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Rocco's tales:

Fine di un triplo cappotto...estivo...

Era in pratica già da ieri sera che, mentalmente, ero già in "apnea" da pesca.
Neanche la finale di Miss Italia, che andava su RAI 1, era riuscita a turbare più di tanto la mia mente, che svolazzava a destra e a manca, quasi a fare una specie di pretattica, una mia strana e oramai consolidata abitudine.
....
Ma stavolta le previsioni meteo non davano adito a delusioni e dicevano chiaramente che il mio sogno, quello cioè di raggiungere i posti più incantevoli e fatati dell'isola d' Ischia, si sarebbe finalmente avverato.
La sveglia è alle 5 e un quarto circa, sia perché sarà necessaria quasi un'ora di navigazione per raggiungere la meta prefissata, sia perché nel pomeriggio il lavoro, ahimè, mi aspetta, ma è sempre meglio sapersi accontentare.
Alle 6:38 circa mi sto lasciando alle spalle il Porto di Pozzuoli, che proprio allora inizia ad animarsi con le grida dei rivenditori che provenigono dall'attiguo mercato ittico, nelle cui vicinanze hanno attraccato i vari pescherecci, impegnati nelle operazioni di discarica.
Dopo pochi minuti di navigazione mi accorgo di essere accompagnato da un insolito amico mattutino : è un grande gabbiano bianco .
Ma ben presto mi rendo conto che la mia è solo una romantica illusione, e che il tutto non durerà molto.
Difatti l'uccellone non mi si è tanto affezionato per motivi d'animo o simpatia ....egli è soltanto attirato dall'ennesimo peschereccio che sta rientrando verso il porto ed al quale, baldanzoso, va incontro a fare festa nella
speranza di un qualche boccone speciale.
Dopo 10 minuti mi accingo a passare il Capo di Miseno e già scorgo il lontano profilo della Punta di S. Pancrazio, appena a Sud-Est di Ischia.
La superficie dell'acqua è come una sorta di pellicola liscia dal colore scuro, che talvolta si tramuta in una fantasmagorica carta argentea dipinta dal riverbero di quei primi timidi raggi del sole che sta per sorgere, e che
ondeggia lievemente qua e là.
E' davvero un magico spettacolo: il sole dapprima assume una colorazione quasi simile al corallo, poi rapidamente, nell'innalzarsi dall'orizzonte alle spalle di Nisida, ecco che diventa sempre più come una grossa arancia fluorescente, impossibile persino da guardare e fissare per più di qualche secondo.
Immagazino dentro di me questa bellissima sensazione che mi trasmette calore e serenità e proseguo diritto per la mia rotta.
Finalmente ci siamo, anche se mi rendo subito conto che la zona prescelta, a cui sono affezionato, è ancora in ombra,... ma non importa. Anche se l'aria è decisamene frizzantina, l'acqua trasparente mi invoglia al rituale della vestizione senza troppi
indugi.
Sono finalmente in acqua, ma noto che, seppure ci sia ancora una certa torbidità a causa delle perturbazioni dei giorni precedenti, il fondo a circa 13-14 Mt si intravede chiaramente.
Effettuo un primo tuffo di ricognizione, ma non sembra esserci un granché, cosicché decido di dirigermi verso il costone di roccia che, dall'interno della baietta nella quale mi sono ancorato, si dirige all'esterno formando una punta.
Al secondo tuffo inizio a vedere le prime sagome di alcuni saraghi maggiori davvero interessanti, anche se l'abbondante presenza di mangianza, che nervosa si aggira nei paraggi, mi distrae sovente, trasmettendomi una costante sensazione di indecisione sul da farsi.
Fra un tuffo e un altro sono alla punta, dove riscontro l'ennesima presenza di mangianza di tutti i tipi che vivace scarta, scatta, si appalla e fugge...
Per dindirindina ...penso fra me e me....qua tra poco sbuca il bestione ed io, che in questo caos non ci capisco un bel nulla, perderò l'attimo fuggente.....
Avvisto da lontano la sagoma di un grosso maggiore che sta mangiando al di sotto di un terrazzino che si trova a 4-5 Mt. sotto la parete e decido di agguatarlo.
Il tuffo è silenzioso, radente alla parete che lo nasconde e cerco subito di immobilizzarmi...si', non mi ha visto... gli sono vicino e quindi tento di impostare la direzione della punta dell'arbalete verso il mio obiettivo .
Ma il primo movimento
un po' troppo rapido allerta il pesce, avvertito dalla sua sensibile "linea laterale " ed il furbastro si dilegua rapidamente senza pensarci due volte.
Decido quindi di stazionare sulla punta, avendo notato una specie di sarcofago nella roccia sui 9-10 Mt, incavato tra due paretine, e che sembra fatto apposta per accogliere proprio me.
Mi ci lascio cadere ed una volta incastratomi, inizio a scrutare li' fuori come se fossi sotto ipnosi, con la mangianza che sembra letteralmente impazzita, ma ben presto mi accorgerò che sono solo un gruppo di voraci occhiate a creare questa situazione così indiavolata e spettacolare al tempo stesso .
Dopo aver indugiato più di venti minuti sul luogo nella speranza dell' " apparizione", decido di cambiar zona e mentre rientro verso il gommone scorgo ancora, dall'alto, le sagome di alcuni saragoni che transitano
sotto di me, anche se so perfettamente dentro di me che è inutile tentare la caduta o altri strataggemmi perché questi esemplari sono più che laureati...
Questo tratto di costa pero' sembra piuttosto animato oggi e decido così di soffermarmi nella baia successiva, che è altrettanto bella e vedere un po' li' cosa si dice e quali scenario si è delineato
Mi dirigo subito verso la punta e, scorta una specie di nicchia sui 14 Mt., la vado ad esplorare, già preparandomi mentalmente per un successivo probabile agguato .
Alla mia sinistra scorgo un'ampia fenditura che sembra essere l'ingresso di una grossa tana e che invece risulta vuota dall'altro lato e quindi inespugnabile, mentre a destra noto con piacere un bel gruppetto di saraghi che, accortosi di me, mi punta
senza indugi e con fare piuttosto deciso.
Sono li' praticamente a fare il pari e il dispari....: sparo a quello ? ...no aspetta c'è quell'altro più bello ..no quell'altro ancora .....che all'improvviso dalla mia destra, a distanza ravvicinata, sbuca il nonno di tutti quei bei saraghi ..caspita ! l'avvistamento mi fa quasi sobbalzare e per un attimo avverto il battito che si accellera, ma poi rimango immobilissimo ad ammirarlo...: è proprio un bel saragone....ma dopo aver bruscamente scartato per la mia presenza ed aver anche manifestato un timido accenno di chiara curiosità, facendomi cosi' per qualche frazione di secondo persino già pregustare la cena, l'animalone decide che forse è meglio allontanarsi da quel posto, avendo fiutato un non so che di pericoloso....e lentamente scompare dalla mia visuale.
Inutile dire che infruttuosi, come d'esperienza, si riveleranno i tuffi successivi.
Il tempo oramai stringe e la pescata volge al termine, sono quasi le 11.... Avendo scorto da lontano altri bei saraghi, decido di continuare a pescare attiguo alla parete che cade sotto la punta, su delle cavità che fungono da ripari di fortuna e che mi occultano pero' solo parzialmente, nonché su di una piccola e graziosa piattaforma che si trova sui 9-10 Mt.
E' proprio qui che decido di effettuare gli ultimi aspetti, alla ricerca di un qualche sparide disposto a farsi infilzare, dopo già ben tre padelle collezionate e di cui, per ragioni di tempo e dignità, vi ho omesso i
racconti e i dettagli...
Sono làggiu ora, disteso e rilassato, e avanzo con movimenti felpati alla moviola, per sporgermi di quel tanto che mi basta per scorgere anche solo la coda o un piccolo dettaglio di qualche beneamato pinnuto che magari è li' dietro a mangiare o in parete o subito sotto di me.
Il fucile è arretrato per consentirmi puntamenti rapidi ed ottimali ed il mio sguardo tutto teso e concentrato verso ciò che accade sotto di me, dopo che ho tristemente verificato che la parete alla sinistra era disabitata.
Niente da fare ...penso tra me e me, qui è proprio il deserto oggi ..nessuna ultima chance... collezionerò cosi l'ennesimo cappotto, condito da un po' di padelle assortite.... quando ecco che all'improvviso, sono distratto dalla mangianza che schizza a razzo.
Alzo lo sguardo verso l'alto e chi ti vedo ...? maronna mia, ma chi è sto mammone con la bocca aperta e che, avanzando elegantemente, banchetta facendo man bassa di tutto cio' che gli è dinanzi ?
è un ricciolone o no ?
I miei pensieri si accavallano l'un l'altro, ma so anche che i nanosecondi stanno scorrendo e se mi continuo a chiedere come un babbeo "chi è questo .. e chi è quello ..." il pesce avrà nel frattempo sicuramente sorpassato la mia verticale e
salutato....
L'incubo padella è però presente e vigile nella mia mente e mi comanda di non sparare subito al pescione, anche se la sagoma mi appare decisamente generosa e scongiura facili sbagli, invogliando il tiro a bruciapelo....

