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Gommopolemiche:

Memento: magari Navigare necesse est ma, ormai, non è un diritto!

Pubblicate su Gazzette e Bollettini Ufficiali, affisse su manifesti murali, le disposizioni - siano leggi o ordinanze - non ammettono ignoranza e non hanno il minino scrupolo a vietare la navigazione ... anche quando non serve a niente

Né paiono preoccuparsi della reale possibilità di essere rispettate mantenendo la fruibilità del bene PUBBLICO per il cittadino.

Un invito a leggere le norme (soprattutto quelle emanate di recente) e le proposte che circolano in giro (anche in internet) ed a valutarne la loro "applicabilità". Ed a dire la propria.

Indro Montanelli

ricevuto da Buongiorno!

Un minimo omaggio ad un uomo di buon senso

Cominciamo a toglierci ogni complesso che potremmo avere sull'inquinamento delle nostre acque interne: i motori dei nostri gommoni non rappresentano significativamente niente nell'ambito dei gravi problemi che riguardano i nostri fiumi (Nemici dei fiumi). Certo, c'è sempre chi ci fa sentire in colpa e anche un po' stupidi (Navigo ergo sum) e non ha tutti i torti, ma in fondo ci chiede solo un comportamento educato. Di più: la navigazione da diporto, anche a motore, delle acque interne può dare risultati molto positivi proprio per migliorare le condizioni ambientali delle stesse, allora, perché ci si affanna tanto a vietare, a limitare la navigazione a motore nei nostri corsi e specchi d'acqua? Non siamo certo gli unici al mondo (Lake Windermere Website, Who owns the rivers?), ma non mi consola.

Vediamo un attimo la situazione dei laghi: vietare la navigazione a motore nei grandi laghi del nord, che hanno una storia motonautica, ancora oggi è troppo grossa. Di limitazioni però ce ne sono! Nei laghi del centro mi sembra poi che siamo agli sgoccioli della permissività del passato...

Se permettete, un'ultima considerazione.

L'inquinamento marino sicuramente vede fra le proprie cause quella del diporto nautico assolutamente fra le infime (Con la coscienza perfettamente a posto); nei laghi non è facile dimostrare un effetto praticamente nullo, sia perché in specchi d'acqua di volume limitato l'effetto ci può essere, sia perché non è facile distinguere l'inquinamento (da idrocarburi) dovuto al diporto da quello dovuto alle altre attività umane. Però: visto che comunque fra norme USA (che hanno consentito di creare la nuova offerta di motori meno meno inquinanti) e norme europee, i motori ridurranno drasticamente le loro emissioni: potremo, in virtù di ciò, sperare in qualche atto di maggiore liberalità verso la nautica a motore?

Credo di no e forse è pure giusto! No, non credo di essere contraddittorio: l'esigenza di vietare o limitare la nautica a motore non nasce da problemi di inquinamento ma dagli eccessi numerici! Finché non si potrà controllare il numero massimo tollerabile di imbarcazioni, sarà necessario o opportuno vietare e limitare...

Ci vuole faccia tosta per vietare la navigazione a motore per motivi ecologici nei nostri corsi e specchi d'acqua inquinati!Nemici dei fiumi

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