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Lino in barca

Quando ho conosciuto Lino, a casa di Riccardo a Ponza, aveva meno di un mese. Un batuffolo bianco che attirava l'attenzione di tutti quando si passeggiava sul porto borbonico.

Nostro nipote diciottenne lo usò dichiaratamente, e con un discreto successo, per fare nuove conoscenze femminili. Pesava pochi etti, allora (il cucciolo), anche se dalle fattezze si capiva che sarebbe cresciuto non poco.

Ora sta sui settanta chili, ma il suo spirito è sempre quello di un cucciolo ed ogni volta che mi si getta addosso per farmi le feste devo puntarmi per evitare di essere scaraventato a terra. Certo, con Riccardo è meno esuberante: pende letteralmente dalle sue labbra, capisce ormai al volo quello che può e che non può permettersi, oppure si ferma immediatamente, con opportuno fermo comando. Ma si tratta sempre di un potenziale terremoto.

 Da questo foto ha preso solo una decina di chili

Dov'è il problema? A casa, in città ed a Ponza, ormai non può più combinare danni (su quello che è rimasto), ma Riccardo, a forza di sentire Domenico e me, si è finalmente convinto al gommone. Ma è anche fermamente convinto che non può lasciare a terra il membro più ingombrante e vivace della famiglia!

Esperienze di cani, possibilmente di buona taglia, in gommone wanted.

Gabriele Orsini ©

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