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Educazione alla nautica costiera:

Corso di educazione alla nautica costiera per non patentati: ma chi lo farebbe?

Un territorio didattico quasi inesplorato, solo perché non determinato da un obbligo codificato.

Un paio di paletti.

- A proposito delle barche prese in affitto ho accennato all'usanza del piccolo esame prima di affidare una barca ad inesperti. Chi affitta lo dovrebbe fare non solo per evitare che l'imbranato scassi tutto ma anche per un motivo più a lungo termine: ogni incidente o lamentela che provoca l'inesperto o l'incosciente si trasforma, prima o poi, in un danno alla sua attività. Non è che questa constatazione non valga per chi vende gommoni e motori!

- I club. Associazioni di appassionati gommonauti, che in genere estrinsecano la loro attività organizzando gite, raid, etc.. Ma sono anche, e forse soprattutto, veicoli formirabili di scambi di idee, di discussioni tecniche, di informazione. I vecchi soci si fanno un punto d'onore ad istruire e tutelare i nuovi soci ed il tutto è ricorsivo (in proposito si può dare un'occhiata a Oltre il mare d'agosto di Rino Bisciotti). Non tutti hanno però l'inclinazione a partecipare attivamente alla vita di club. L'amico Marcello mi raccontava che, per dimensionare la sede dell'Adventure Club, hanno fatto riferimento ad un terzo degli iscritti e che, finora, non hanno mai avuto carenze di spazio. Molti di più degli iscritti ai club sono poi i gommonauti sparpagliati, che si accontentano di dare un'occhiata ogni tanto ad una rivista di nautica, magari anche a questo sito. La loro scarsa socialità, molto probabilmente, non dipende dal costo dell'iscrizione ad un club ma, semplicemente, da mancanza di tempo o di voglia. Ed è giusto così: sarebbe triste se per esercitare qualunque hobby fossimo costretti a far parte di un'associazione!

Mettiamo ora insieme i due paletti:

- chi affitta e chi vende gommoni e motori ha interesse che il cliente sappia utilizzare correttamente il mezzo;

- vi sono club di appassionati nella cui sede si possono organizzare dei corsi avvalendosi dell'esperienza e della disponibilità dei soci, il tutto a costi molto bassi.

Produttori, distributori e venditori non dovrebbero far altro che passare un biglietto da visita che segnala un corso di educazione alla nautica costiera che si tiene presso un club (o una scuola guida) di loro scelta. Se volessero, potrebbero anche sobbarcarsi il costo di questo corso; d'altra parte, con le premesse di cui sopra, il costo del corso dovrebbe essere molto ridotto, magari compreso nella quota di prima iscrizione al club.

L'acquirente resta libero di frequentare il corso o no. Potrebbe pensare, per esempio, di avere abbastanza esperienza e capacità per cavarsela da solo, ma, se i contenuti sono interessanti ed i costi a suo carico contenuti, perché non frequentarlo?

Gabriele Orsini ©

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