, e per la prima volta non assistiamo stranamente ad assembramenti del tipo vacanze organizzate parrocchiali.

Equipaggio Yena Zar 5,30 + Mercury 125 CV (2 adulti + 2 ragazze)

Equipaggio Paxos, Sacs 5,30 + Thoatsu 90 CV (2 adulti)

Equipaggio Ulisse Zar 5,30 + Thoatsu 140 CV (2 adulti + 1 ragazzo)

Equipaggio Laguna Zar 5,30 + Thoatsu 90 CV (2 adulti + 1 bimba)

Equipaggio Duffy Zar 5,70 + Honda 130 CV 4T (2 adulti+1 ragazzo+1 cane)

solo 5 imbarcazioni per un totale di 15 persone.

Sabato 26 agosto partenza da Manfredonia ore 5.00, dopo aver trascorso una nottata all'insegna della più spregiudicata delle bonacce, iniziamo la navigazione, ........ma dopo solo poche miglia ci accorgiamo che della bonaccia del giorno prima non è rimasto praticamente nulla.
Raffiche di maestrale fortissime e un mare già formato ci investono, quando, superata la testa del Gargano, eravamo purtroppo ormai consci " Cum grano salis", di dover rinunciare alla traversata e convinti di riparare nel porto di Vieste. Non siamo nuovi a traversate con mare grosso, ma con i gommoni carichi in quel modo e con quel mare, era davvero troppo." Vedi cipolle ed affini".
L'amico Giampiero titolare del "Vieste Ormeggi " avvistandoci alle prime luci dell'alba, si preoccupò immediatamente di sistemarci alla meglio, eravamo stanchi e un po’ innervositi per quella tappa forzata.
Ci accingiamo così a montare i tendalini da campeggio nautico , unico impegno svolto tra l'altro, perché trascorrono ben 4 giorni passati praticamente a far nulla, tra il turbinio del vento che ci stordiva continuamente, dove l'unica incombenza ormai, era solo quella di salire per la ripida scogliera sia all'alba, sia al tramonto per scrutare il mare e dire OGNI VOLTA: mi sembra che: " stia calmandosi", ma non era vero, in cuor nostro lo sapevamo, anche se non volevamo ammetterlo, sembrava ormai un rito da compiere almeno due volte al giorno prima e dopo dei pasti, come un medicinale da assumere, quasi ad esorcizzare la situazione.
Il muretto di contenimento della scogliera, aveva ormai assunto le sembianze dei nostri fondoschiena , tanto era il tempo trascorso a scrutare l'orizzonte ,eravamo esausti, il vento era sempre più teso .
Ma allo scadere del quarto giorno, ormai in preda al più grande sconforto, osserviamo il mare che stranamente iniziava a dare qualche primo, impercettibile e leggero segno di clemenza.
Il vento nel porto la sera, sembrava leggermente scemato, le bandiere non turbinavano più, così, dopo un veloce briefing indetto dal sommo Presidente, decidemmo di partire alle 4,00 dell'indomani, per cogliere quanto più possibile l'occasione favorevole, disse Marcello. "Bellissimo" pensai tra me, finalmente saremo gratificati dopo tanta attesa, invece, appena usciti dal porto di Vieste, sentii il gommone sotto i miei piedi cavalcare una bella onda formata. Pensai ad una nave in transito, ma ne sentii una seconda, poi a breve distanza una terza, ma quando le onde poi furono ormai una decina in progressione, pensai giustamente di avvertire mia moglie, che non trattavasi di specifico cargo di grosso tonnellagio in transito nel basso Adriatico , tale da procurare onde di quella portata, ma di un mare formato da un vento di Nord Ovest almeno forza 4. Non ti preoccupare "tesoro", il mare è solo un po’ increspato, e giù la prima secchiata d'acqua subito a contraddirmi e che colpì in pieno volto mia moglie Patrizia e Orazio che non è mio figlio, che si chiama invece Fabio, ma il mio Fox Terrier.
La Secchiata in pieno viso, la partenza notturna e fredda, i giorni persi a Vieste, tutto lasciava presupporre da parte di mia moglie sconforto, rabbia e forse addirittura parolacce e invece no!!! .
Il mio duro, rude e ormai collaudato Equipaggio" era talmente gasato e felice da pensare a tutt’altro, gli altri amici invece ....peggio!!!!.... smanettando senza remore, sembravano volessero uscire da un incubo di quei giorni trascorsi a far niente, in attesa della partenza, i gommoni saltavano come ballerine impegnate in vorticosi movimenti di danza, saltavano e picchiavano, gli schizzi sembravano piccoli diamanti che brillavano nel cielo di una stellata notte d'estate, mentre il sale ci inaridiva le labbra sino a spaccarle. Poco dopo, quando una splendida alba tra lo schiumeggiare delle onde ci coglieva, dopo circa 20 miglia di navigazione, un coro di Hoooo!!!!! si sollevò dal gommone , e ancora giù tutti con la manetta
