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La "Pozzuoli- Ventotene"

La prima volta (oltre) di Rocco

Siamo oramai finalmente giunti ai primi di giugno del 2002.

Questa primavera e questo primo scorcio dell'estate che si intravede appena sono stati eccezionalmente bizzarri e discontinui da un punto di vista metereologico in questa annata e di certo non sono stati d'auspicio per realizzare i miei sogni gommonautici, rimasti pertanto a lungo chiusi in un cassetto.

Quante volte ho immaginato la mia prima visita a Ventotene e Santo Stefano, le due mini "perle" delle Isole Pontine, con progetti e sogni annessi !

Ed ecco che, dopo vari rimandi, giunge finalmente il giorno del mio primo e tanto agognato mini raid gommonautico, la "Pozzuoli- Ventotene": si tratta di un bel battesimo davvero, circa una 40ina di miglia, per un totale di quasi ben 80 tra andata e ritorno !

Il mio "cucciolo", un Joker Clubman 19 di Mtrs 5,80, motorizzato con uno Yamaha 100 quattro tempi, acquistato usato poco più di un anno fa è li, ormeggiato al molo di Pozzuoli, che aspetta solo di essere svegliato ed attende docile tutto l'anno, nella calma piatta del porto, che il telo si alzi e la sua carena possa così finalmente solcare le acque del bel Golfo di Napoli e dintorni.

La mia breve ma pur sempre intensa esperienza accumulata negli ultimi 6 anni, passati a mare perlopiù tutti e 12 i mesi dell'anno solitamente sempre nel raggio delle 12 miglia o poco oltre, non mi scoraggiano però dall'approfondire comunque sia l'argomento normative che quello della sicurezza personale in ambito nautico prima di affrontare l'evento.

Nonostante Ventotene sia spesso anche visibile in giornate limpide dalla vicina Ischia, non mi fido della sola bussola e della rotta che ho già rilevato sulle carte nautiche e dell'apparente semplicità di una navigazione "a vista", e così, immaginando nebbia oppure foschia imprevista a guastare la festa, preferisco avvalermi del piccolo GPS palmare che ho comprato l'anno scorso sul quale ho inserito le coordinate e che potrà togliermi eventualmente da situazioni poco simpatiche e svarioni imprevisti.

E' d'obbligo invece che io acquisti, per il caso, e pure nuovi ! (in mancanza di occasioni usate), sia un autogonfiabile da 6 posti che un palmare VHF, sobbarcandomi così una spesa non proprio economica per un totale di circa 350 Euro, poichè le normative al riguardo li impongono entrambi oltre le 12 mg e non è certo il caso di incappare in sanzioni che ripagherebbero poi quasi del costo delle dotazioni stesse che poi non ho a bordo .

Per il resto tutto mi sembra in ordine o quasi come sempre sul mio Joker, pignolo abbastanza come mi ritengo .... : rimangono solo i calcoli spartani relativi ai consumi di carburante che ho fatto e rifatto più volte .

Pare che al Porto di Ventotene ci sia un distributore, ma è meglio non fidarsi troppo, non siamo mica a Porto Cervo ! (e difatti risulterà poi sì aperto, ma sprovvisto di carburante!)

Così, oltre a garantirmi un quasi pieno di scarsi 90 Ltr al mio serbatoio inox, decido di portare con me anche un altra tanica da circa 20 Ltrs, giusto per essere sicuro al 100%, e che provvederò SUBITO a travasare non appena arrivato in zona per ovvi motivi di sicurezza .

Sembra proprio tutto pronto, manca solo l' OK finale delle previsioni meteo, che danno per la giornata prescelta una mattinata di bonaccia con un leggero vento da SE che dovrebbe alzarsi però solo nel pomeriggio e che non può impensierirmi davvero più di tanto.

L'appuntamento con l'amico Giancarlo è alle 7 sotto casa sua: stimiamo circa un ora e mezza abbondante di navigazione e con tutti i tempi morti per arrivare al Porto, sistemare la roba, etc, vogliamo garantirci una giornata di mare ed un po' di pesca senza alcuna fretta, in totale ed assoluto relax.

Non mi sembra vero: alle 8:20 circa stiamo finalmente uscendo dal Porto di Pozzuoli con la prua rivolta verso Miseno, ed una piccola scarica elettrica mi attraversa dalla testa ai piedi.