Il mio tiro è come al solito fatto di una gestualità istintiva, quasi automatica, che segue parallellemente, al millesimo di secondo, ogni pensiero prodotto dalla mente e deve essere compiuto stavolta con leggera inclinazione dal basso verso l'alto.

Sento il polso ruotare in maniera impercettibile e dolce, istintivamente attratto e calamitato dalla bianca gola dello stupendo pesce, che ora solo realizzo essere una signora spigola..
Mi rendo conto che l'indice si è già contratto e vedo cosi', quasi in contemporanea, la spigola, trafitta dall'asta da 6, arretrare e compiere un balzo, in una sorta di avvitamento su se stessa e rimanere
per un attimo immobile.

E sì..il colpo è stato preciso .

Noto subito, con enorme piacere, che la spigola è ben presa, l'asta è fuoriuscita a metà corpo, di lato, ed è quasi come se fosse cucita.
L'asta non l'ha trapassata e così subito la afferro dalle due estremità e le metto la mano sotto le branchie, osservando l 'argentea livrea ed il suo splendore ancora per qualche secondo, quasi come in una sorta di atto
dovutole, prima di porre fine per sempre alle sue sofferenze.
Effettuo ancora qualche tuffo, notando anche delle ricciolette sui 4-500 Gr. che ben volentieri aggiungerei al cavetto, ma non riesco ad incuriosirle e tutto sommato mi sento appagato dalla cattura appena avvenuta .

Il pesce lo stimo al di sotto dei due Kg., ma stavolta anche il verdetto della bilancia sarà dalla mia parte .....ben 2,200 Kg di spigola verace d'Ischia.
Finalmente il digiuno è stato interrotto ed ancora una volta il mare di questa stupenda isola vulcanica ha voluto essere generoso con me e regalarmi delle belle ed indimenticabili emozioni .
To be continued......

Rocco Cimmino - Napoli-Italy sito web: Apnea & Pescasub