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Educazione alla nautica costiera:

Idea non utopistica

Dall'amico Aurelio un sostegno all'idea di corsi di Educazione alla nautica costiera "non formali"

L'idea non è affatto utopistica.
Ti posso portare la mia esperienza, in campo subacqueo.
Io, un pò per passione, un pò per la compagnia, entrai a far parte di un club subacqueo della mia cittadina. A quel tempo i brevettati erano pochi, anche perché la scuola più vicina era a 45 Km e i corsi Fips duravano da ottobre a maggio.
Un gruppo di amici decise di organizzare dei corsi di acquaticità, con un programma che ricalcava i corsi federali, teoria e molta, molta piscina, il tutto condotto molto seriamente, ma con passione e un ambiente divertente.
Fu un successo, nel giro di pochi anni nella nostra piccola realtà si formarono un centinaio di persone con una buona cultura acquatica, in molti decidemmo poi di affrontare l'impegno di iniziare un corso "ufficiale".
Non fu tempo sprecato neanche nei confronti dei corsi "ufficiali", in quanto la nostra preparazione e la serietà conseguentemente riconosciuta al gruppo, ci facilitò nel conseguimento dei brevetti e lo giuro, a Verona alla scuola federale Fips non erano certo "buoni", bravi sì ma lo ripeto sicuramente non buoni.
Per concludere, una volta iniziate delle persone all'argomento, ci sono molte probabilità che prendano coraggio e facciano un passo più importante, che prima o poi sarà utile, ma soprattutto, sono sicuro che questa iniziativa salverà delle vite.

Aurelio Rossi