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La Grecia di Flora e Gabriele

Benzina (ed altro) in Grecia 2002

Notizie non entusiasmanti

Benzinai in banchina sono ancora un sogno. Non solo non ne hanno aperto di nuovi ma si può avere la sgradita di sorpresa di scoprire che quelli che c'erano non ci sono più.

E' un problema solo per chi ha bisogno, nei posti dove arriva, di rifornimenti di carburante in quantitativi superiori agli 80 litri, senza disporre un'auto... Per il resto la situazione è buona, con prezzi per la unleaded che si aggirano sugli 80 centesimi di €.

Le alternative (o i punti dolenti) per il gommonauta che deve fare un rifornimento cospicuo e non dispone di un'auto:
1. Benzinai in banchina. A questo punto, che io sappia, c'è rimasto solo quello di Gouvia a Corfù. Quello di Vathi, ad Itaca, almeno a luglio 2002 era chiuso (dicevano, dalla polizia ?!). Il prezzo della benzina è più alto di qualche centesimo.
2. Piccole autobotti o pickup con grosso serbatoio e tubo con rubinetto. Una botta di fortuna! Non sono casi rarissimi, però attenzione: il 99% dei pickup-autobotte che si vedono circolare nei porti sono di gasolio. Altrettanto vale per i cartelli che spesso si trovano nei porti tipo "Marine fuel service"; vale la pena di tentare la telefonata ma la probabilità che non si limitino al gasolio è bassa. Dato che si tratta di soluzioni "alla buona", il rubinetto spesso è vicino all'attacco al bidone (il che non è simpatico se si devono riempire più serbatoi).
3. Bidoni con rotelle portati al moletto da benzinai che stanno vicini (in genere oltre la strada). Non bisogna contarci ma qualcuno c'è. C'è il vantaggio che il riempimento avviene in nostra presenza (sicurezza sui quantitativi).
4. Taniche da 20-30 litri (qualche volta anche da 50-60) portate dal benzinaio col suo pickup. Questa è una situazione abbastanza frequente. Contattare il benzinaio di zona non è difficile: i Greci sono generalmente molto cortesi e disponibili: spesso si offrono di telefonare loro stessi o di cercare il numero telefonico nell'elenco. Più complesso può risultare il contatto telefonico col benzinaio per problemi di lingua. Se non si dispone di un manualetto tipo "Il Greco per turisti", meglio non usare la parola americana "gasoline" (pensano al gasolio) o inglese "petrol" (crea solo confusione). "BENZINA unleaded" va bene. Ovviamente, attesa e travaso sono un po' fastidiosi, considerando anche che è decisamente il caso di "filtrare" il carburante. Le taniche sono infatti di solito quelle di grosse confezioni di olio o di cherosene, spesso non pulite, sia dentro che fuori. Naturalmente va messo in conto un piccolo sovrapprezzo o un quantitativo reale un po' inferiore al teorico, anche se devo dire che le mie esperienze su questo sono piuttosto positive (più negative quelle sulla puntualità e sulla comprensione linguistica).
5. Taniche senza servizio di trasporto. A questo punto è poco interessante sapere se il benzinaio fornisce i contenitori o sono quelli propri: dato che bisogna andare dal benzinaio, riempirle, trasportarle al gommone, travasare e magari fare più viaggi, quello che conta è la distanza. Invece, la possibilità che il benzinaio non disponga di contenitori costringe a dotarsi di un paio di taniche da 25 litri, con i relativi problemi di stivaggio nel gommone (e di odore).
La situazione è già abbastanza pesante quando la distanza da percorrere a piedi varie volte con un paio di taniche è sui 200-300 metri (sotto il solleone), diventa poi problematica quando, per la distanza eccessiva, si deve ricorrere ad un taxi. Per fortuna i benzinai chiudono piuttosto tardi e le operazioni si possono fare la sera.
6. Soluzioni "di straforo". Come in molte isole minori italiane, quando in agosto si crea regolarmente l'emergenza benzinaInaspettata!, in luoghi particolarmente disgraziati dal punto di vista dei benzinai, può capitare di vedersi offrire la benzina da "privati" con un sovrapprezzo che però non è enorme. Quest'anno mi è stata offerta a 1 € al litro e comunque si tratta di casi eccezionali e sui quali non si può contare.

Altro

Possiamo dare la colpa all'Euro per gli aumenti dei prezzi? Probabilmente sì. ma non tanto per "fenomeni di arrotondamento" quanto per il confronto immediato con gli altri Paesi europei. Caffè e bevande nei bar cominciano ad essere decisamente care, i ristoranti ancora abbastanza economici. Di contro i locali, perdendo sempre più le caratteristiche un po' esotiche, stanno diventando più eleganti e moderni. Trovare un albergo con aria condizionata oggi è normale. Insomma, l'Europa. Fortunamente non è impossibile trovare ancora sistemazioni con "vista sul gommone".

Ah, l'appuntamento coi delfini (La colazione dei delfini) è stato rispettato.

Gabriele ©