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Nauticsud 2002 con Stefano alle costole

Un resoconto sul 33° Nautic Sud di Napoli / 3° Sagome (Salone del Gozzo mediterraneo) di Rocco, un po' distratto per il dover stare alle calcagna del piccolo che saliva o tentava di salire su tutto: gommoni piccoli, grandi, uforobot, moto d'acqua ...

Si è conclusa ieri, domenica 10 marzo, la trentatreesima edizione del Nautic Sud a Napoli.

Evento nel quale spiccano le migliori case partenopee e non solo del settore nautico, alcune delle quali a livello internazionale. Vi ho dato un occhiata distratta, con al seguito mio figlio di 4 anni che con la sua vivacità mi ha impedito di soffermarmi però su vari particolari.

Innanzitutto mi ha colpito l'atmosfera "spenta " che vi si respirava e la mancanza di un interesse palpabile negli stand da parte della maggior parte dei visitatori, per lo più gente con un tasso di esperienza nautica ridotto ed alla ricerca per la maggiore della classica passeggiata domenicale.

Inutile poi ricordare che questa non è la prima edizione boicottata da varie aziende del settore che a Napoli ritengono oramai la partecipazione alla Fiera come fonte unica di esborsi notevoli per nulla rapportati assolutamente ai ritorni in termini economici.

Appena dopo l'ingresso piombo nello stand di Mascalzone Latino, l'ultima vela nata in casa Napoletana per partecipare alla Coppa America e mi accorgo che si tratta solo in effetti di vendita di gadget & merchandising vari, per cui lascio subito deluso.

Nel primo padiglione mi imbatto nelle ultime creazioni della ASSO, con due ammiragli della casa, bestioni che dopo un primo sguardo mi lasciano non poco perplesso e per le parti in vetroresina sempre più di moda, che per le consolle centrali che uccidono letteralmente l'abitabilità interna dei due battelli. Mi aspettavo di più...ma oramai, si sa, la moda della vetroresina ha oramai stravolto il concetto di gommone classico per andare incontro alle esigenze di una nuova fetta di mercato. A me personalmente non piacciono queste soluzioni.

Mi soffermo poi presso lo stand della Plastimar di Cesena, dove effettivamente è possibile andare a mare con battelli di 4,20 e sui 4,60, nuovi, appena partoriti fra l'altro, a prezzi che scoraggiano decisamente l'acquisto di un usato, un settore nel quale fra l'altro è sempre più possibile imbattersi in vere e proprie offerte al limite della frode pura e ad altissimo rischio.

Poi ancora noto due modelli di taglia lunga della Callegari, in tessuto bianco, offerti a prezzi speciali, ma che tanto speciali non mi sembrano. Fra l'altro per le caratteristiche di questi battelli e i loro costi, penso che solo un nostalgico del marchio a corto d'idee ci si butterebbe su.

Vado avanti e mi imbatto in idee a metà tra il futuristico e l'inutile, tipo UFO robot.

Noto che la Manò Marine di Napoli continua a fare strada con la sua gamma di open e soprattutto Cabin in vetroresina, a prezzi davvero superconcorrenziali ed un concetto di nautica principalmente "familiare ", senza peraltro poter eccellere, ovviamente, sul discorso qualità.

Alcune proposte ( e non solo le loro ) col 40 CV senza patente le ho trovate però al limite del ridicolo, per non dire altro. Io eviterei di proporre soluzioni motoristiche decisamente inadeguate ed inappropriate per il solo scopo "senza patente ", pena una svalutazione del marchio stesso indirettamente poi a posteriori.

Ammiro poi alcune soluzioni strambe e a mio avviso non molto pratiche, ma degne di attenzione lo stesso per creatività, per un gommone di misura lunga adibito al campeggio nautico.

Anche la Mar.Co. mi delude per i nuovi modelli presentati che danno, come già detto per altri, molto più spazio alla vetroresina che alla gomma.....ma de gustibus.......

Molto validi i packages della Yamaha a mio avviso, su tutti lo Yam 4,30 chiglia pneumatica, sgonfiabile, che col 25 CV viene poco più di 4,000 Euro....niente male per chi inizia e NON solo !

Certo, oggi come oggi, per avere un 5,80 di qualità bisogna parlare almeno di 13,000 Euro...ma son nulla se dopo poco piombo nello stand dei "Paperoni", dove tra Fiart, Ranieri, Rio e roba varia, guardo esterrefatto gingilli che, stupidi stupidi, mi raggiungono i 400,000 Euro come acqua fresca.........

Un ultimo fugace sguardo infine allo stand dei gozzi, dove ammiro un paio di "Aprea ".....certo che anche qui ci vuole passione, tanta passione...e cifre di tutto rispetto, che forse non arriverò a comprendere mai.....ma si sa....

Il mare è anche questo....una grande inspiegabile passione che non tramonta mai.

Rocco Cimmino