Credo fermamenente che alla base di tanti problemi che viviamo quotidianamente e mal risolti ci sia la sindrome del prof. Forse qualcuno le avrà dato una denominazione più scientifica, con sindrome del prof intendo una posizione mentale per cui ognuno crede che esista solo (nella scuola, ma anche nella vita) la sua materia e, assegnando obblighi ed oneri (i compiti), ragiona come se, al di fuori di lui e della sua materia, non ci fosse altro al mondo.

A scuola, bene o male, il problema lo superiamo, anche nella vita quotidiana siamo abituati allo slalom tra le decine di migliaia di norme che ci regolano (bisogna pure campare!), ma la cosa diventa accasciante quando la dobbiamo affrontare anche durante la fruizione dei rari momenti di riposo e svago.

In particolare, arrivano alla tragicomica quelle situazioni in cui, per il mancato coordinamento fra norme dettate da esigenze diverse, si creano situazioni senza apparente via d'uscita. Ce ne sono tante: quando ci si capita dentro sembra d'impazzire.

Per fortuna, parecchie si risolvono grazie al buon senso dei troppo spesso vituperati "tutori della legge", messi fra l'incudine ed il martello... Un esempio? Basta dare un'occhiata a Patenti, qualche residuo dubbio. Forse, poi, non tutte queste situazioni sono davvero inestricabili, forse dipende dalla nostra scarsa conoscenza delle norme (ci sforziamo, però le nostre risorse, anche mentali, sono limitate...), ma certo si tratta di questioni che vale la pena tenere presente.

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Disavventure pirotecniche di una povera moglie