Noto subito che a tre persone (si è aggiunto pure l'altro amico Fabio all'ultimo istante), con le borse e l'attrezzatura di circa 80 kgs complessivi sistemata più al centro e sulla prua, la planata è sì un pò ritardata, ovvio, ma il senso di stabilità e di equilibrio totale sono certamente superiori con questa sorta di configurazione.

Passato il Capo di Miseno punto subito a rotta 270 °, mentre l'attraversamento del Canale di Procida fila via liscio essendo cosa ordinaria ... e poi .....il mare è davvero una tavola !

All'altezza di Ischia e di Punta Caruso, mentre sto navigando più al largo del solito, immagino la mia meta invisibile ... là su...ed iniziano così le mie prime paranoie...

Si scarroccia un pò e mi accorgo che se mi distraggo troppo a parlare e perdo di vista la bussola la mia traiettoria non rimane più bella rettilinea e vado fuori linea proprio, nonostante il mare sia piatto ed ecco quindi le prime conseguenze del non avere alcun riferimento visibile all'orizzonte !

Meno male che dopo una mezzoretta abbondante si iniziano ad intravvedere i lineamenti della sagoma di Ventotene: la navigazione diventa così finalmente molto più rilassante .

Il tempo sembra non scorrere mai e quando ci separano le ultime 7-8 miglia, queste sembrano davvero infinite ed interminabili .

In prossimità di Santo Stefano un urlo di Fabio rompe il silenzio : i delfini, i delfini !

Non ci possiamo credere, sono loro, un bel branco di almeno sei, sette grossi esemplari, che sfrecciano allegri e vivaci nelle acque blu che solchiamo e compiono delle piroette proprio affianco al gommone, immergendosi lateralmente sotto i tubolari e rispuntando poi fuor dall'acqua davanti alla mia prua, che acrobati folli e simpatici !

Prendo immediatamente la fotocamera digitale e tento di immortalare gli attimi fuggenti e mi rendo conto di quanto sia difficile persino semplicemente fotografarne anche uno solo di loro e cogliere il momento giusto davvero non è semplice e ne è la testimonianza lo scatto che vedete pubblicato!

Siamo finalmente concentrati sulla giornata di mare e di pesca che ci assorbirà in toto, facendoci dimenticare le lancette dell'orologio.

Il tempo sino alle 17,30 trascorre in un battibaleno ed è così già ora di rientrare, purtroppo.

La prua ora è rivolta verso Ischia, la cui generosa sagoma da qui è chiaramente visibile e ci rende così la navigazione certamente molto più semplificata dell'andata .

Il venticello ha alzato il previsto maretto da SE e perciò ogni tanto si sobbalza ed una leggera sensazione di inquietudine mi pervade nelle prime miglia, rispetto al tragitto mattutino che è invece trascorso praticamente piatto e tranquillo.

Il gommone però si dimostra abbastanza morbido ed i minuti trascorrono senza particolari traumi, con quel magico quattro tempi a poppa dalla musica stupenda, in grado di proteggere non solo il nostro udito e permetterci di conversare senza urlare, ma anche di preservare altresì al meglio pure il nostro portafogli !

Abbozzo quattro calcoli e stimo che su per giù i consumi saranno alla fine sui 75 ltrs abbondanti in totale, per circa 80 miglia tra A /R, ossia circa 1 litro a miglio, per 4,200 giri di media, alias 21-23 nodi di velocità media mantenuta rilevata al GPS .

Dopo oltre un ora ecco di nuovo Capo Miseno in lontananza, siamo lì sotto velocemente, lo ripassiamo ed ecco che ora poche miglia ci separano dal rientro al Porto di Pozzuoli, mentre dò gas fino a 5,000 giri perchè non vedo l'ora di attaccarmi alla mia boa e girare la chiavetta in off!

Sono le 20 circa quasi, mi sento distrutto dalla fatica, ma ritemprato in pieno dalla gioia e dal pensiero di aver trascorso una stupenda giornata di mare e dalla soddisfazione di aver superato il mio primo miniraid, un piccolo, ma importante battesimo del mare nel quale ho potuto realizzare uno dei miei tanti sogni!

To be continued (con altre traversate)

Rocco Cimmino ©