Rotta LASTOVO, il mio Honda 130 ruggiva tra le onde, trascinando rabbiosamente il mio Zar 57 con il suo peso, che per le sole scorte alimentari, devo dire avrebbe soddisfatto l'intero gruppo per l'intera vacanza,........ e poi.....abbiamo il coraggio di parlare anche di consumi.
All'improvviso, dopo circa 40 miglia, il mare inizia come per incanto a calare e Marcello per radio gridò "Signori Siamo in Croazia". Approfittando della situazione cerchiamo ovviamente di recuperare il tempo perduto e così, dopo circa 4 ore di navigazione, finalmente all’orizzonte ...Meravigliosa!!! LASTOVO. Nessun commento può esprimere ciò che provai nel vederla la prima volta, me ne avevano parlato, avevo frequentato altri posti della Croazia , ma Lastovo è davvero bella.
Così dopo i riti doganali ....e... finalmente dopo una abbondante colazione, mentre gustavamo al caldo del giovane sole il meritato riposo, qualcuno ovviamente già inizia ad agitarsi "come al solito del resto", e pensa ad un bagno ristoratore, l'acqua è po’ troppo fredda , ma è di una trasparenza tale , da non farci rinunciare.
Costretti purtroppo, dall'incalzare del tempo, riprendiamo la navigazione. Dopo alcune miglia, avvistiamo tra la foschia i contorni di Korcula, un mare che sembra olio, delfini che ci inseguono: questo è il Paradiso pensai tra me, ma il sorpasso rombante del 90 CV Tohasu nuovo di zecca di Massimo Amatruda con il suo viso quasi indemoniato, forse attratto dal mare così calmo, mi riporta immediatamente alla realtà. Non è possibile difatti che in Paradiso ci siano i Tohasu (ndr).
Fantastico il paese di Korcula arroccato tra le sue possenti mura di chiara fattezza Veneziana, le sue case dai tetti rossi sono perfette e allineate con geometrica precisione, cerchiamo e troviamo l'amico Mirko , nostro riferimento autoctono, ci accompagna immediatamente alla nostra nuova dimora estiva , è bellissima. Primo piano con veranda, piano terra con giardino e pontile privato. Senza pensarci due volte ne prendiamo immediatamente possesso. Tutti questi aggettivi ci fanno dimenticare immediatamente le giornate perse a Vieste, anche se stanchi, creiamo subito i corpi morti , ormeggiamo e scarichiamo i bagagli dai gommoni, la parte più dolente , ma sicuramente necessaria. Poi dopo una lauta cena, alle 20,00 eravamo tutti a letto praticamente stremati. Si perché dovete sapere, che oltre alla levataccia, la navigazione, e tutto il resto, forse quello che più ci ha stroncato sia nel fisco sia nel morale, è stata la fatica per svuotare i gommoni , per accorgerci poi,.... che il supermercato sotto casa anche se, ad onor del vero, con una forte lievitazione dei prezzi, aveva ogni ben di Dio, cioccolate italiane, vini, acqua., pasta. Ci abbracciamo per la gioia...............o forse per non suicidarci buttandoci a mare salvandoci Cosi inconsciamente e reciprocamente?
Le Vacanze le trascorriamo tra grosse pescate, risate, e mangiate colossali, qualcosa di insolito ci coinvolge, siamo tutti simpatici belli , alti e con gli occhi azzurri, anche Marcello che a dire il vero nella realtà sembra più ad un "Orsacchiotto nero e peloso".
Visitiamo Miliet, Dubrovnik meravigliosa, con le sue splendide ed eleganti vie, alloggiamo come in una suite nella marina ACI , una cosa sconvolgente, quasi ad aver una sorta di timore reverenziale, da tanta attrezzatura ed eleganza, tanto da farti sentire piccolo piccolo, ma quando poi montiamo le tende da campeggio forse un po’ intimoriti da quegli enormi yacht nostri vicini di casa, il capannello che ormai si era costituito dinanzi, comincia a chiedere informazioni: da dove venivamo e chi eravamo, e quando gli spieghiamo che siamo DELL’ADVENTURE CLUB di Foggia ci riconoscono,....e sanno di noi , avendo letto delle nostre avventure, sui giornali specializzati , e di aver visitato il nostro Sito WEB, ci sentiamo più grandi .... più grandi più grandi tanto che anche il mio piccolo cane sembra più grande del Labrador della barca a fianco.

Visitiamo poi a Hvar, Scedro, Slano dove purtroppo i segni della guerra sono ancora visibili, ogni angolo più remoto lo facciamo nostro, non vogliamo lasciare nulla per le rimembranze invernali, vogliamo goderlo tutto e a pieno questo Paradiso.

