gommoni e gommonautiLa Turchia di Sonia e ClaudioResoconti gommonautici homepagehomepage

La Turchia di Sonia e Claudio:

Gocek (secondo viaggio)

Rieccoci in viaggio. Partenza da Ancona in direzione Kusadasi. Questa volta ci sono anche Silvano e Marina. Durante l'inverno avevamo fatto i nostri piani e l'obiettivo questa volta era Gocek, vicino a Fethiye. Perché Gocek? Perché durante il giro di ricognizione, a Fethiye abbiamo fatto un giro di un giorno con un caicco per turisti che ci portati in un posto bellissimo ma non ne sapevamo il nome, sapevamo solo che era vicino a Fethiye. Però osservando la carta geografica questo posto avrebbe potuto essere Gocek. D'altra parte, a quel tempo, Gocek non compariva in nessun depliant turistico della Turchia e quindi c'era la possibilità che fosse un posto brutto o irraggiungibile o che so io, però però… andiamo a vedere!
Dunque, tre giorni e mezzo di noia sul traghetto, dopo lo sbarco consueta fila di ore sotto il sole per entrare in Turchia, cambio di valuta a Kusadasi e via: Gocek aspettaci, stiamo arrivando! Il tragitto in auto è: Kusadasi, Soke, Milas, Yatagan, Mugla, Gokova, Koycegiz e poi, una ventina di km prima di Fethiye, c'è Gocek. A scanso di sorprese, ci siamo fermati a dormire a Dalaman (vicino a Ortaca - Dalaman ha l'aeroporto). Il mattino dopo siamo arrivati a Gocek e ci siamo sistemati nell'alberghetto annesso al campeggio di Gocek (subito all'inizio, lato ovest, del paese). Sistemazione modesta ma buona per noi, perché era possibile tenere i gommoni in campeggio ed il campeggio dava direttamente sul mare (ora c'è un recinto fra campeggio e spiaggia, ma il gestore ci da le chiavi del cancello). Il campeggio era mezzo vuoto e frequentato per lo più da turchi. Poi avremmo scoperto che c'era anche qualche italiano. Una coppia milanese ed un gruppetto di toscani gommonauti. Gommonauti di quelli veri, che fanno campeggio nautico, con gommoni attrezzatissimi e motori potenti. Non come noi, Zodiac da 3,2 m e motore da 15 CV. Loro tenevano i gommoni in acqua, davanti al campeggio. Mai mancato niente, qui, se qualcuno ruba o solo si sospetta che ha rubato, per lui sono guai SERI - la polizia e i "jandarma" (sono come i nostri carabinieri) non scherzano mica e dicono che le prigioni turche sono proprio come quella descritta nel film Sole a Mezzanotte. Comunque è meglio fare attenzione, male non fa.
Piccola annotazione: in Turchia il turista è molto protetto dalla polizia e dai jandarma. Sono invisibili e sembra che non ci siano, ma appena ti fermi ai margini della strada entro 5 minuti compaiono i jandarma e ti chiedono (quasi sempre in perfetto inglese) se hai bisogno di aiuto. Ovviamente non vorremmo proprio avere a che fare con loro se per qualche motivo fossimo dalla parte del torto.
Sistemati i bagagli abbiamo tolto i gommoni dal tetto dell'auto, montato il motore e le ruote, ci abbiamo messo il serbatoio della benzina e le borse con asciugamani/costumi da bagno/crema solare/Settimana Enigmistica/documenti/soldi e li abbiamo portati alla spiaggia, che è piccola e brutta con sassi grossi e piena di rifiuti, ma perfetta per varare i gommoni. Non c'è scivolo (ma non serve), c'era un traballante moletto in legno (nel viaggio successivo già non c'era più). Poi siamo partiti ed in breve ci siamo trovati nella situazione dell'asino di Buridano. C'erano talmente tanti posti dove andare e talmente tante cose da vedere che correvamo come impazziti di qua e di là.

Verso sera, ubriachi di aria e di mare siamo tornati in albergo, ci siamo ripuliti, vestiti e siamo usciti per cenare.
Dunque: evitate come la peste i ristoranti che danno sulla marina. Sono lì apposta per catturare i turisti delle crociere blu e per quelli che hanno lo yacht proprio e sono pieni di soldi. Si mangia bene ma si paga caro. Meglio scegliere un localino di quelli che si trovano in piazza o uno di quelli che stanno nella via interna al paese e parallela alla marina. Si mangia anche meglio e si paga il giusto. Se uno vuole mangiare italiano va a fare la spesa in uno dei negozi della via interna di cui vi parlavo (alcuni negozi sono aperti fino a notte inoltrata), si compera la pasta e la salsa e si prepara la cena in campeggio. La gestione dell'alberghetto del campeggio cambia quasi ogni anno, così anche il nome dell'albergo è sempre diverso. Una di queste gestioni ci permetteva di usare la cucina dell'albergo (cucina, bar e sala da pranzo stanno sul tetto) e qualche volta ne abbiamo approfittato invitando a cena anche il gestore.
La baia di Gocek è piena di belle insenature con o senza spiagge.

Qualcuna di quelle che si trovano dalla parte della costa sono abitate da piccole mosche feroci. Secondo me, l'insenatura più bella è l'ultima in fondo a destra, spalle a Gocek paese.

Nella penultima ci sono delle rovine mezze fuori e mezze sotto acqua, carine da visitare. Le chiamano "la villa di Cleopatra".

Alcune insenature un tempo avevano dei posti di ristoro dove si poteva mangiare qualcosa (non a buon prezzo) ma ora questi posti sono stati abbandonati per non so che motivo burocratico.

Sono rimaste solo un paio di trattorie. Perciò ora bisogna provvedere a portare con se acqua e qualche panino. Le isole che si trovano dalla parte sinistra della baia sono pure bellissime, ci sono anche alcune piccole grotte, delle rovine sott'acqua e un'insenatura che sembra un fiordo.

Se uno ha benzina e tempo può farsi il viaggetto fino a Fethiye e oltre. Tutta la costa da Gocek a Fethiye è bella e anche oltre Fethiye ci sono bei posti da vedere. Olu Deniz, p.es. è bello, famoso e pieno di turisti, ma ci sono altre spiagge altrettanto belle e semivuote.

In corrispondenza del promontorio di Fethiye tira su un po' di mare, così come anche in corrispondenza del promontorio che chiude la baia di Gocek (Kizilkuyruk Br.). Attenzione anche alla nave affondata e semisommersa nel bel mezzo del porto di Fethiye.
Di storie da raccontare ne abbiamo tantissime, come quando un piccolo polipo ha tentato tenacemente di portarci via le ciabatte, oppure di quando in una spiaggia abbiamo trovato il cadavere ormai quasi mummificato di un delfino e l'abbiamo scambiato per i resti di una mucca e solo dopo 10 minuti ci siamo accorti che invece era un delfino, povera bestia. E così via, finiremmo con l'annoiarvi. E allora che dire altro? Mare limpido come il cristallo, baie e insenature da favola: andateci e verificate.

Sonia e Claudio

Nel sito velagratisVideonavigazione della Costa Licia Da Gocek a Finike