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Momenti d'inerzia

In termini semplici si può assimilare il concetto di momento d'inerzia alla propensione del gommone a ruotare, attorno ad un asse che passa per il baricentro, dunque a rollare ed a beccheggiare. Dato per scontato che la distribuzione trasversale dei carichi sia simmetrica sull'asse poppa-prua e non dia problemi (d'altro parte ben attutiti dai tubolari), quelle che interessano principalmente sono le oscillazioni longitudinali. A parità di posizione del baricentro e di peso complessivo, si ha un momento d'inerzia più grande quando i vari carichi sono lontani dal baricentro, più piccolo quando sono più concentrati in sua vicinanza. Sul momento d'inerzia, infatti, l'influenza di un peso P a distanza d dal baricentro è proporziale a P ed al quadrato di d. Con un momento d'inerzia elevato, il comportamento in navigazione sarà più pesante: oscillazioni più lente ma inesorabili e più ampie (ottime per il mal di mare). Dato che si tratta di rotazioni attorno al baricentro, se il baricentro è ad un terzo da poppa torna anche perché, verso poppa, si prendono meno botte.
Conviene dunque concentrare il più possibile i carichi in prossimità del baricentro e, per fare questo, ecco i serbatoi di carburante sotto la consolle (più o meno proprio sul baricentro) ed il grande gavone sotto il sedile di guida. Nei gavoni di prua, che oltre tutto sbattono di più, meglio mettere dotazioni, sacchi di indumenti, etc.. Unica eccezione l'ancora, per motivi logici.
Il tutto è piuttosto intuitivo, raramente si fanno sbagli madornali e comunque è facile rendersene conto, però un'idea del perché matematico fa sempre bene.