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Mini guida canoa, kayak, rafting, acque mosse, calme ecc...per gommonauti.

A cura di Paolo Santoné Maestro di Canoa Campione Italiano C1 freestyle 1999 e 2000

White water raft

Che impresa ardua quella che chiede Gabriele, compilare una mini guida di un mondo (quello della pagaia è infatti un mondo intero, con tantissimi "continenti" diversi) e per di più per gommonauti, quando la mia esperienza di gommonauta è piuttosto limitata.

Comunque cerchiamo di partire dal gommone: via il motore!! eh lo so, già questo vi fa arrabbiare ma altrimenti che mondo della pagaia sarebbe... togliamo anche la chiglia e sostituiamola con un fondo pneumatico morbido e... bucato; no, non nel senso che si sgonfia, ma che permetta all'acqua eventualmente imbarcata di fuoriuscire... Ecco a voi un "raft", ossia zattera, ossia un gommone adatto per navigare sulle rapide di un torrente senza temere gli urti contro i massi, le onde frangenti e la scarsa profondità. Certo le differenze rispetto al gommone da mare o da lago sono grandi, ma ancora più grandi sono le somiglianze: entrambi infatti sono battelli pneumatici, sostenuti da tubolari in hipalon - neoprene (o simili) gonfiati d'aria e dalla forma abbastanza simile.
La mancanza del motore, oltre all'ambiente di destinazione, è la differenza più sostanziale, ciò fa sì che la finalità di questo gommone non stia tanto nell'arrivare da qualche parte, ma nel navigare in sé. Nel navigare su torrenti impetuosi, certo, dove il motore sarebbe inutilizzabile e la chiglia si schianterebbe contro il primo ostacolo, ma anche nel percorrere vie d'acqua più tranquille, nel godere di un'ansa, di una prospettiva inusuale, della calma, della fatica, del silenzio...
Il rafting ha il grande vantaggio di permettere a tutti di godere del mondo dell'acqua bianca, è sufficiente infatti una guida esperta per condurre i passeggeri (che non saranno comunque mai passivi) su percorsi fluviali anche impegnativi, ma se vogliamo fare un passo in più (senza però abbandonare del tutto le vecchie abitudini) ecco la canoa pneumatica.
Si è pneumatica... ma è anche canoa, leggera e affusolata non ha certo la stabilità di un gommone, ma quanto meglio scivola sull'acqua sospinta dall'impulso della pagaia (eh sì... se volete proseguire in questo viaggio il motore ve lo dovete proprio scordare), quanto più rapidamente risponde ai comandi, e quanto è più facile andare a bagno...
Non vi preoccupate, la canoa pneumatica è ancora per tutti, ma non per chi vuole tutto e subito... chiunque potrà utilizzarla per navigare nelle tranquille acque di un canneto, ma per affrontare le acque mosse di un torrente bisogna prima fare un po' esperienza, dovete metterci del vostro e prima di mettercelo bisogna impararlo... in questo caso una parte consistente del piacere sta proprio nel processo in cui, ad ogni uscita, si impara qualcosa di nuovo, sull'ambiente che ci circonda certo, ma anche su noi stessi, sui nostri limiti e sulle nostre potenzialità; un po' di esercizio fisico poi non fa mai male.

Canoa

Se non vi siete ancora stufati e siete pronti al grande salto dal pneumatico ad uno scafo rigido eccoci nel mondo della canoa vera e propria. Aumenta la difficoltà, aumentano le prestazioni e si moltiplicano le soddisfazioni. Ce n'è proprio per tutti i gusti: kayaks, canadesi, aperte, chiuse, da mare, da lago, da fiume e da acque selvagge, da velocità, da slalom e perfino da rodeo cioè acrobatiche. Ogni specialità ha sviluppato scafi differenti e specifici, spesso molto diversi fra loro. Si va ad esempio per un kayak monoposto dai quasi sei metri di alcuni modelli da mare ai due metri di alcuni modelli da rodeo. La corteccia di betulla e le pelli di foca sono state col tempo sostituite prima dalla tela cerata e dall'alluminio, poi dalla vetroresina, infine dal polietilene nell'uso amatoriale e dai materiali derivati dalla tecnologia aerospaziale, kevlar e carbonio impregnati con resine particolari nell'uso agonistico.
Pur avendo un patrimonio tecnico comune ogni specialità ha sviluppato una tecnica propria che abbisogna di tempo ed esercizio per essere acquisita. Mentre è relativamente facile imparare a "passeggiare" con uno scafo turistico su acque tranquille, ci vuole parecchio impegno per imparare a destreggiarsi sulle acque mosse dei torrenti o per stare in equilibrio su certi modelli destinati all'agonismo. In ogni caso il bello è che ognuno può trovare la dimensione che più gli si addice, dalla più tranquilla alla più estrema; e lo stimolo maggiore è che, a qualunque specialità ci si dedichi, non si finisce mai di imparare.

Se questa breve panoramica vi ha incuriosito forse vi sarà venuta voglia di provare, allora rivolgetevi ad una delle tante scuole di canoa o club e associazioni presenti sul territorio nazionale.
Ecco una lista di links per approfondire l'argomento:

http://groups.yahoo.com/group/canoakayakitalia/ - Newsgroup della canoa Italiana
www.federcanoa.it - Federazione Italiana Canoa Kayak
www.geocities.com/Yosemite/Rapids/7098/ - Lega Sport Acquaviva UISP
www.kri.it/pagaiare/ - La canoa e kayak: attività turistica, amatoriale e di raid
www.geocities.com/Yosemite/Geyser/7171/ - La canoa canadese in Italia
www.geocities.com/Yosemite/Gorge/6297/index.html - Canoa Kayak Rafting (tutti i links)
www.playboatingitalia.com - Rodeo Playboating Italia

Nel sito foldingkayaks.orgInflatable Kayaks (and related craft)

Gioda di Sea EagleInflatable Boat and Kayak Guide