gommoni e gommonautiNon chiudete lo scivolo di Punta GròIndice corrispondenze interessantiHome contatti gommonauticihomepage

Corrispondenze interessanti: Non chiudete Punta Grò

La storia dello scivolo di Punta Grò 2

L'articolo comparso sul Giornale di Brescia martedì 25 settembre 2001 (l'originale è nel sito www.giornaledibrescia.it)

In una corrispondenza da Sirmione, il Giornale di Brescia ha parlato di guerra aperta fra i numerosissimi diportisti che frequentano la zona di Punta Grò e l'Amministrazione comunale per la decisione di chiudere al transito via Punta Grò nel tratto compreso fra il piazzale antistante il villaggio turistico Il Tiglio e l'area demaniale lacuale extra portuale. Fra le motivazioni dell'ordinanza il pericolo per la circolazione stradale e per quella pedonale, la tutela ambientale dell'area ritenuta di particolare valore per la vegetazione e la fauna lacuale. Di qui la chiusura del tratto di strada di 200 metri che sfocia in uno spiazzo sterrato a lago, dotato di scivolo per l'alaggio delle barche e circondato da folti canneti. Il giornale ha anche parlato di "reazione vivace" dei numerosi diportisti che hanno apposto un cartello con la scritta "Non chiudete Punta Grò" vicino alla sbarra di chiusura, di una lettera con 225 firme indirizzata al Sindaco e delle ragioni addotte dai diportisti. Forse uno dei motivi della chiusura è nella presenza di passeggiatrici (che ne facevano un uso notturno). La zona da proteggere poi è non balneabile, maleodorante e priva dei requisiti minimi d'igiene. I diportisti proporrebbero un'apertura diurna, ma il Comune non muta posizione.

I commenti e le precisazioni del comitato

Nella sostanza l'autore (che ha avuto un colloquio anche con noi) ha riportato le motivazioni che hanno spinto alla chiusura così come compaiono nell'ordinanza, consultabile anche in questo sito. Pare evidente, per chi ha visto l'area, che questa tanto sbandierata - sicurezza viabilistica - sia solo una ridicola, spiace dirlo, motivazione, per imporre come troppo spesso accade decisioni che paiono quantomeno poco motivate. Sicurezza della circolazione??? forse perchè in alcuni momenti l'area era frequentata da cento, centoventi auto??? Beh!, perchè il comune non pensa prima a chiudere allora tutte le vie di accesso al centro storico che almeno tutti i fine settimana conta migliaia di accessi???
No, certo, il centro storico non è un'area da tutelare come lo scivolo di Punta Grò!!! ci mancherebbe!!! Dunque se la nostra zona va tutelata, che si chiuda anche il campeggio. Fino a quando il villaggio resterà aperto, la nostra campagna di protesta andrà avanti.
Forse questi commenti possono sembrare polemici ma, a fronte di affermazioni che ci sono state riferite false (lo scivolo non è su area comunale bensì demaniale) credo non sia accettabile vedere l'amministrazione locale trincerarsi dietro a futili motivi.

Proteggere l'area?? e da cosa?? Una domanda infine sorge spontanea: se l'unica motivazione che ha spinto il comune è la salvaguardia di un'area, per quale motivo non ha trovato una soluzione ragionevole (e sottolineo ragionevole) per i diportisti??? A voi l'ardua sentenza.

Desideriamo infine conoscere quali atti vandalici siano stati compiuti; a noi non risultano. Speriamo non sia un'affermazione priva di fondamento, atto ancor più grave, in questo caso, del fatto stesso.

Purtroppo, per ora, la domanda che apre la nostra pagina Internet trova facile risposta: ci sentiamo sudditi. Ma, non potendo accettare tale situazione, non ci fermiamo.
Comunque, per risolvere il problema prostitute, non basta certo chiudere Punta Grò!!! in ogni caso la chiusura notturna avrebbe potuto accontentare tutti. Perchè non è stata seguita questa strada? Non lo sappiamo. Forse la vera motivazine va cercata altrove.