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Fuoribordo: le mie indecisioni

Il vero erede del fuoribordo classico

Un intervento di Enrico D., ingegnere, appassionato e collezionista di fuoribordo "d'epoca"

Ho letto il Tuo articolo sui fuoribordo: complimenti, hai centrato bene il problema (politico e commerciale) di fondo.

Secondo me, comunque, il vero erede del fuoribordo classico ( il 521, tanto per non far nomi) dovrebbe essere un 4 tempi a carburatori, semplice semplice: il peso in più non è tanto, almeno nel campo dei 100 HP (per le potenze più piccole, c'è solo da piangere..).

I vari Optimax , Ficht etc , così come i quattro tempi " EFI16valvolebiturbo" che purtroppo ci verranno propinati sempre più spesso, saranno un affare solo per le assistenze, in quanto eternamente soggetti agli innumerevoli problemi che daranno i sofisticati sistemi di iniezione di cui sopra alla prima goccia d'acqua che inevitabilmente finirà nel serbatoio della benzina o al primo errato collegamento della batteria ..... e guai ai vinti se ti succederà a più di 200 m dal centro autorizzato, munito di computer per autodiagnosi, programmatore di eprom per rimappare la centralina e possibilmente meccanico capace di usarli !!

Io uso fuoribordo da quasi trent'anni, li ho sempre riparati da me e sinceramente non riesco proprio a concepire di andar per mare con un motore che non si possa avviare in caso di emergenza con 30 cm di funicella ( qualsiasi riferimento ai nuovi Tohatsu 40 è puramente NON casuale...) o di dover scaricare da Internet la patch per rimappare la centralina ad ogni cambiamento climatico.....

Ciao
Enrico D. Venezia

Riflessione (un po' cattivella e disfattistica?) dell'amico Enrico D.Uno stimolo ad aggiornare il parco circolante...