Tutto nella più assoluta libertà. Le serate trascorse a guardare le stelle, sdraiato su di una panchina, uscire in pigiama la sera senza che alcuno ti noti, o vestito decentemente, l'unica sera quando l'intero paese era vestito in pigiama per un pigiama Party.

Le favolose pescate di Marcello che fanno del nostro barbecue un valido e costante punto di riferimento, i sughi squisiti con le Aragoste cucinate da Maria, Assunta che riesce addirittura ad ingrassare di tre chili, " quasi un record per lei", Gino il "Socio" che stranamente emette anche lui , strani ed incomprensibili suoni gutturali che definisce canzoni ........., lui che a stento parla.
I ragazzi Fabio, Niki, Laura e Francesca che da soli, girano tranquilli per il paese senza alcuna nostra preoccupazione, è meraviglioso, non sento più neanche la mia gastrite, che invece mi perseguita tutto l'anno, eppure bevo Vodka , caffè e quel meraviglioso vino che sembra cognac e che dopo cena ti fa sentire felice con il mondo, felice di essere qui tra l'accoglienza della gente e del posto e degli amici

Le vacanze purtroppo però come tutte le cose belle sono destinate a finire e comincio ad avvertire un senso di malinconia sul viso di mia moglie. E’ sempre la prima, Patrizia, ad innervosirsi per il rientro , non vorrebbe mai tornare.

Ma è ancora Ferragosto, siamo al crepuscolo, ma i progetti sono ancora tanti, gli animi sono caldi e i serbatoi sono pieni … via Rotta per Hvar miglia 40…, ma appena imboccato il porto in uscita, incocciamo in uno yacht di amici che avevamo da poco conosciuto qualche giorno prima, i quali, gridando e agitandosi come forsennati , chiamano Patrizia che è mia moglie, ma che per la cronaca è anche un medico. Dunque non chiamando me o Marcello, che siamo invece Geometri, con tempismo, forte intuito personale e altissima capacità cerebro-percettiva, desumiamo immediatamente che ................chiamando un medico anziché un Geometra la richiesta sia di tipo Pronto Soccorso e che qualcuno abbia bisogno di cure immediate anziché di rilievi topografici.

Ingranando la marcia e correndo in soccorso, ci accorgiamo che il fatto era più grave di quanto si credeva sulle prime , uno degli amici aveva inavvertitamente lasciato le mani nel verricello dell'ancora in fase di ormeggio, con la conclusione di lasciarci alcune falangi dentro. Mia moglie cercò immediatamente di fermare l'emorragia e di fare una fasciatura di primo intervento per accompagnarlo poi in pronto soccorso.

Così il Ferragosto purtroppo per l'amico diventa un dramma e per noi un dilemma, cerchiamo di organizzare il suo rientro in Italia dopo aver peregrinato tra gli ospedali di mezza Croazia, tra mille peripezie difficoltà e imprevisti, sino a decidere di accompagnarlo addirittura a Lastovo, a notte fonda e con mare ben formato , dove uno yacht di Italiani in rientro lo accompagna a Vieste per il ricovero. Ma l'operazione dita selvagge non finisce purtroppo qui, lo stesso giorno abbiamo notizia di un altro avvenimento successo a Hvar complice una brusca virata dovuta ad un onda anomala un gommone entra in collisione con un altro mezzo e l'equipaggio cade in acqua, il comandante si frattura una mano e anche lui .....alcune dita .

Un Ferragosto dunque, all'insegna del dramma , funestato di avvenimenti tristi che però ci fanno pensare ancora una volta quanto sia importante la sicurezza in mare.

La sicurezza difatti, non è solo quella impartita delle normative vigenti in materia, ma in particolare quella formata dalla esperienza che si acquisisce con il tempo.
In barca i ritmi vanno cadenzati, controllati, non vi sono solo semplici momenti di divertimento, non ci stancheremo mai di rammentare dei pericoli che il mare porta con se.
Le campagne di sensibilizzazione poi, che spesso conduciamo ....noi , come altri Club, vedi da ultimo quella sulle "boe di segnalazione per i Sub" pubblicizzata sia dal nostro sito sia da " Gommoni e gommonauti" non sono modi insulsi per riempire le Home page o le discussioni delle serate d’Inverno.
I Circoli dunque, non vanno visti solo come tour-operator adibiti ad organizzare divertimenti e vacanze.
I nostri corsi di meteorologia tenuti dal Colonnello dell'Aeronautica, i Corsi di pronto soccorso tenuti dalla nostra Dott. Mascolo Patrizia, i corsi di legislazione e codice della navigazione tenuti da Marcello Cavallo, sono piccoli, ma interessanti esempi di come sia necessaria in una visione d'assieme, un sempre crescente specifico interesse che non sia solo e sempre il divertimento .

Abbiamo voluto questa volta dare al nostro solito racconto estivo una veste leggermente diversa , che non va assolutamente trascurata anzi , valutata

e ............................comunque

Buon mare a tutti.

Duffy